L’incidenza dell’inattività fra le donne in Italia è più rivelante rispetto a quanto osservabile in media in Europa e varia al variare del contesto territoriale e con riferimento a variabili individuali e familiari.Nel 2007 l’inattività caratterizza il 26% della popolazione maschile in età lavorativa e il 50% delle donne in età lavorativa con livelli massimi nel Sud Italia. Inoltre, mentre in altri paesi europei il calo della disoccupazione si è accompagnato alla riduzione dell’inattività, in Italia si è assistito dal 2003 ad un ampliamento dell’incidenzadell’inattività con una crescita, fra gli inattivi, della cosiddetta “zonagrigia” ovvero di chi cerca lavoro ma non attivamente ed è disponibile a lavorare oppure cerca lavoro ma non è disponibile a lavorare o non cerca un’occupazione ma è disponibile a lavorare (ISTAT, 2008). Quest’ultimo gruppo di inattivi individuato dall’ISTAT grazie a uno specifico insieme di domande nella rilevazione sulle forze lavoro è maggiormente concentrato nella fascia di età 25-44 anni(ISTAT, 2008) sulla quale l’indagine ISFOL consente di approfondire cause e condizioni di inattività. Allargando il campo di analisi all’insieme di inattive in questo capitolo analizziamoin che misura lo stato di inattività osservato, sia l’esito di una scelta sottoposta a vincoli e quanto sullo stato di inattività influiscano caratteristiche individuali, familiari e culturali.
All’origine dell’inattività / Addabbo, Tindara; D., Favaro. - STAMPA. - (2010), pp. 203-224.
All’origine dell’inattività
ADDABBO, Tindara;
2010
Abstract
L’incidenza dell’inattività fra le donne in Italia è più rivelante rispetto a quanto osservabile in media in Europa e varia al variare del contesto territoriale e con riferimento a variabili individuali e familiari.Nel 2007 l’inattività caratterizza il 26% della popolazione maschile in età lavorativa e il 50% delle donne in età lavorativa con livelli massimi nel Sud Italia. Inoltre, mentre in altri paesi europei il calo della disoccupazione si è accompagnato alla riduzione dell’inattività, in Italia si è assistito dal 2003 ad un ampliamento dell’incidenzadell’inattività con una crescita, fra gli inattivi, della cosiddetta “zonagrigia” ovvero di chi cerca lavoro ma non attivamente ed è disponibile a lavorare oppure cerca lavoro ma non è disponibile a lavorare o non cerca un’occupazione ma è disponibile a lavorare (ISTAT, 2008). Quest’ultimo gruppo di inattivi individuato dall’ISTAT grazie a uno specifico insieme di domande nella rilevazione sulle forze lavoro è maggiormente concentrato nella fascia di età 25-44 anni(ISTAT, 2008) sulla quale l’indagine ISFOL consente di approfondire cause e condizioni di inattività. Allargando il campo di analisi all’insieme di inattive in questo capitolo analizziamoin che misura lo stato di inattività osservato, sia l’esito di una scelta sottoposta a vincoli e quanto sullo stato di inattività influiscano caratteristiche individuali, familiari e culturali.Pubblicazioni consigliate
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