La presente ricerca è stata condotta nell’ambito del progetto PRIN07 “Rilievo e analisi multi- temporale in un Sistema di Informazioni Geo-spaziali per il monitoraggio dei movimenti e delle deformazioni di aree soggette a rischio territoriale” ed anche nell’ambito di convenzioni stilate con il Servizio Tecnico di Bacino degli affluenti del Po, sede di Modena. L’obiettivo del lavoro è la realizzazione di un Sistema di Informazioni Geo-spaziali (GIS) per la valutazione e la gestione del monitoraggio di aree soggette a rischio frane basato su misure provenienti da molteplici strumentazioni (topografiche e geotecniche).L’area test, la frana dei Boschi di Valoria, ubicata a Frassinoro (MO), è stata utilizzata come caso di studio sia per dimensioni sia per entità dei movimenti, particolarmente elevati in fase di acuta riattivazione (spostamenti fino a 10m al giorno). La caratteristica principale del sistema è la multidisciplinarietà, l’integrazione di molteplici approcci che diventano vicendevolmente i protagonisti da cui estrarre informazioni a seconda del lettore interessato: l’area è stata studiata con varie tecnologie, quali tecniche di posizionamento satellitare (GPS - Global Positioning System), stazione totale automatizzata, rilievi laser scanner da aereo (voli LiDAR - Light Detection And Ranging), strumentazione geotecnica (estensimetri, piezometri, inclinometri) e radar interferometrico terrestre (GB Sar - Ground Based Sinthetic aperture radar). Avere a disposizione una tale mole di dati è certamente una condizione invidiabile, a patto che sia subordinata ad un’adeguata organizzazione della stessa, al fine di renderla fruibile e soprattutto rapidamente consultabile: si è deciso così di raccogliere e visualizzare il tutto in un GIS. E’ stata posta particolare attenzione alla modalità di aggiornamento del sistema, che dovrebbe essere visualizzabile quasi in tempo reale: dati provenienti dalla stazione totale robotizzata e dal GPS, in continua acquisizione in sito, devono essere resi disponibili e visibili agli organi competenti il prima possibile, in modo da permettere un efficace e rapido intervento in caso di eventi di una certa entità. Da questa necessità è nato il problema, che in un primo momento era sembrato banale, della georeferenziazione dei dati in pseudo real time: le misure in frana fatte dalla stazione totale e le posizioni calcolate dei prismi sono prodotte in un sistema locale, ma devono essere trasformate nel sistema ETRF2000 (European Terrestrial Reference Frame) per essere congruenti con quelle risultanti dai GPS rover posti in frana. Si aggiunge la necessità di trasformare tutto il database corrente in modo da sovrapporlo alla cartografia regionale, fornita in ED50 UTM* per l’Emilia Romagna. Il GIS realizzato può essere efficacemente preso in considerazione come strumento per la pianificazione e la gestione di situazioni di emergenza a seguito di eventi di disastro causati da fenomeni di dissesto idrogeologico (frane).251Atti 14a Conferenza Nazionale ASITA - Brescia 9-12 novembre 2010Abstract (English version)The research is included in the PRIN07 project -Multi-temporal surveying and analysis in Geo- spatial Information System for monitoring areas subject to landslide risk-. The final purpose is the design and implementation of a GIS (Geographic Information System) focused on landslides monitoring based on multiple technologies.The case study is the Valoria landslide, located in Frassinoro (Modena, Italy), which was chosen as test site both for its largeness and for considerable displacements detected during the re-activation (10 m/day). The main feature of this system is the integration of multiple and different approaches and technologies such as satellite-based positioning (GPS - Global Positioning System), automated total station, airborne laser scanner (LiDAR - Light Detection And Ranging), geotechnical instruments (extensometers, piezometers, inclinometers) and ground-based radar (GB Sar - Ground Based Sinthetic aperture radar). Such a large amount of data is a very good condition but a suitable management is strongly required in order to make it available to all users which need to consult them. As a consequence, a full GIS has been developed to collect all information.Great attention has been paid to the database updating, which should be as much automated as possible. The database, indeed, should be displayed and ready for queries in near real time. Just an example is provided by GPS and total station data which are continuously collected on the site: the request is to be as soon as possible available for the remote Authority in order to allow suitable, quick and effective actions in case of emergency.This requirement highlighted the problem of geo-referencing all the data in the same reference frame in near real time mode. Total station data are related to a local frame, but they need to be transformed in the ETRF2000 (European Terrestrial Reference Frame) in order to be consistent with GPS coordinates. In addition to that, the whole database should be finally referred to the regional reference frame, which is the ED50 UTM* concerning the Emilia Romagna Region. This is important to match with the available cartography. The designed GIS could be easily taken into account as a support for planning and scheduling operations in case of emergency due to disasters such as landslides.
Monitoraggio “near real time” di rischio frane: un GIS per la gestione dell’emergenza / Bertacchini, Eleonora; Castagnetti, Cristina; Capra, Alessandro; Dubbini, Marco; Boni, Emanuele. - STAMPA. - (2010), pp. 251-256. (Intervento presentato al convegno ASITA 2010 tenutosi a Brescia nel 9-12 Novembre 2010).
Monitoraggio “near real time” di rischio frane: un GIS per la gestione dell’emergenza.
BERTACCHINI, Eleonora;CASTAGNETTI, Cristina;CAPRA, Alessandro;DUBBINI, MARCO;BONI, EMANUELE
2010
Abstract
La presente ricerca è stata condotta nell’ambito del progetto PRIN07 “Rilievo e analisi multi- temporale in un Sistema di Informazioni Geo-spaziali per il monitoraggio dei movimenti e delle deformazioni di aree soggette a rischio territoriale” ed anche nell’ambito di convenzioni stilate con il Servizio Tecnico di Bacino degli affluenti del Po, sede di Modena. L’obiettivo del lavoro è la realizzazione di un Sistema di Informazioni Geo-spaziali (GIS) per la valutazione e la gestione del monitoraggio di aree soggette a rischio frane basato su misure provenienti da molteplici strumentazioni (topografiche e geotecniche).L’area test, la frana dei Boschi di Valoria, ubicata a Frassinoro (MO), è stata utilizzata come caso di studio sia per dimensioni sia per entità dei movimenti, particolarmente elevati in fase di acuta riattivazione (spostamenti fino a 10m al giorno). La caratteristica principale del sistema è la multidisciplinarietà, l’integrazione di molteplici approcci che diventano vicendevolmente i protagonisti da cui estrarre informazioni a seconda del lettore interessato: l’area è stata studiata con varie tecnologie, quali tecniche di posizionamento satellitare (GPS - Global Positioning System), stazione totale automatizzata, rilievi laser scanner da aereo (voli LiDAR - Light Detection And Ranging), strumentazione geotecnica (estensimetri, piezometri, inclinometri) e radar interferometrico terrestre (GB Sar - Ground Based Sinthetic aperture radar). Avere a disposizione una tale mole di dati è certamente una condizione invidiabile, a patto che sia subordinata ad un’adeguata organizzazione della stessa, al fine di renderla fruibile e soprattutto rapidamente consultabile: si è deciso così di raccogliere e visualizzare il tutto in un GIS. E’ stata posta particolare attenzione alla modalità di aggiornamento del sistema, che dovrebbe essere visualizzabile quasi in tempo reale: dati provenienti dalla stazione totale robotizzata e dal GPS, in continua acquisizione in sito, devono essere resi disponibili e visibili agli organi competenti il prima possibile, in modo da permettere un efficace e rapido intervento in caso di eventi di una certa entità. Da questa necessità è nato il problema, che in un primo momento era sembrato banale, della georeferenziazione dei dati in pseudo real time: le misure in frana fatte dalla stazione totale e le posizioni calcolate dei prismi sono prodotte in un sistema locale, ma devono essere trasformate nel sistema ETRF2000 (European Terrestrial Reference Frame) per essere congruenti con quelle risultanti dai GPS rover posti in frana. Si aggiunge la necessità di trasformare tutto il database corrente in modo da sovrapporlo alla cartografia regionale, fornita in ED50 UTM* per l’Emilia Romagna. Il GIS realizzato può essere efficacemente preso in considerazione come strumento per la pianificazione e la gestione di situazioni di emergenza a seguito di eventi di disastro causati da fenomeni di dissesto idrogeologico (frane).251Atti 14a Conferenza Nazionale ASITA - Brescia 9-12 novembre 2010Abstract (English version)The research is included in the PRIN07 project -Multi-temporal surveying and analysis in Geo- spatial Information System for monitoring areas subject to landslide risk-. The final purpose is the design and implementation of a GIS (Geographic Information System) focused on landslides monitoring based on multiple technologies.The case study is the Valoria landslide, located in Frassinoro (Modena, Italy), which was chosen as test site both for its largeness and for considerable displacements detected during the re-activation (10 m/day). The main feature of this system is the integration of multiple and different approaches and technologies such as satellite-based positioning (GPS - Global Positioning System), automated total station, airborne laser scanner (LiDAR - Light Detection And Ranging), geotechnical instruments (extensometers, piezometers, inclinometers) and ground-based radar (GB Sar - Ground Based Sinthetic aperture radar). Such a large amount of data is a very good condition but a suitable management is strongly required in order to make it available to all users which need to consult them. As a consequence, a full GIS has been developed to collect all information.Great attention has been paid to the database updating, which should be as much automated as possible. The database, indeed, should be displayed and ready for queries in near real time. Just an example is provided by GPS and total station data which are continuously collected on the site: the request is to be as soon as possible available for the remote Authority in order to allow suitable, quick and effective actions in case of emergency.This requirement highlighted the problem of geo-referencing all the data in the same reference frame in near real time mode. Total station data are related to a local frame, but they need to be transformed in the ETRF2000 (European Terrestrial Reference Frame) in order to be consistent with GPS coordinates. In addition to that, the whole database should be finally referred to the regional reference frame, which is the ED50 UTM* concerning the Emilia Romagna Region. This is important to match with the available cartography. The designed GIS could be easily taken into account as a support for planning and scheduling operations in case of emergency due to disasters such as landslides.Pubblicazioni consigliate
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