I fenomeni franosi sono ampiamente diffusi in tutto il territorio italiano e sono responsabili di ingenti perdite economiche, stimate nell’ordine dei 2 miliardi di euro l’anno negli ultimi 50 anni. Lo scopo del progetto WISELAND, afferente al Programma di Ricerca Scientifica di Rilevante Interesse Nazionale (PRIN) 2007, finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MIUR), è la creazione di un sistema integrato ed innovativo di sensori wireless ed airborne per il monitoraggio e il controllo di fenomeni franosi a cinematica lenta. La sperimentazione di tale sistema è stata condotta su una frana per scorrimento-colata, tipica dell’Appennino: la frana di Valoria, in provincia di Modena. Nel corso del 2009 e 2010 sono stati condotti diversi rilievi aerotrasportati con sensoristica Lidar e iperspettrale. I primi hanno consentito di ricostruire accurati Modelli Digitali del Terreno (DTM), dalla cui analisi si è stati in grado di caratterizzare le componenti principali di una frana. Inoltre, tramite un’analisi differenziale e geomorfometrica dei DTM (relativi a rilievi effettuati in passato mediante la stessa metodologia), si sono individuati e monitorati gli spostamenti avvenuti in un certo arco temporale. I rilievi iperspettrali hanno contributo anch’essi alla caratterizzazione dei fenomeni franosi; in particolare si è dimostrato che i risultati ottenuti dalla Principal Component Analysis (PCA) sono correlabili con la rugosità del terreno ed il dinamismo di frana e consentono di metterne chiaramente in risalto le zone di accumulo e deplezione. Oltre ai datasets telerilevati, si sono utilizzati dei dati provenienti da una rete sperimentale di sensori wireless (WSN) installata nell’ambito del progetto, che ha permesso di rilevare gli spostamenti differenziali della frana in modo efficace e poco costoso. L’utilizzo combinato della metodologia Lidar, iperspettrale e di reti asensori wireless (WSN) si è dimostrata, pertanto, un valido strumento in grado di monitorareperiodicamente un fenomeno franoso. La potenzialità dei risultati aumenta con l’interpretazionecongiunta dei datasets. Il monitoraggio con queste metedologie può essere inoltre facilmenteprogrammato sia temporalmente che spazialmente, e questo garantisce una specificitàdell’informazione attualmente non garantita da altre metodologie operative.

Utilizzo dei sistemi di telerilevamento per il monitoraggio di fenomeni franosi: il progetto WISELAND / Vellico, M.; Sterzai, P.; Pietrapertosa, C.; Corsini, Alessandro; Ronchetti, Francesco; Berti, M.; Mora, P.; Coren, F.. - STAMPA. - (2010), pp. 1699-1704. (Intervento presentato al convegno ASITA 2010 tenutosi a Brescia nel 9-12 novembre 2010).

Utilizzo dei sistemi di telerilevamento per il monitoraggio di fenomeni franosi: il progetto WISELAND

CORSINI, Alessandro;RONCHETTI, Francesco;
2010

Abstract

I fenomeni franosi sono ampiamente diffusi in tutto il territorio italiano e sono responsabili di ingenti perdite economiche, stimate nell’ordine dei 2 miliardi di euro l’anno negli ultimi 50 anni. Lo scopo del progetto WISELAND, afferente al Programma di Ricerca Scientifica di Rilevante Interesse Nazionale (PRIN) 2007, finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MIUR), è la creazione di un sistema integrato ed innovativo di sensori wireless ed airborne per il monitoraggio e il controllo di fenomeni franosi a cinematica lenta. La sperimentazione di tale sistema è stata condotta su una frana per scorrimento-colata, tipica dell’Appennino: la frana di Valoria, in provincia di Modena. Nel corso del 2009 e 2010 sono stati condotti diversi rilievi aerotrasportati con sensoristica Lidar e iperspettrale. I primi hanno consentito di ricostruire accurati Modelli Digitali del Terreno (DTM), dalla cui analisi si è stati in grado di caratterizzare le componenti principali di una frana. Inoltre, tramite un’analisi differenziale e geomorfometrica dei DTM (relativi a rilievi effettuati in passato mediante la stessa metodologia), si sono individuati e monitorati gli spostamenti avvenuti in un certo arco temporale. I rilievi iperspettrali hanno contributo anch’essi alla caratterizzazione dei fenomeni franosi; in particolare si è dimostrato che i risultati ottenuti dalla Principal Component Analysis (PCA) sono correlabili con la rugosità del terreno ed il dinamismo di frana e consentono di metterne chiaramente in risalto le zone di accumulo e deplezione. Oltre ai datasets telerilevati, si sono utilizzati dei dati provenienti da una rete sperimentale di sensori wireless (WSN) installata nell’ambito del progetto, che ha permesso di rilevare gli spostamenti differenziali della frana in modo efficace e poco costoso. L’utilizzo combinato della metodologia Lidar, iperspettrale e di reti asensori wireless (WSN) si è dimostrata, pertanto, un valido strumento in grado di monitorareperiodicamente un fenomeno franoso. La potenzialità dei risultati aumenta con l’interpretazionecongiunta dei datasets. Il monitoraggio con queste metedologie può essere inoltre facilmenteprogrammato sia temporalmente che spazialmente, e questo garantisce una specificitàdell’informazione attualmente non garantita da altre metodologie operative.
2010
ASITA 2010
Brescia
9-12 novembre 2010
1699
1704
Vellico, M.; Sterzai, P.; Pietrapertosa, C.; Corsini, Alessandro; Ronchetti, Francesco; Berti, M.; Mora, P.; Coren, F.
Utilizzo dei sistemi di telerilevamento per il monitoraggio di fenomeni franosi: il progetto WISELAND / Vellico, M.; Sterzai, P.; Pietrapertosa, C.; Corsini, Alessandro; Ronchetti, Francesco; Berti, M.; Mora, P.; Coren, F.. - STAMPA. - (2010), pp. 1699-1704. (Intervento presentato al convegno ASITA 2010 tenutosi a Brescia nel 9-12 novembre 2010).
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