Obiettivi specifici. Data la difficoltà di controllare la contaminazione da Legionella spp in sistemi idrici di grandi edifici, abbiamo ritenuto interessante valutare l’efficacia della monoclorammina, da tempo utilizzata negli USA per la disinfezione dell’acqua condottata, sulla persistenza del germe sia in forma planctonica che sessile in un impianto idrico ospedaliero contaminato da L. pneumophila.Materiali e metodi. Da marzo 2009 è stato installato un impianto a dosaggio controllato (4 mg/l) e continuo di monoclorammina sul sistema di distribuzione dell’acqua calda sanitaria di un edificio ospedaliero. A intervalli di tempo prestabiliti, sia prima che dopo l’installazione dell’impianto, sono stati effettuati prelievi di acqua e biofilm sui quali valutare la contaminazione da Legionella, la carica batterica totale e la presenza di amebe, utilizzando metodiche standardizzate.Risultati. I prelievi effettuati prima dell’utilizzo della monoclorammina hanno evidenziato una forte contaminazione dell’acqua (da 4,5 x 102 a 2,7 x 104 UFC/L secondo i punti di prelievo) con presenza di L. pneumophila sierogruppi 9, 6 e 1. Al termine della prima settimana di trattamento si è ottenuto un miglioramento solo parziale, con il 50% dei punti divenuti negativi; dopo un mese tutti i punti di prelievo, eccetto uno, si sono negativizzati e questo andamento si è confermato successivamente al terzo mese. Per quanto riguarda la carica batterica totale del biofilm, l’andamento è risultato analogo, con una diminuzione da 33.5 a 9,2 UFC/cm2 dopo un mese di trattamento; al termine del terzo mese i valori sono rimasti pressoché costanti (11,8 UFC/cm2). All’interno del biofilm, la concentrazione di legionelle è solo lievemente calata, passando da 4,2 x 102 prima del trattamento a 3,6 x 10 UFC/cm2 dopo tre mesi. La concentrazione di amebe nell’impianto idrico non ha subito variazioni, mantenendosi tra 1 e 10 cellule/ml in circolo e tra 10 e 100 cellule/ml nel biofilm, per tutta la durata della sperimentazione.Conclusioni. Il metodo proposto è risultato efficace nel mantenere sotto controllo la contaminazione da Legionella planctonica nel sistema. Pur essendo la monoclorammina attiva nel ridurre la carica microbica del biofilm, inclusa Legionella, la persistenza di amebe sia nel torrente idrico che nel biofilm sembra comunque favorire la sopravvivenza del patogeno anche in presenza del disinfettante. Sono in corso studi per comparare questo sistema di disinfezione con il biossido di cloro e stabilire se la monoclorammina è più efficace nel ridurre la formazione del biofilm e il rischio di corrosione delle tubature.
EFFICACIA DELLA MONOCLORAMMINA NELLA DISINFEZIONE DI IMPIANTI IDRICI PER IL CONTROLLO DI LEGIONELLA SPP E BIOFILM / Messi, Patrizia; Anacarso, Immacolata; Bargellini, Annalisa; Marchesi, Isabella; Frezza, Giuseppina; Bondi, Moreno; Borella, Paola. - In: IGIENE E SANITÀ PUBBLICA. - ISSN 0019-1639. - STAMPA. - Supplemento al n. 5/2009:(2009), pp. 484-484. (Intervento presentato al convegno XI Congresso Nazionale di Sanità Pubblica : prevenzione e sanità pubblica: modelli organizzativi e buone pratiche tenutosi a Napoli nel 15-17 ottobre 2009).
EFFICACIA DELLA MONOCLORAMMINA NELLA DISINFEZIONE DI IMPIANTI IDRICI PER IL CONTROLLO DI LEGIONELLA SPP E BIOFILM
MESSI, Patrizia;ANACARSO, Immacolata;BARGELLINI, Annalisa;MARCHESI, Isabella;FREZZA, Giuseppina;BONDI, Moreno;BORELLA, Paola
2009
Abstract
Obiettivi specifici. Data la difficoltà di controllare la contaminazione da Legionella spp in sistemi idrici di grandi edifici, abbiamo ritenuto interessante valutare l’efficacia della monoclorammina, da tempo utilizzata negli USA per la disinfezione dell’acqua condottata, sulla persistenza del germe sia in forma planctonica che sessile in un impianto idrico ospedaliero contaminato da L. pneumophila.Materiali e metodi. Da marzo 2009 è stato installato un impianto a dosaggio controllato (4 mg/l) e continuo di monoclorammina sul sistema di distribuzione dell’acqua calda sanitaria di un edificio ospedaliero. A intervalli di tempo prestabiliti, sia prima che dopo l’installazione dell’impianto, sono stati effettuati prelievi di acqua e biofilm sui quali valutare la contaminazione da Legionella, la carica batterica totale e la presenza di amebe, utilizzando metodiche standardizzate.Risultati. I prelievi effettuati prima dell’utilizzo della monoclorammina hanno evidenziato una forte contaminazione dell’acqua (da 4,5 x 102 a 2,7 x 104 UFC/L secondo i punti di prelievo) con presenza di L. pneumophila sierogruppi 9, 6 e 1. Al termine della prima settimana di trattamento si è ottenuto un miglioramento solo parziale, con il 50% dei punti divenuti negativi; dopo un mese tutti i punti di prelievo, eccetto uno, si sono negativizzati e questo andamento si è confermato successivamente al terzo mese. Per quanto riguarda la carica batterica totale del biofilm, l’andamento è risultato analogo, con una diminuzione da 33.5 a 9,2 UFC/cm2 dopo un mese di trattamento; al termine del terzo mese i valori sono rimasti pressoché costanti (11,8 UFC/cm2). All’interno del biofilm, la concentrazione di legionelle è solo lievemente calata, passando da 4,2 x 102 prima del trattamento a 3,6 x 10 UFC/cm2 dopo tre mesi. La concentrazione di amebe nell’impianto idrico non ha subito variazioni, mantenendosi tra 1 e 10 cellule/ml in circolo e tra 10 e 100 cellule/ml nel biofilm, per tutta la durata della sperimentazione.Conclusioni. Il metodo proposto è risultato efficace nel mantenere sotto controllo la contaminazione da Legionella planctonica nel sistema. Pur essendo la monoclorammina attiva nel ridurre la carica microbica del biofilm, inclusa Legionella, la persistenza di amebe sia nel torrente idrico che nel biofilm sembra comunque favorire la sopravvivenza del patogeno anche in presenza del disinfettante. Sono in corso studi per comparare questo sistema di disinfezione con il biossido di cloro e stabilire se la monoclorammina è più efficace nel ridurre la formazione del biofilm e il rischio di corrosione delle tubature.Pubblicazioni consigliate
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