Da un punto di vista strettamente sportivo, ogni anno le società di calcio perseguono fondamentalmente l’obiettivo di migliorare la propria performance passata, o almeno di mantenerla, se l’anno precedente è stato di successo. All’inizio di ogni stagione, quindi, occorre prendere importanti decisioni relativamente soprattutto alla composizione della rosa di giocatori. A tal proposito, una delle principali scelte riguarda se cambiare o meno la composizione del proprio team. Da un lato, acquistando nuovi atleti si possono introdurre nuove competenze e nuove capacità; dall’altro, mantenere un certo livello di stabilità nella composizione della squadra può essere importante per garantire continuità e migliorare il proprio gioco di squadra. Quale scelta, dunque, è preferibile? Meglio seguire il vecchio adagio secondo cui “squadra che vince non si cambia”, oppure cercare di infondere nuove forze cambiando i giocatori? Qualora si propenda per quest’ultima opzione, quali fattori occorre tenere in considerazione nella scelta dei nuovi calciatori? Solo le competenze tecniche, oppure può essere utile cercare di inserire nuovi giocatori che già conoscono gli elementi più esperti della squadra? In quest’ultimo caso, il fatto che i nuovi membri del team abbiano già giocato in passato insieme ad alcuni dei giocatori confermati può essere un fattore da tenere in considerazione?Questo capitolo cercherà di rispondere a queste domande analizzando il ruolo che la stabilità nella composizione dei membri di un team può avere nel determinare la sua performance. Dal punto di vista teorico, il capitolo si ricollega ai numerosi studi presenti nella letteratura organizzativa sugli effetti del turnover nella composizione dei gruppi sulla performance dei medesimi. Dal punto di vista empirico, il presente capitolo si basa su una ricerca condotta sulla performance delle squadre di Serie A relativamente ai campionati disputati tra il 1994 ed il 2004 . Nei primi due paragrafi si prenderanno in rassegna i principali contributi teorici della letteratura sia sul tema della relazione tra team stability e team performance sia sulla teoria del Capitale Sociale. Tale letteratura guida successivamente le ipotesi alla base della ricerca. Nel terzo paragrafo si descrive la metodologia adottata, le variabili considerate e i dati analizzati. Infine, si presentano i risultati le implicazioni che da essi si possono trarre.

Squadra che vince non si cambia? Quanto conta la team stability nella Serie A / Montanari, Fabrizio. - STAMPA. - (2008), pp. 183-197.

Squadra che vince non si cambia? Quanto conta la team stability nella Serie A

MONTANARI, Fabrizio
2008

Abstract

Da un punto di vista strettamente sportivo, ogni anno le società di calcio perseguono fondamentalmente l’obiettivo di migliorare la propria performance passata, o almeno di mantenerla, se l’anno precedente è stato di successo. All’inizio di ogni stagione, quindi, occorre prendere importanti decisioni relativamente soprattutto alla composizione della rosa di giocatori. A tal proposito, una delle principali scelte riguarda se cambiare o meno la composizione del proprio team. Da un lato, acquistando nuovi atleti si possono introdurre nuove competenze e nuove capacità; dall’altro, mantenere un certo livello di stabilità nella composizione della squadra può essere importante per garantire continuità e migliorare il proprio gioco di squadra. Quale scelta, dunque, è preferibile? Meglio seguire il vecchio adagio secondo cui “squadra che vince non si cambia”, oppure cercare di infondere nuove forze cambiando i giocatori? Qualora si propenda per quest’ultima opzione, quali fattori occorre tenere in considerazione nella scelta dei nuovi calciatori? Solo le competenze tecniche, oppure può essere utile cercare di inserire nuovi giocatori che già conoscono gli elementi più esperti della squadra? In quest’ultimo caso, il fatto che i nuovi membri del team abbiano già giocato in passato insieme ad alcuni dei giocatori confermati può essere un fattore da tenere in considerazione?Questo capitolo cercherà di rispondere a queste domande analizzando il ruolo che la stabilità nella composizione dei membri di un team può avere nel determinare la sua performance. Dal punto di vista teorico, il capitolo si ricollega ai numerosi studi presenti nella letteratura organizzativa sugli effetti del turnover nella composizione dei gruppi sulla performance dei medesimi. Dal punto di vista empirico, il presente capitolo si basa su una ricerca condotta sulla performance delle squadre di Serie A relativamente ai campionati disputati tra il 1994 ed il 2004 . Nei primi due paragrafi si prenderanno in rassegna i principali contributi teorici della letteratura sia sul tema della relazione tra team stability e team performance sia sulla teoria del Capitale Sociale. Tale letteratura guida successivamente le ipotesi alla base della ricerca. Nel terzo paragrafo si descrive la metodologia adottata, le variabili considerate e i dati analizzati. Infine, si presentano i risultati le implicazioni che da essi si possono trarre.
2008
Il management del calcio
9788846498557
Franco Angeli
ITALIA
Squadra che vince non si cambia? Quanto conta la team stability nella Serie A / Montanari, Fabrizio. - STAMPA. - (2008), pp. 183-197.
Montanari, Fabrizio
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