Secondo l’OMS “le cadute e i danni ad esse correlati sono una problematica prioritaria per i sistemi sanitari e sociali in Europa e nel mondo, soprattutto tenendo conto del rapido accrescersi dell’aspettativa di vita”. Un’indagine retrospettiva, relativa al 2003-2006 ha rilevato un’incidenza di cadute nei pazienti ricoverati nei 5 ospedali dell’Azienda USL di Reggio Emilia, pari allo 0,56-0,66% su tutti i ricoveri, evidenziando una probabile sottostima del fenomeno (Italia: 0,86-4%; dati internazionali: 2-17% in base a tipologia di struttura e tipo di paziente). OBIETTIVI: uno specifico progetto aziendale elaborato da un gruppo di lavoro multidisciplinare mirava a: migliorare la sorveglianza ed il monitoraggio delle cadute nei pazienti ricoverati nel setting ospedaliero dell’Azienda USL di Reggio Emilia; definire le dimensioni del fenomeno nel proprio contesto; fornire elementi conoscitivi agli operatori per attuare efficaci azioni di prevenzione.MATERIALI E METODI: a partire dall’anno 2007 il progetto ha previsto: numerosi corsi di formazione, rivolti a medici, infermieri e OSS, con l’obiettivo di sensibilizzare i professionisti al tema delle cadute, acquisire competenze in merito alla valutazione del rischio, alla raccolta dati e segnalazione dell’evento; -la realizzazione di una specifica scheda di segnalazione; -la creazione/implementazione di uno specifico database informatizzato, alimentato direttamente dalle unità operative ospedaliere;-la elaborazione di una specifica istruzione operativa per l’utilizzo deglistrumenti disponibili. RISULTATI: i dati relativi alle cadute avvenute nei 5 ospedali aziendali nel periodo 2007-2010, mostrano un notevole e costante incremento del fenomeno, da 128 eventi (2007) a 256 (2010) con tassi di caduta che passano dallo 0,73/1000 giornate di degenza (2007) al 1,53 (2010). Considerando che sostanzialmente non si sono rilevate differenze nelle caratteristiche demografiche e cliniche dei pazienti ospedalizzati, come emerge dall’analisi dei dati estrapolati dai DRG, così come nei trattamenti e nei servizi offerti dagli ospedali stessi, tale incremento sembrerebbe essere imputabile ad un reale miglioramento del sistema di segnalazionedel fenomeno. CONCLUSIONI: un approccio multifattoriale (formazione, sensibilizzazione, elaborazione di specifici strumenti) al tema critico delle cadute dei pazienti in ospedale, si è rilevato efficace ed in grado di contribuire ad ottenere una stima quantitativa del fenomeno caduta nel setting ospedaliero dell’Azienda USL di Reggio Emilia. L’utilizzo del database informatizzato attiverà poi un processo a sé stante finalizzatoall’analisi dei rischi e alla prevenzione delle cadute.

Sorveglianza e monitoraggio delle cadute nei pazienti ricoverati: l’esperienza della Azienda USL di Reggio Emilia / S., Mastrangelo; Bargellini, Annalisa; M. Cervi, M.. - In: IGIENE E SANITÀ PUBBLICA. - ISSN 0019-1639. - STAMPA. - 3:(2011), pp. 615-616. (Intervento presentato al convegno XII Conferenza Nazionale di Sanità Pubblica "La Sanità Pubblica tra Globalizzazione, nuove esigenze di Salute e Sostenibilità Economica: la sfida dell’integrazione" tenutosi a Roma nel 12-15 ottobre 2011).

Sorveglianza e monitoraggio delle cadute nei pazienti ricoverati: l’esperienza della Azienda USL di Reggio Emilia

BARGELLINI, Annalisa;
2011

Abstract

Secondo l’OMS “le cadute e i danni ad esse correlati sono una problematica prioritaria per i sistemi sanitari e sociali in Europa e nel mondo, soprattutto tenendo conto del rapido accrescersi dell’aspettativa di vita”. Un’indagine retrospettiva, relativa al 2003-2006 ha rilevato un’incidenza di cadute nei pazienti ricoverati nei 5 ospedali dell’Azienda USL di Reggio Emilia, pari allo 0,56-0,66% su tutti i ricoveri, evidenziando una probabile sottostima del fenomeno (Italia: 0,86-4%; dati internazionali: 2-17% in base a tipologia di struttura e tipo di paziente). OBIETTIVI: uno specifico progetto aziendale elaborato da un gruppo di lavoro multidisciplinare mirava a: migliorare la sorveglianza ed il monitoraggio delle cadute nei pazienti ricoverati nel setting ospedaliero dell’Azienda USL di Reggio Emilia; definire le dimensioni del fenomeno nel proprio contesto; fornire elementi conoscitivi agli operatori per attuare efficaci azioni di prevenzione.MATERIALI E METODI: a partire dall’anno 2007 il progetto ha previsto: numerosi corsi di formazione, rivolti a medici, infermieri e OSS, con l’obiettivo di sensibilizzare i professionisti al tema delle cadute, acquisire competenze in merito alla valutazione del rischio, alla raccolta dati e segnalazione dell’evento; -la realizzazione di una specifica scheda di segnalazione; -la creazione/implementazione di uno specifico database informatizzato, alimentato direttamente dalle unità operative ospedaliere;-la elaborazione di una specifica istruzione operativa per l’utilizzo deglistrumenti disponibili. RISULTATI: i dati relativi alle cadute avvenute nei 5 ospedali aziendali nel periodo 2007-2010, mostrano un notevole e costante incremento del fenomeno, da 128 eventi (2007) a 256 (2010) con tassi di caduta che passano dallo 0,73/1000 giornate di degenza (2007) al 1,53 (2010). Considerando che sostanzialmente non si sono rilevate differenze nelle caratteristiche demografiche e cliniche dei pazienti ospedalizzati, come emerge dall’analisi dei dati estrapolati dai DRG, così come nei trattamenti e nei servizi offerti dagli ospedali stessi, tale incremento sembrerebbe essere imputabile ad un reale miglioramento del sistema di segnalazionedel fenomeno. CONCLUSIONI: un approccio multifattoriale (formazione, sensibilizzazione, elaborazione di specifici strumenti) al tema critico delle cadute dei pazienti in ospedale, si è rilevato efficace ed in grado di contribuire ad ottenere una stima quantitativa del fenomeno caduta nel setting ospedaliero dell’Azienda USL di Reggio Emilia. L’utilizzo del database informatizzato attiverà poi un processo a sé stante finalizzatoall’analisi dei rischi e alla prevenzione delle cadute.
2011
3
615
616
S., Mastrangelo; Bargellini, Annalisa; M. Cervi, M.
Sorveglianza e monitoraggio delle cadute nei pazienti ricoverati: l’esperienza della Azienda USL di Reggio Emilia / S., Mastrangelo; Bargellini, Annalisa; M. Cervi, M.. - In: IGIENE E SANITÀ PUBBLICA. - ISSN 0019-1639. - STAMPA. - 3:(2011), pp. 615-616. (Intervento presentato al convegno XII Conferenza Nazionale di Sanità Pubblica "La Sanità Pubblica tra Globalizzazione, nuove esigenze di Salute e Sostenibilità Economica: la sfida dell’integrazione" tenutosi a Roma nel 12-15 ottobre 2011).
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