In diversi studi è stata rilevata l’esistenza di un rischio di violenza per le vittime di stalking. Ogni vittima può trovarsi infatti a temere per la propria incolumità: giustificato o meno, il timore della violenza dello stalker rappresenta quindi un elemento comune rispetto alla vittimizzazione, in grado di produrre anche gravi effetti psicologici. E’ pertanto possibile affermare che la violenza o la paura della violenza sono componenti essenziali del fenomeno dello stalking. Il termine stalking descrive, infatti, un pattern di comportamenti intrusivi e ripetuti che suscitano paura o timore nella vittima. Anche se le più comuni forme di violenza sono di natura minore, e riguardano aggressioni non gravi o danni alle cose di proprietà della vittima, tragici episodi di stalking, conclusisi con comportamenti violenti dello stalker, hanno portato il fenomeno all'attenzione della popolazione generale, e in molti casi hanno rappresentato l'elemento in grado di suscitare l'interesse dei legislatori rispetto all’entrata in vigore di una specifica norma anti-stalking. Sebbene la principale forma di violenza che lo stalking produce sia psicologica, fonte diretta di una serie di ulteriori conseguenze di natura psichica, come paura, ansia, disperazione, depressione e sintomi di stress post-traumatico (PTS), tuttavia, la condotta dello stalker può esprimersi attraverso forme differenti e quindi anche con aggressioni fisiche. Anche se la maggior parte degli stalker risultano non essere violenti, i dati che emergono dai diversi studi che hanno analizzato tale correlazione sembrano indicare che circa il 20% delle vittime di stalking subisce qualche forma di violenza fisica, che va da aggressioni lievi ad aggressioni gravi.
STALKING E VIOLENZA: LA RICERCA E I FATTORI DI RISCHIO / Sgarbi, Chiara; DE FAZIO, Giovanna Laura. - STAMPA. - 35:(2012), pp. 13-40.
STALKING E VIOLENZA: LA RICERCA E I FATTORI DI RISCHIO
SGARBI, Chiara;DE FAZIO, Giovanna Laura
2012
Abstract
In diversi studi è stata rilevata l’esistenza di un rischio di violenza per le vittime di stalking. Ogni vittima può trovarsi infatti a temere per la propria incolumità: giustificato o meno, il timore della violenza dello stalker rappresenta quindi un elemento comune rispetto alla vittimizzazione, in grado di produrre anche gravi effetti psicologici. E’ pertanto possibile affermare che la violenza o la paura della violenza sono componenti essenziali del fenomeno dello stalking. Il termine stalking descrive, infatti, un pattern di comportamenti intrusivi e ripetuti che suscitano paura o timore nella vittima. Anche se le più comuni forme di violenza sono di natura minore, e riguardano aggressioni non gravi o danni alle cose di proprietà della vittima, tragici episodi di stalking, conclusisi con comportamenti violenti dello stalker, hanno portato il fenomeno all'attenzione della popolazione generale, e in molti casi hanno rappresentato l'elemento in grado di suscitare l'interesse dei legislatori rispetto all’entrata in vigore di una specifica norma anti-stalking. Sebbene la principale forma di violenza che lo stalking produce sia psicologica, fonte diretta di una serie di ulteriori conseguenze di natura psichica, come paura, ansia, disperazione, depressione e sintomi di stress post-traumatico (PTS), tuttavia, la condotta dello stalker può esprimersi attraverso forme differenti e quindi anche con aggressioni fisiche. Anche se la maggior parte degli stalker risultano non essere violenti, i dati che emergono dai diversi studi che hanno analizzato tale correlazione sembrano indicare che circa il 20% delle vittime di stalking subisce qualche forma di violenza fisica, che va da aggressioni lievi ad aggressioni gravi.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Stalking-Rischio-Violenza-FattoriRischio-MGS-2012.pdf
Accesso riservato
Tipologia:
Versione dell'autore revisionata e accettata per la pubblicazione
Dimensione
2.09 MB
Formato
Adobe PDF
|
2.09 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
Pubblicazioni consigliate
I metadati presenti in IRIS UNIMORE sono rilasciati con licenza Creative Commons CC0 1.0 Universal, mentre i file delle pubblicazioni sono rilasciati con licenza Attribuzione 4.0 Internazionale (CC BY 4.0), salvo diversa indicazione.
In caso di violazione di copyright, contattare Supporto Iris