Gli AA. confrontano il concetto di rieducazione con quello di risocializzazione sottolineando come quest’ ultimo meglio si adatti ad un intervento inteso non a “determinare una modificazione ma a promuovere un processo” attraverso una “offerta di opportunità”. Riferiscono quindi una esperienza di trattamento intraistituzionale, attuata su soggetti plurirecidivi, sottolineando come questo momento, pur importante e necessario, non possa considerarsi esaustivo, stante la necessità di successivi e articolari interventi anche in fase extraistituzionale.Prendono in considerazione le finalità dell’ intervento, che deve essere volto innanzitutto alla valutazione delle risposte di adattamento dei soggetti alla realtà carceraria, onde a facilitarne l’ analisi e la revisione critica; ed in secondo luogo al superamento delle iniziali motivazioni esclusivamente opportunistiche, in favore di una adesione partecipe e volontaria alla propria esperienza risocializzativa. Se esaminano le tecniche utilizzabili in ambito intraistituzionale per raggiungere tali scopi con particolare riguardo alla tecnica dei “gruppi di discussione”, di cui vengono esplicitati risultati e limiti.

Il trattamento nel passaggio da momenti istituzionali a momenti extraistituzionali: rieducazione e risocializzazione / Pietralunga, Susanna; Luzzago, A.. - STAMPA. - (1988), pp. 226-232. (Intervento presentato al convegno XXVI Internationale Kriminologische Forschungwoche tenutosi a Tubingen nel 1-6 settembre 1986).

Il trattamento nel passaggio da momenti istituzionali a momenti extraistituzionali: rieducazione e risocializzazione

PIETRALUNGA, Susanna;
1988

Abstract

Gli AA. confrontano il concetto di rieducazione con quello di risocializzazione sottolineando come quest’ ultimo meglio si adatti ad un intervento inteso non a “determinare una modificazione ma a promuovere un processo” attraverso una “offerta di opportunità”. Riferiscono quindi una esperienza di trattamento intraistituzionale, attuata su soggetti plurirecidivi, sottolineando come questo momento, pur importante e necessario, non possa considerarsi esaustivo, stante la necessità di successivi e articolari interventi anche in fase extraistituzionale.Prendono in considerazione le finalità dell’ intervento, che deve essere volto innanzitutto alla valutazione delle risposte di adattamento dei soggetti alla realtà carceraria, onde a facilitarne l’ analisi e la revisione critica; ed in secondo luogo al superamento delle iniziali motivazioni esclusivamente opportunistiche, in favore di una adesione partecipe e volontaria alla propria esperienza risocializzativa. Se esaminano le tecniche utilizzabili in ambito intraistituzionale per raggiungere tali scopi con particolare riguardo alla tecnica dei “gruppi di discussione”, di cui vengono esplicitati risultati e limiti.
1988
XXVI Internationale Kriminologische Forschungwoche
Tubingen
1-6 settembre 1986
226
232
Pietralunga, Susanna; Luzzago, A.
Il trattamento nel passaggio da momenti istituzionali a momenti extraistituzionali: rieducazione e risocializzazione / Pietralunga, Susanna; Luzzago, A.. - STAMPA. - (1988), pp. 226-232. (Intervento presentato al convegno XXVI Internationale Kriminologische Forschungwoche tenutosi a Tubingen nel 1-6 settembre 1986).
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

Licenza Creative Commons
I metadati presenti in IRIS UNIMORE sono rilasciati con licenza Creative Commons CC0 1.0 Universal, mentre i file delle pubblicazioni sono rilasciati con licenza Attribuzione 4.0 Internazionale (CC BY 4.0), salvo diversa indicazione.
In caso di violazione di copyright, contattare Supporto Iris

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11380/744458
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact