Le terramare hanno rappresentato uno dei più importanti fenomeni demografici, economici e sociali della penisola italiana nell’età del bronzo. Nella Pianura Padana centrale, l’area in cui si sviluppò la cultura terramaricola, l’alta concentrazione di insediamenti ha profondamente influenzato l’evoluzione dell’ambiente. Le evidenze polliniche descrivono, infatti, la presenza di un paesaggio agrario già ampiamente occupato da superfici coltivate, sviluppatesi a seguito di una forte riduzione delle aree forestate. L’impatto antropico delle terramare nel paesaggio della pianura è legato allo sfruttamento intensivo del territorio. Gli abitanti delle terramare costruirono i loro villaggi in siti con particolari caratteristiche geomorfologiche e in vicinanza di corsi d’acqua. Gli abitati, circondati da un fossato e un argine erano costituiti da case ordinate regolarmente lungo stradine ortogonali, nelle prime fasi spesso erette su impalcati aerei. Ogni villaggio era dotato di un territorio, corrispondente all’area utilizzata per lo sfruttamento delle risorse vegetali e per la pastorizia. Baggiovara (MO) - Opera Pia Bianchi (campagna 2009 - Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia Romagna - Direzione: Andrea Cardarelli- Giuliana Steffé, esecuzione scavi: Coop. ARS/Archeosistemi - Reggio Emilia) era inserita nel sistema socio-economico terramaricolo già nella fase iniziale delle terramare (inizio Bronzo Medio). Le sequenze polliniche mostrano un calo graduale della copertura arborea a partire dall’impianto della terramara. Il progressivo incremento di cereali e cicorioidee, che rappresentano rispettivamente i campi e i pascoli, è accompagnato a un aumento significativo di piante di ambienti umidi. Oscillazioni dei valori di cicorioidee in alternanza a cereali segnalano la probabile ‘rotazione’ dei pascoli con i campi, pratica che favoriva la concimazione dei terreni e ne garantiva la rigenerazione.

Il paesaggio agrario nella terramara di Baggiovara – Modena (XVII – XVI sec. a.C.) / Florenzano, Assunta; Rattighieri, Eleonora; A., Cardarelli; Mercuri, Anna Maria. - (2011), pp. x-x.

Il paesaggio agrario nella terramara di Baggiovara – Modena (XVII – XVI sec. a.C.)

FLORENZANO, Assunta;RATTIGHIERI, ELEONORA;MERCURI, Anna Maria
2011

Abstract

Le terramare hanno rappresentato uno dei più importanti fenomeni demografici, economici e sociali della penisola italiana nell’età del bronzo. Nella Pianura Padana centrale, l’area in cui si sviluppò la cultura terramaricola, l’alta concentrazione di insediamenti ha profondamente influenzato l’evoluzione dell’ambiente. Le evidenze polliniche descrivono, infatti, la presenza di un paesaggio agrario già ampiamente occupato da superfici coltivate, sviluppatesi a seguito di una forte riduzione delle aree forestate. L’impatto antropico delle terramare nel paesaggio della pianura è legato allo sfruttamento intensivo del territorio. Gli abitanti delle terramare costruirono i loro villaggi in siti con particolari caratteristiche geomorfologiche e in vicinanza di corsi d’acqua. Gli abitati, circondati da un fossato e un argine erano costituiti da case ordinate regolarmente lungo stradine ortogonali, nelle prime fasi spesso erette su impalcati aerei. Ogni villaggio era dotato di un territorio, corrispondente all’area utilizzata per lo sfruttamento delle risorse vegetali e per la pastorizia. Baggiovara (MO) - Opera Pia Bianchi (campagna 2009 - Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia Romagna - Direzione: Andrea Cardarelli- Giuliana Steffé, esecuzione scavi: Coop. ARS/Archeosistemi - Reggio Emilia) era inserita nel sistema socio-economico terramaricolo già nella fase iniziale delle terramare (inizio Bronzo Medio). Le sequenze polliniche mostrano un calo graduale della copertura arborea a partire dall’impianto della terramara. Il progressivo incremento di cereali e cicorioidee, che rappresentano rispettivamente i campi e i pascoli, è accompagnato a un aumento significativo di piante di ambienti umidi. Oscillazioni dei valori di cicorioidee in alternanza a cereali segnalano la probabile ‘rotazione’ dei pascoli con i campi, pratica che favoriva la concimazione dei terreni e ne garantiva la rigenerazione.
2011
Gattatico (Reggio Emilia)
10-12/11/2011
Florenzano, Assunta; Rattighieri, Eleonora; A., Cardarelli; Mercuri, Anna Maria
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