Gli autori, con questo lavoro, vogliono valutare la capacità che alcuni accorgimenti tecnico-operativi possono avere nel favorire una buona rilevazione d'impronta. Tra essi saranno presi in considerazione alcuni tipi di fili retrattori (inerti e disinertati, con l'eccezione di quelli impregnati con principi farmacologici vasocostrittivi, date le forti controindicazioni sistemiche) come anche un particolare sistema di manipolazione delle impronte che sembrava potesse essere atto a garantire la retrazione opportuna dei tessuti gengivali. In questo ambito appare estremamente utile ed indicativo condurre il nostro studio su una popolazione accuratamente selezionata che, in particolare, non presenti al momento della protesizzazione alcun indizio di malattia parodontale manifesta nè alcuna diatesi sistemica o locale che possa giocare un ruolo importante nel condizionare alterazioni nel comportamento del tessuto parodontale superficiale e/o profondo. Abbiamo così ottenuto una popolazione di studio composta da 48 soggetti di età compresa tra i 18 ed i 50 anni. Su 9 individui, costituenti tale popolazione, è stata condotta l'improntazione mediante l'ausilio di un filo Inerte, su 10 era stato impiegato un filo impregnato di Cloruro di Alluminio, su 10 individui veniva utilizzato un filo retrattore disinertato con Solfato di Alluminio, su altri 10 soggetti si cercava di ottenere la necessaria retrazione unicamente mediante un particolare "scarico" eseguito sulla pasta base dell'impronta presa in "2 tempi" ed, infine, su 9 pazienti non è stata impiegata alcuna peculiare procedura di retrazione. Le valutazioni sono state eseguite sui gessi corrispondenti alle impronte. Su tale basi si delineano statisticamente 4 popolazioni distinte: alla base di questa piramide, con i peggiori risultati, stanno quei casi in cui le impronte sono state rilevate senza l'impiego di alcun artificio particolare. L'utilizzazione di un filo retrattore inerte ha consentito risultati superiori. L'inserimento di fili retrattori disinertati con Cloruro o Solfato di Alluminio ha permesso il conseguimento di un risultato ancora migliore (e statisticamente indistinguibile tra i risultati ottenuti mediante i due ultimi diversi fili disinertati). I migliori risultati, tuttavia, venivano conseguiti tramite la tecnica basata sullo "scarico" particolare delle impronte da noi messo in atto.

La retrazione dei tessuti gengivali per la rilevazione, in fase di improntazione, dei margini sottogengivali delle preparazioni protesiche per corone complete. Nota I: Una sperimentazione clinica basata sull'impiego dei fili retrattori e di una originale tecnica di manipolazione delle impronte / Bertoldi, Carlo; Chiarini, Luigi. - In: ODONTOSTOMATOLOGIA. - ISSN 1593-7402. - STAMPA. - XXI (6):(1995), pp. 792-799.

La retrazione dei tessuti gengivali per la rilevazione, in fase di improntazione, dei margini sottogengivali delle preparazioni protesiche per corone complete. Nota I: Una sperimentazione clinica basata sull'impiego dei fili retrattori e di una originale tecnica di manipolazione delle impronte.

BERTOLDI, Carlo;CHIARINI, Luigi
1995

Abstract

Gli autori, con questo lavoro, vogliono valutare la capacità che alcuni accorgimenti tecnico-operativi possono avere nel favorire una buona rilevazione d'impronta. Tra essi saranno presi in considerazione alcuni tipi di fili retrattori (inerti e disinertati, con l'eccezione di quelli impregnati con principi farmacologici vasocostrittivi, date le forti controindicazioni sistemiche) come anche un particolare sistema di manipolazione delle impronte che sembrava potesse essere atto a garantire la retrazione opportuna dei tessuti gengivali. In questo ambito appare estremamente utile ed indicativo condurre il nostro studio su una popolazione accuratamente selezionata che, in particolare, non presenti al momento della protesizzazione alcun indizio di malattia parodontale manifesta nè alcuna diatesi sistemica o locale che possa giocare un ruolo importante nel condizionare alterazioni nel comportamento del tessuto parodontale superficiale e/o profondo. Abbiamo così ottenuto una popolazione di studio composta da 48 soggetti di età compresa tra i 18 ed i 50 anni. Su 9 individui, costituenti tale popolazione, è stata condotta l'improntazione mediante l'ausilio di un filo Inerte, su 10 era stato impiegato un filo impregnato di Cloruro di Alluminio, su 10 individui veniva utilizzato un filo retrattore disinertato con Solfato di Alluminio, su altri 10 soggetti si cercava di ottenere la necessaria retrazione unicamente mediante un particolare "scarico" eseguito sulla pasta base dell'impronta presa in "2 tempi" ed, infine, su 9 pazienti non è stata impiegata alcuna peculiare procedura di retrazione. Le valutazioni sono state eseguite sui gessi corrispondenti alle impronte. Su tale basi si delineano statisticamente 4 popolazioni distinte: alla base di questa piramide, con i peggiori risultati, stanno quei casi in cui le impronte sono state rilevate senza l'impiego di alcun artificio particolare. L'utilizzazione di un filo retrattore inerte ha consentito risultati superiori. L'inserimento di fili retrattori disinertati con Cloruro o Solfato di Alluminio ha permesso il conseguimento di un risultato ancora migliore (e statisticamente indistinguibile tra i risultati ottenuti mediante i due ultimi diversi fili disinertati). I migliori risultati, tuttavia, venivano conseguiti tramite la tecnica basata sullo "scarico" particolare delle impronte da noi messo in atto.
1995
XXI (6)
792
799
La retrazione dei tessuti gengivali per la rilevazione, in fase di improntazione, dei margini sottogengivali delle preparazioni protesiche per corone complete. Nota I: Una sperimentazione clinica basata sull'impiego dei fili retrattori e di una originale tecnica di manipolazione delle impronte / Bertoldi, Carlo; Chiarini, Luigi. - In: ODONTOSTOMATOLOGIA. - ISSN 1593-7402. - STAMPA. - XXI (6):(1995), pp. 792-799.
Bertoldi, Carlo; Chiarini, Luigi
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
1995 Bertoldi Odontostomatologia Retrazione tex gengivali nota I.pdf

Accesso riservato

Tipologia: Versione dell'autore revisionata e accettata per la pubblicazione
Dimensione 1.66 MB
Formato Adobe PDF
1.66 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Richiedi una copia
Pubblicazioni consigliate

Licenza Creative Commons
I metadati presenti in IRIS UNIMORE sono rilasciati con licenza Creative Commons CC0 1.0 Universal, mentre i file delle pubblicazioni sono rilasciati con licenza Attribuzione 4.0 Internazionale (CC BY 4.0), salvo diversa indicazione.
In caso di violazione di copyright, contattare Supporto Iris

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11380/800090
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact