In letteratura esistono numerosi studi che hanno analizzato la rela-zione tra performance aziendale e turnover manageriale (Allen, Panian e Lotz, 1979; Brown, 1982). Tuttavia, l’effetto del cambio dei vertici manageriali sulla performance di un’azienda rimane un tema ancora molto dibattuto. Da un punto di vista metodologico, le ricerche precedenti hanno scelto come contesto di riferimento gli sport professionistici statunitensi (basket, football americano e baseball), focalizzandosi sull’analisi degli effetti del cambio dell’allenatore sulla performance della squadra. Il tema del coach turnover è diventato così un caso di studio paradigmatico in questo filone di ricerca in quanto, da un lato, l’allenatore svolge un ruolo molto importante per la gestione tecnica e strategica della squadra; dall’altro, il cambio di allenatore sembra essere la prima soluzione a cui ricorrere quando i risultati non soddisfano le attese. Spesso, infatti, si dice che il primo a pagare è l’allenatore, ma ancora non è chiaro se il cambio della conduzione tecnica sia utile per la squadra o sia semplicemente un’operazione di immagine, un modo per individuare un capro espiatorio e per rispondere alle pressioni della “piazza”. Questo capitolo si propone di rispondere a queste domande cercan-do, al tempo stesso, di perseguire una duplice finalità: testare le precedenti ricerche statunitensi nel contesto italiano delle società di calcio di Serie A ed estendere l'interpretazione dei risultati nella prospettiva della Resource-based view. A tal proposito, non si intende studiare solo l’effetto che di per sé un cambio di allenatore ha sulla squadra, ma anche come le diverse capacità e abilità dei nuovi allenatori possano portare ad un miglioramento (o peggioramento) dei risultati del team. In altri termini, si vuole verificare l’idea che le società di calcio abbiano maggiori possibilità di migliorare la propria performance assumendo gli allenatori più abili ed esperti.Dal punto di vista empirico, la ricerca è stata condotta analizzando gli effetti prodotti dai cambi di allenatore sulla performance delle squa-dre di Serie A relativamente ai campionati disputati tra il 1994 ed il 2001. In particolare, la ricerca si è focalizzata solo sull’effetto dei “cambi di panchina” avvenuti tra una stagione e l’altra (cioè, durante il calcio mercato estivo) e non quelli avvenuti nel corso di un campionato. Questa scelta è dovuta non solo ad una maggiore disponibilità e completezza dei dati, ma anche al fatto che il turnover interstagionale costituisce un contesto più significativo per testare le ipotesi, in quanto il turnover estivo permette al nuovo allenatore di avere una maggiore influenza sulla gestione della squadra. Attraverso la partecipazione alla definizione della campagna acquisti, la preparazione pre-campionato e le amichevoli estive, il nuovo coach ha maggiori possibilità di dare un’identità tecnico-tattica precisa alla propria squadra. L’allenatore che, invece, subentra su una panchina nel corso della stagione, ha minori spazi di manovra (tempi più ristretti, rosa dei giocatori già definita, ecc.) e, quindi, minori di possibilità di influire sugli aspetti tecnici e tattici della squadra.Nei primi due paragrafi si prenderanno in rassegna i principali con-tributi teorici della letteratura sia sul tema della relazione tra turnover manageriale e performance sia sul filone della Resource-based view. Tale letteratura guida successivamente le ipotesi alla base della nostra ricerca presentate nel terzo paragrafo. Nel quarto paragrafo si descrive la metodologia adottata, le variabili considerate ed i dati che hanno concorso all’elaborazione dello studio. Infine, si presentano i risultati della ricerca e le conclusioni ed implicazioni che da essi si possono trarre.
Coach turnover: scelta strategica o ricerca di un capro espiatorio? / Montanari, Fabrizio; G., Silvestri. - STAMPA. - (2008), pp. 162-179.
Coach turnover: scelta strategica o ricerca di un capro espiatorio?
MONTANARI, Fabrizio;
2008
Abstract
In letteratura esistono numerosi studi che hanno analizzato la rela-zione tra performance aziendale e turnover manageriale (Allen, Panian e Lotz, 1979; Brown, 1982). Tuttavia, l’effetto del cambio dei vertici manageriali sulla performance di un’azienda rimane un tema ancora molto dibattuto. Da un punto di vista metodologico, le ricerche precedenti hanno scelto come contesto di riferimento gli sport professionistici statunitensi (basket, football americano e baseball), focalizzandosi sull’analisi degli effetti del cambio dell’allenatore sulla performance della squadra. Il tema del coach turnover è diventato così un caso di studio paradigmatico in questo filone di ricerca in quanto, da un lato, l’allenatore svolge un ruolo molto importante per la gestione tecnica e strategica della squadra; dall’altro, il cambio di allenatore sembra essere la prima soluzione a cui ricorrere quando i risultati non soddisfano le attese. Spesso, infatti, si dice che il primo a pagare è l’allenatore, ma ancora non è chiaro se il cambio della conduzione tecnica sia utile per la squadra o sia semplicemente un’operazione di immagine, un modo per individuare un capro espiatorio e per rispondere alle pressioni della “piazza”. Questo capitolo si propone di rispondere a queste domande cercan-do, al tempo stesso, di perseguire una duplice finalità: testare le precedenti ricerche statunitensi nel contesto italiano delle società di calcio di Serie A ed estendere l'interpretazione dei risultati nella prospettiva della Resource-based view. A tal proposito, non si intende studiare solo l’effetto che di per sé un cambio di allenatore ha sulla squadra, ma anche come le diverse capacità e abilità dei nuovi allenatori possano portare ad un miglioramento (o peggioramento) dei risultati del team. In altri termini, si vuole verificare l’idea che le società di calcio abbiano maggiori possibilità di migliorare la propria performance assumendo gli allenatori più abili ed esperti.Dal punto di vista empirico, la ricerca è stata condotta analizzando gli effetti prodotti dai cambi di allenatore sulla performance delle squa-dre di Serie A relativamente ai campionati disputati tra il 1994 ed il 2001. In particolare, la ricerca si è focalizzata solo sull’effetto dei “cambi di panchina” avvenuti tra una stagione e l’altra (cioè, durante il calcio mercato estivo) e non quelli avvenuti nel corso di un campionato. Questa scelta è dovuta non solo ad una maggiore disponibilità e completezza dei dati, ma anche al fatto che il turnover interstagionale costituisce un contesto più significativo per testare le ipotesi, in quanto il turnover estivo permette al nuovo allenatore di avere una maggiore influenza sulla gestione della squadra. Attraverso la partecipazione alla definizione della campagna acquisti, la preparazione pre-campionato e le amichevoli estive, il nuovo coach ha maggiori possibilità di dare un’identità tecnico-tattica precisa alla propria squadra. L’allenatore che, invece, subentra su una panchina nel corso della stagione, ha minori spazi di manovra (tempi più ristretti, rosa dei giocatori già definita, ecc.) e, quindi, minori di possibilità di influire sugli aspetti tecnici e tattici della squadra.Nei primi due paragrafi si prenderanno in rassegna i principali con-tributi teorici della letteratura sia sul tema della relazione tra turnover manageriale e performance sia sul filone della Resource-based view. Tale letteratura guida successivamente le ipotesi alla base della nostra ricerca presentate nel terzo paragrafo. Nel quarto paragrafo si descrive la metodologia adottata, le variabili considerate ed i dati che hanno concorso all’elaborazione dello studio. Infine, si presentano i risultati della ricerca e le conclusioni ed implicazioni che da essi si possono trarre.Pubblicazioni consigliate
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