Il rapporto propone i risultati del Gruppo di lavoro regionale composto da esperti della formazione del Servizio sanitario dell’Emilia-Romagna e coordinato dall’Agenzia sanitaria e sociale regionale, costituito per studiare la funzione formativa dei tutor, cioè di operatori che dedicano parte del proprio tempo allo svolgimento di funzioni formative di tipo tutoriale nell’ambito dei servizi del sistema sanitario regionale emiliano-romagnolo. Alcune precedenti indagini promosse dalla Regione avevano fatto emergere la percezione di come la funzione formativa dei tutor esercitata nelle Aziende sanitarie fosse un fenomeno diffuso, complesso nella sua articolazione, ma poco visibile nonostante le risorse utilizzate. Inoltre, l’esplicito riconoscimento del ruolo di formazione e di ricerca al Servizio sanitario regionale, le modifiche introdotte per la formazione universitaria di base, post-laurea e per la formazione continua in medicina hanno determinato modalità di pensare e realizzare la formazione nelle quali il tutor assume un ruolo di rilevo. Il progetto Sulla base di queste premesse, il lavoro del Gruppo ha perseguito i seguenti obiettivi: • identificare la pluralità di tipologie di tutor per la formazione del personale sanitario, operanti presso le Aziende sanitarie della regione Emilia-Romagna; • descrivere le funzioni e le attività specifiche di guida e facilitazione dell’apprendimento proprie di ciascuna tipologia tutoriale; • definire le funzioni identificative del ruolo di tutor che appartengono al dominio dei processi cognitivi, relazionali, organizzativi e di apprendimento e che sono trasversali e comuni alle diverse tipologie tutoriali; • realizzare una stima quantitativa della diffusione del fenomeno. Una ricognizione condotta dal Gruppo regionale ha individuato l’uso corrente di 38 diverse denominazioni per identificare i tutor. Il rapporto illustra - con l’ausilio di tabelle - le 20 tipologie di tutor a cui le diverse denominazioni sono state ricondotte e presenta una mappa dei tutor delle Aziende sanitarie della regione articolata per livello di formazione e contesto didattico: a. formazione di base universitaria (laurea nelle professioni sanitarie, in medicina e chirurgia ed abilitazione, in altre lauree) e non universitaria (formazione OSS, scuola secondaria superiore); b. formazione post-laurea (specialistica, master, perfezionamento, scuole di specializzazione, formazione specifica in medicina generale); c. formazione continua. L’ultima sezione del rapporto è dedicata alla complessiva quantificazione della diffusione dei tutor nel Servizio sanitario regionale, attraverso una stima riferita all’anno 2007. Finora erano infatti disponibili a questo riguardo solo i dati emersi da un sondaggio coordinato dalla Regione Emilia-Romagna nel 2006, che aveva evidenziato una percentuale variabile dal 20% al 45% di operatori che dedicano una parte del proprio tempo allo svolgimento di funzioni formative. Lo sforzo del Gruppo di lavoro di costruire e condividere un sistema di classificazione delle tipologie e funzioni di tutor ha consentito di realizzare una stima comparabile tra le diverse Aziende della regione, superando l’ostacolo della pluralità di denominazioni con le quali i tutor erano identificati. La raccolta dei dati è avvenuta attraverso una scheda corredata di istruzioni per la rilevazione e di una sinossi descrittiva delle varie tipologie di tutor. A causa della complessità con la quale si articola la funzione tutoriale, non è stato possibile ottenere tutti i dati richiesti. Dalla stima emerge comunque che complessivamente gli operatori delle Aziende sanitarie dell’Emilia-Romagna impegnati a vario titolo in qualità di tutor sarebbero oltre 10.000; si tratta di un valore certamente cospicuo, probabilmente anche inferiore alla realtà. I dati di stima evidenziano altri aspetti rilevanti che meritano di essere approfonditi. In tal senso, il rapporto va considerato come un documento preliminare.

I tutor per la formazione nel Servizio sanitario regionale dell'Emilia Romagna. Rapporto preliminare. [RAPPORTO] / Beggi, C.; Benati, M.; Biocca, M.; Bonazza, M.; Boniburini, M.; Cacici, R.; Cavalli, L.; Coppelli, P.; DI RENZO, R.; Ferri, P.; Fumagalli, M.; Gamberoni, L.; Guerrieri, C.; Manzari, E.; Milandri, G.; Montalti, M.; Montalti, S.; Montanari, L.; Pantani, T.; Pasquali, D.; Pesci, R.; Priami, D.; Righi, M.; Simmini, A.; Spinnato, L.; Trentini, G.; Valentini, O.; Vandelli, Paola. - STAMPA. - (2009).

I tutor per la formazione nel Servizio sanitario regionale dell'Emilia Romagna. Rapporto preliminare. [RAPPORTO]

P. FERRI;P. VANDELLI.
2009

Abstract

Il rapporto propone i risultati del Gruppo di lavoro regionale composto da esperti della formazione del Servizio sanitario dell’Emilia-Romagna e coordinato dall’Agenzia sanitaria e sociale regionale, costituito per studiare la funzione formativa dei tutor, cioè di operatori che dedicano parte del proprio tempo allo svolgimento di funzioni formative di tipo tutoriale nell’ambito dei servizi del sistema sanitario regionale emiliano-romagnolo. Alcune precedenti indagini promosse dalla Regione avevano fatto emergere la percezione di come la funzione formativa dei tutor esercitata nelle Aziende sanitarie fosse un fenomeno diffuso, complesso nella sua articolazione, ma poco visibile nonostante le risorse utilizzate. Inoltre, l’esplicito riconoscimento del ruolo di formazione e di ricerca al Servizio sanitario regionale, le modifiche introdotte per la formazione universitaria di base, post-laurea e per la formazione continua in medicina hanno determinato modalità di pensare e realizzare la formazione nelle quali il tutor assume un ruolo di rilevo. Il progetto Sulla base di queste premesse, il lavoro del Gruppo ha perseguito i seguenti obiettivi: • identificare la pluralità di tipologie di tutor per la formazione del personale sanitario, operanti presso le Aziende sanitarie della regione Emilia-Romagna; • descrivere le funzioni e le attività specifiche di guida e facilitazione dell’apprendimento proprie di ciascuna tipologia tutoriale; • definire le funzioni identificative del ruolo di tutor che appartengono al dominio dei processi cognitivi, relazionali, organizzativi e di apprendimento e che sono trasversali e comuni alle diverse tipologie tutoriali; • realizzare una stima quantitativa della diffusione del fenomeno. Una ricognizione condotta dal Gruppo regionale ha individuato l’uso corrente di 38 diverse denominazioni per identificare i tutor. Il rapporto illustra - con l’ausilio di tabelle - le 20 tipologie di tutor a cui le diverse denominazioni sono state ricondotte e presenta una mappa dei tutor delle Aziende sanitarie della regione articolata per livello di formazione e contesto didattico: a. formazione di base universitaria (laurea nelle professioni sanitarie, in medicina e chirurgia ed abilitazione, in altre lauree) e non universitaria (formazione OSS, scuola secondaria superiore); b. formazione post-laurea (specialistica, master, perfezionamento, scuole di specializzazione, formazione specifica in medicina generale); c. formazione continua. L’ultima sezione del rapporto è dedicata alla complessiva quantificazione della diffusione dei tutor nel Servizio sanitario regionale, attraverso una stima riferita all’anno 2007. Finora erano infatti disponibili a questo riguardo solo i dati emersi da un sondaggio coordinato dalla Regione Emilia-Romagna nel 2006, che aveva evidenziato una percentuale variabile dal 20% al 45% di operatori che dedicano una parte del proprio tempo allo svolgimento di funzioni formative. Lo sforzo del Gruppo di lavoro di costruire e condividere un sistema di classificazione delle tipologie e funzioni di tutor ha consentito di realizzare una stima comparabile tra le diverse Aziende della regione, superando l’ostacolo della pluralità di denominazioni con le quali i tutor erano identificati. La raccolta dei dati è avvenuta attraverso una scheda corredata di istruzioni per la rilevazione e di una sinossi descrittiva delle varie tipologie di tutor. A causa della complessità con la quale si articola la funzione tutoriale, non è stato possibile ottenere tutti i dati richiesti. Dalla stima emerge comunque che complessivamente gli operatori delle Aziende sanitarie dell’Emilia-Romagna impegnati a vario titolo in qualità di tutor sarebbero oltre 10.000; si tratta di un valore certamente cospicuo, probabilmente anche inferiore alla realtà. I dati di stima evidenziano altri aspetti rilevanti che meritano di essere approfonditi. In tal senso, il rapporto va considerato come un documento preliminare.
2009
Beggi, C.; Benati, M.; Biocca, M.; Bonazza, M.; Boniburini, M.; Cacici, R.; Cavalli, L.; Coppelli, P.; DI RENZO, R.; Ferri, P.; Fumagalli, M.; Gambero...espandi
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

Licenza Creative Commons
I metadati presenti in IRIS UNIMORE sono rilasciati con licenza Creative Commons CC0 1.0 Universal, mentre i file delle pubblicazioni sono rilasciati con licenza Attribuzione 4.0 Internazionale (CC BY 4.0), salvo diversa indicazione.
In caso di violazione di copyright, contattare Supporto Iris

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11380/725647
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact