Considerata l’ampia diffusione, la gravità della patologia causata da Legionella pneumophila e l’aumentata la sopravvivenza in ambiente idrico all’interno di biofilm o intracellularmente nei protozoi, ci è sembrato interessante intraprendere uno studio in microhabitat idrici artificiali per ottenere maggiori informazioni circa la sopravvivenza di L. pneumophila all’ambiente naturale ed il suo comportamento in presenza di batteri idrici appartenenti a specie ritenute responsabili della formazione di biofilm e con A. polyphaga. Gli esperimenti sono stati eseguiti in “micrometodo” utilizzando piastre a 12 pozzetti a fondo piatto addizionati di acqua autoclavata e valutando il comportamento degli organismi in esame, presi singolarmente o in associazione, a differenti temperature (4 e 30°C) di incubazione. I risultati mostrano che L.pneumophila posta a 30°C subisce un calo fisiologico di circa 1 log nei primi 2 giorni, appare costante nei successivi 12 giorni e scompare intorno al 17° giorno. Un calo iniziale più accentuato e un andamento altalenante emerge quando il microrganismo è inoculato insieme ad A. polyphaga, che si risolve però con una più prolungata sopravvivenza. Cariche più ridotte sono risultate dall’incubazione a 4°C , che ha consentito però il rilevamento di L. pneumophila per tempi ancora più lunghi. Alla luce dei risultati ottenuti si può ipotizzare che la legionella è capace di sopravvivere anche da sola nell’ambiente extracellulare purchè in questo vi ritrovi i nutrienti necessari; qualora queste sostanze vengano meno, il batterio subisce un drastico abbattimento se non sono presenti protozoi da parassitare.
studio sulla sopravvivenza di Legionella pneumophila in microhabitat idrici artificiali: micrometodo / Guerrieri, Elisa; Bondi, Moreno; F., Foschieri; Marchesi, Isabella; Messi, Patrizia. - In: ITALIAN JOURNAL OF PUBLIC HEALTH. - ISSN 1723-7807. - STAMPA. - 1:(2003), pp. 219-219. (Intervento presentato al convegno VIII conferenza nazionale di Sanità Pubblica. l'armonizzazione delle pratiche di Sanità Pubblica delle pratiche in sanità pubblica tenutosi a Roma nel 10-20 novembre 2003).
studio sulla sopravvivenza di Legionella pneumophila in microhabitat idrici artificiali: micrometodo
GUERRIERI, Elisa;BONDI, Moreno;MARCHESI, Isabella;MESSI, Patrizia
2003
Abstract
Considerata l’ampia diffusione, la gravità della patologia causata da Legionella pneumophila e l’aumentata la sopravvivenza in ambiente idrico all’interno di biofilm o intracellularmente nei protozoi, ci è sembrato interessante intraprendere uno studio in microhabitat idrici artificiali per ottenere maggiori informazioni circa la sopravvivenza di L. pneumophila all’ambiente naturale ed il suo comportamento in presenza di batteri idrici appartenenti a specie ritenute responsabili della formazione di biofilm e con A. polyphaga. Gli esperimenti sono stati eseguiti in “micrometodo” utilizzando piastre a 12 pozzetti a fondo piatto addizionati di acqua autoclavata e valutando il comportamento degli organismi in esame, presi singolarmente o in associazione, a differenti temperature (4 e 30°C) di incubazione. I risultati mostrano che L.pneumophila posta a 30°C subisce un calo fisiologico di circa 1 log nei primi 2 giorni, appare costante nei successivi 12 giorni e scompare intorno al 17° giorno. Un calo iniziale più accentuato e un andamento altalenante emerge quando il microrganismo è inoculato insieme ad A. polyphaga, che si risolve però con una più prolungata sopravvivenza. Cariche più ridotte sono risultate dall’incubazione a 4°C , che ha consentito però il rilevamento di L. pneumophila per tempi ancora più lunghi. Alla luce dei risultati ottenuti si può ipotizzare che la legionella è capace di sopravvivere anche da sola nell’ambiente extracellulare purchè in questo vi ritrovi i nutrienti necessari; qualora queste sostanze vengano meno, il batterio subisce un drastico abbattimento se non sono presenti protozoi da parassitare.Pubblicazioni consigliate
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