Il ritrovamento di grandi quantità di datteri in due siti archeologici, uno dell'Età delFerro nel Sultanato di Oman e uno di Età Classica-Tardo Garamantico in Libia meridionale, hapermesso di ricostruire due episodi nella millenaria storia della coltivazione della palma cheriveste un ruolo fondamentale nell'economia agricola dei paesi subtropicali aridi. Le indaginimorfometriche rivelano, in entrambi i siti, una continuità di valori all’interno dell’intervallodimensionale dei semi. Ciò porta a ipotizzare la presenza di una sola varietà di palma incoltivazione oppure la coesistenza di più varietà e dei loro ibridi.
La coltivazione della palma da datteri: una linea di continuità dalla preistoria ai nostri giorni / M., Mariotti Lippi; Mercuri, Anna Maria. - ELETTRONICO. - \:(2012), pp. 368-376. (Intervento presentato al convegno VII Congresso Nazionale di Archeometria tenutosi a Modena nel 22-24 febbraio 2012).
La coltivazione della palma da datteri: una linea di continuità dalla preistoria ai nostri giorni
MERCURI, Anna Maria
2012
Abstract
Il ritrovamento di grandi quantità di datteri in due siti archeologici, uno dell'Età delFerro nel Sultanato di Oman e uno di Età Classica-Tardo Garamantico in Libia meridionale, hapermesso di ricostruire due episodi nella millenaria storia della coltivazione della palma cheriveste un ruolo fondamentale nell'economia agricola dei paesi subtropicali aridi. Le indaginimorfometriche rivelano, in entrambi i siti, una continuità di valori all’interno dell’intervallodimensionale dei semi. Ciò porta a ipotizzare la presenza di una sola varietà di palma incoltivazione oppure la coesistenza di più varietà e dei loro ibridi.
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