Lo stalking è un fenomeno estremamente complesso e diffuso, potenzialmente in grado di produrre gravi conseguenze psicologiche, fisiche e sociali. Sconosciute ai più fino ad una ventina di anni fa, in forza di interventi anche di tipo educativo e formativo oltre che di tentativi di etichettamento e di definizione legislativa, queste condotte moleste sono oggi note alla popolazione generale così come al mondo scientifico e giudiziario.La ricerca concentratasi inizialmente sull’analisi delle multiformi condotte costitutive della campagna persecutoria, al fine di meglio definirla e connotarla, oltre che sulla figura dello stalker, difficile da individuare e inquadrare socialmente e nosograficamente, ha successivamente riconosciuto l’importanza del soggetto passivo di tali condotte. Lo stalking è infatti un comportamento che si autodefinisce proprio attraverso gli effetti prodotti sulla vittima e le sue reazioni, sono il timore, l’ansia e la paura di chi lo subisce che trasformano situazioni talvolta solamente insolite e fastidiose, in veri e propri illeciti o reati.In tempi più recenti la letteratura ha concentrato quindi maggiormente la propria attenzione sugli aspetti vittimologici del fenomeno, analizzando le reazioni, le strategie di coping e le azioni difensive poste in essere, e l’efficacia o meno delle forme di tutela e intervento attuate o attuabili.
Lo stalking: profili vittimologici e strumenti di tutela delle vittime / Sgarbi, Chiara; DE FAZIO, Giovanna Laura. - In: RASSEGNA ITALIANA DI CRIMINOLOGIA. - ISSN 1121-1717. - STAMPA. - 1:1(2014), pp. 50-60.
Lo stalking: profili vittimologici e strumenti di tutela delle vittime
SGARBI, Chiara;DE FAZIO, Giovanna Laura
2014
Abstract
Lo stalking è un fenomeno estremamente complesso e diffuso, potenzialmente in grado di produrre gravi conseguenze psicologiche, fisiche e sociali. Sconosciute ai più fino ad una ventina di anni fa, in forza di interventi anche di tipo educativo e formativo oltre che di tentativi di etichettamento e di definizione legislativa, queste condotte moleste sono oggi note alla popolazione generale così come al mondo scientifico e giudiziario.La ricerca concentratasi inizialmente sull’analisi delle multiformi condotte costitutive della campagna persecutoria, al fine di meglio definirla e connotarla, oltre che sulla figura dello stalker, difficile da individuare e inquadrare socialmente e nosograficamente, ha successivamente riconosciuto l’importanza del soggetto passivo di tali condotte. Lo stalking è infatti un comportamento che si autodefinisce proprio attraverso gli effetti prodotti sulla vittima e le sue reazioni, sono il timore, l’ansia e la paura di chi lo subisce che trasformano situazioni talvolta solamente insolite e fastidiose, in veri e propri illeciti o reati.In tempi più recenti la letteratura ha concentrato quindi maggiormente la propria attenzione sugli aspetti vittimologici del fenomeno, analizzando le reazioni, le strategie di coping e le azioni difensive poste in essere, e l’efficacia o meno delle forme di tutela e intervento attuate o attuabili.File | Dimensione | Formato | |
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