Si presenta lo studio interdisciplinare di una mappa policroma rinascimentale inedita, proveniente dal Mappario estense, conservata presso l'Archivio di Stato di Modena e raffigurante l'alto Appennino Bolognese e Modenese.Gli autori stanno realizzando sulla mappa un complesso studio interdisciplinare, che coinvolge indagini archeometriche, geomorfologiche, cartografiche, paleografiche, topologiche, toponomastiche e storico/artistiche, che hanno dimostrato la ricchezza di informazioni che questo documento offre per lo studio e la ricostruzione dell'antico paesaggio dell'Appennino.Sono stati identificati i toponimi riportati sulla mappa e, sulla base di aspetti paleografici e stilistici, si suppone che il documento risalga alla II metà del XV secolo, probabilmente intorno al 1480. L'analisi dei pigmenti mediante microscopia Raman ha sostanzialmente confermato tale ipotesi, mentre sono tuttora in corso ricerche storico-archivistiche.
UNA MAPPA RINASCIMENTALE INEDITA DELL'ARCHIVIO DI STATO DI MODENA. DALLO STUDIO INTERDISCIPLINARE ALLA DATAZIONE / Baraldi, Pietro; Badiali, Federica. - ELETTRONICO. - 0:(2012), pp. 896-905. (Intervento presentato al convegno AIAR 2012, VII Congresso Nazionale di Archeometria tenutosi a Modena nel 22-24 Febbraio 2012).
UNA MAPPA RINASCIMENTALE INEDITA DELL'ARCHIVIO DI STATO DI MODENA. DALLO STUDIO INTERDISCIPLINARE ALLA DATAZIONE.
BARALDI, Pietro;BADIALI, FEDERICA
2012
Abstract
Si presenta lo studio interdisciplinare di una mappa policroma rinascimentale inedita, proveniente dal Mappario estense, conservata presso l'Archivio di Stato di Modena e raffigurante l'alto Appennino Bolognese e Modenese.Gli autori stanno realizzando sulla mappa un complesso studio interdisciplinare, che coinvolge indagini archeometriche, geomorfologiche, cartografiche, paleografiche, topologiche, toponomastiche e storico/artistiche, che hanno dimostrato la ricchezza di informazioni che questo documento offre per lo studio e la ricostruzione dell'antico paesaggio dell'Appennino.Sono stati identificati i toponimi riportati sulla mappa e, sulla base di aspetti paleografici e stilistici, si suppone che il documento risalga alla II metà del XV secolo, probabilmente intorno al 1480. L'analisi dei pigmenti mediante microscopia Raman ha sostanzialmente confermato tale ipotesi, mentre sono tuttora in corso ricerche storico-archivistiche.Pubblicazioni consigliate
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