Il trasporto torbido dei corsi d’acqua può essere considerato un indicatore dei fenomeni d’erosione del suolo che si manifestano sui versanti, nell’ambito del bacino. Il trasporto torbido è costituito da solidi in sospensione di granulometria variabile, dalle argille alle sabbie, in funzione dei parametri idraulici, litopedologici, vegetazionali del bacino. Numerose sono le indagini sui processi di trasporto che concordano nell’attribuire ai solidi sospesi il ruolo di veicolo per la migrazione degli agenti inquinanti e dei nutrienti . La concentrazione di tali sostanze, nei solidi in sospensione, può arrivare a diversi ordini di grandezza maggiori rispetto alla loro concentrazione nella frazione liquida, in fase disciolta. In particolare è stato provato il ruolo di vettore preferenziale degli aggregati di particelle fini come argilla e limo . Inoltre numerosi studi hanno provato come il tasso di azoto sia tendenzialmente in crescita negli acquiferi e nelle acque superficiali e come il ciclo naturale dell’azoto sia ormai modificato, a causa dei fertilizzanti e degli scarichi zootecnici e fognari . La necessità di dati sperimentali rende il monitoraggio fluviale un basilare tassello nell’ambito della gestione e della protezione dell’ambiente e, nel caso specifico, per il controllo dell’erosione del suolo, dell’inquinamento e dell’eutrofizzazione delle acque di superficie. Nel presente lavoro si riportano i primi risultati conseguiti, nell’ambito di un più ampio progetto, relativamente alle relazioni, in campioni di torbida fluviale, tra la concentrazione dell’azoto totale rilevato nei solidi sospesi, la concentrazione e la granulometria dei solidi sospesi. Si propone inoltre un primo tentativo di stima dell’azoto perso a livello di bacino, attraverso il vettore dei solidi sospesi fluviali.Lo studio si avvale di una rete di monitoraggio fluviale avviata nell’aprile del 1997 dal DEIAgra della Facoltà di Agraria col supporto dell’Autorità di Bacino del Reno, che vede operative le seguenti stazioni di rilevamento idrologico-torbidimetrico in continuo:T. Sillaro, con un bacino di 137,6 km2, avviata nell'aprile 1997, T. Lavino (82,6 km2), operativa dal settembre 1998,T. Savena (168,9 km2 ) dall’ottobre 2000.

L'azoto totale nelle torbide e relazioni con i parametri idrologici: primi dati / L., Rubbi; L., Billi; D., Pavanelli; Bigi, Alessandro. - In: ARPA RIVISTA. - ISSN 1129-4922. - STAMPA. - 6:(2004), pp. 24-27.

L'azoto totale nelle torbide e relazioni con i parametri idrologici: primi dati

BIGI, Alessandro
2004

Abstract

Il trasporto torbido dei corsi d’acqua può essere considerato un indicatore dei fenomeni d’erosione del suolo che si manifestano sui versanti, nell’ambito del bacino. Il trasporto torbido è costituito da solidi in sospensione di granulometria variabile, dalle argille alle sabbie, in funzione dei parametri idraulici, litopedologici, vegetazionali del bacino. Numerose sono le indagini sui processi di trasporto che concordano nell’attribuire ai solidi sospesi il ruolo di veicolo per la migrazione degli agenti inquinanti e dei nutrienti . La concentrazione di tali sostanze, nei solidi in sospensione, può arrivare a diversi ordini di grandezza maggiori rispetto alla loro concentrazione nella frazione liquida, in fase disciolta. In particolare è stato provato il ruolo di vettore preferenziale degli aggregati di particelle fini come argilla e limo . Inoltre numerosi studi hanno provato come il tasso di azoto sia tendenzialmente in crescita negli acquiferi e nelle acque superficiali e come il ciclo naturale dell’azoto sia ormai modificato, a causa dei fertilizzanti e degli scarichi zootecnici e fognari . La necessità di dati sperimentali rende il monitoraggio fluviale un basilare tassello nell’ambito della gestione e della protezione dell’ambiente e, nel caso specifico, per il controllo dell’erosione del suolo, dell’inquinamento e dell’eutrofizzazione delle acque di superficie. Nel presente lavoro si riportano i primi risultati conseguiti, nell’ambito di un più ampio progetto, relativamente alle relazioni, in campioni di torbida fluviale, tra la concentrazione dell’azoto totale rilevato nei solidi sospesi, la concentrazione e la granulometria dei solidi sospesi. Si propone inoltre un primo tentativo di stima dell’azoto perso a livello di bacino, attraverso il vettore dei solidi sospesi fluviali.Lo studio si avvale di una rete di monitoraggio fluviale avviata nell’aprile del 1997 dal DEIAgra della Facoltà di Agraria col supporto dell’Autorità di Bacino del Reno, che vede operative le seguenti stazioni di rilevamento idrologico-torbidimetrico in continuo:T. Sillaro, con un bacino di 137,6 km2, avviata nell'aprile 1997, T. Lavino (82,6 km2), operativa dal settembre 1998,T. Savena (168,9 km2 ) dall’ottobre 2000.
2004
6
24
27
L'azoto totale nelle torbide e relazioni con i parametri idrologici: primi dati / L., Rubbi; L., Billi; D., Pavanelli; Bigi, Alessandro. - In: ARPA RIVISTA. - ISSN 1129-4922. - STAMPA. - 6:(2004), pp. 24-27.
L., Rubbi; L., Billi; D., Pavanelli; Bigi, Alessandro
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

Licenza Creative Commons
I metadati presenti in IRIS UNIMORE sono rilasciati con licenza Creative Commons CC0 1.0 Universal, mentre i file delle pubblicazioni sono rilasciati con licenza Attribuzione 4.0 Internazionale (CC BY 4.0), salvo diversa indicazione.
In caso di violazione di copyright, contattare Supporto Iris

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11380/692450
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact