OBIETTIVI: Nell’ambito dello studio multicentrico sulla valutazione dellaqualità microbiologica ambientale degli ambulatori odontoiatrici, condotto dal Gruppo “Igiene in Odontoiatria” della S.It.I., è stata effettuata la rilevazione della contaminazione microbica dell’aria allo scopo di: fornire un quadro relativo alla qualità microbiologica; standardizzare i metodi di campionamento; definire valori soglia di riferimento; identificare i fattori associati ad elevati livelli di contaminazione microbica. METODI: Lo studio è stato effettuato nelle sedi di Bologna, Genova,Milano, Modena, Napoli 1, Napoli 2, Palermo, Parma, Sassari, Taranto. Icampionamenti sono stati effettuati nell’arco di tre mesi, una settimanaal mese, nei 5 giorni lavorativi della settimana, prima (T0), durante (T1) e al termine (T2) dell’attività ambulatoriale. Il campionamento attivo è stato eseguito utilizzando il campionatore Surface Air System, SAS (Pbi, Milano), con un’aspirazione di 500 L, mentre il campionamento passivo ha previsto l’utilizzo di piastre di sedimentazione di 9 cm di diametro, esposte per 1 ora, per la determinazione dell’Indice Microbico Aria (IMA). Il terreno Tryptone Soya Agar, incubato a 36°C per 48 ore, è stato utilizzato per lavalutazione della carica batterica totale, mentre il terreno glicinavancomicina polimixina cicloexamide (GVPC) per l’isolamento di Legionella spp.RISULTATI: I valori mediani di ufc/m3 sono passati da 78 a T0 a 166 a T1 (p<0,001), con un successivo decremento a 110 a T2 (p<0,001). Lostesso andamento si è osservato per i valori mediani di IMA, che da 12a T0 sono aumentati fino a 27,5 a T1 (p<0,001) e successivamentediminuiti a 14 a T2 (p<0,001). Un’ampia variabilità nei livelli di contaminazione è stata osservata durante l’attività nelle diverse sedi: ivalori mediani hanno oscillato da 7 a 38 IMA, con un valore massimo di200 IMA, e da 52 a 250 ufc/m3, con un picco di 2.614 ufc/m3. Il 54,7%delle rilevazioni effettuate mediante campionamento attivo e il 45,3% diquelle effettuate mediante campionamento passivo sono risultate al disotto di 180 ufc/m3 e 25 IMA raccomandati per ambienti a flusso d’ariaturbolento. È stata evidenziata una correlazione significativa tra valori di ufc/m3 e IMA (p<0,001). In nessuna sede è stata isolata Legionella spp.CONCLUSIONI: Lo studio effettuato rappresenta un utile contributo verso la standardizzazione dei metodi di rilevazione e la definizione di valori soglia. L’ampia variabilità dei dati ottenuti nelle varie sedi indica la presenza di fattori che favoriscono l’innalzamento della carica microbica; la loro identificazione consentirà l’attuazione di efficaci interventi correttivi.
La contaminazione microbica dell’aria negli ambulatori odontoiatrici: risultati di uno studio multicentrico condotto in 9 città italiane / Pasquarella, C; Veronesi, L; Castiglia, P; Liguori, G; Montagna, Mt; Napoli, C; Rizzetto, R; Torre, I; Deriu, Mg; Strohmenger, L; Di Onofrio, V; Tesauro, M; Colucci, Me; Righi, Elena; Bergomi, Margherita; Farruggia, P; Torregrossa, Mv; Tinteri, C; Panico, M; Pennino, F; Cannova, L; Tanzi M. e., Gruppo di Lavoro SItI “Igiene in Odontoiatria”. - In: IGIENE E SANITÀ PUBBLICA. - ISSN 0019-1639. - STAMPA. - 3 suppl 1:(2011), pp. 600-600. (Intervento presentato al convegno XII Conferenza Nazionale di Sanità Pubblica “La sanità pubblica tra globalizzazione, nuove esigenze di salute e sostenibilità economica: la sfida dell'integrazione" tenutosi a Roma nel 12-15 ottobre 2011).
La contaminazione microbica dell’aria negli ambulatori odontoiatrici: risultati di uno studio multicentrico condotto in 9 città italiane.
RIGHI, Elena;BERGOMI, Margherita;
2011
Abstract
OBIETTIVI: Nell’ambito dello studio multicentrico sulla valutazione dellaqualità microbiologica ambientale degli ambulatori odontoiatrici, condotto dal Gruppo “Igiene in Odontoiatria” della S.It.I., è stata effettuata la rilevazione della contaminazione microbica dell’aria allo scopo di: fornire un quadro relativo alla qualità microbiologica; standardizzare i metodi di campionamento; definire valori soglia di riferimento; identificare i fattori associati ad elevati livelli di contaminazione microbica. METODI: Lo studio è stato effettuato nelle sedi di Bologna, Genova,Milano, Modena, Napoli 1, Napoli 2, Palermo, Parma, Sassari, Taranto. Icampionamenti sono stati effettuati nell’arco di tre mesi, una settimanaal mese, nei 5 giorni lavorativi della settimana, prima (T0), durante (T1) e al termine (T2) dell’attività ambulatoriale. Il campionamento attivo è stato eseguito utilizzando il campionatore Surface Air System, SAS (Pbi, Milano), con un’aspirazione di 500 L, mentre il campionamento passivo ha previsto l’utilizzo di piastre di sedimentazione di 9 cm di diametro, esposte per 1 ora, per la determinazione dell’Indice Microbico Aria (IMA). Il terreno Tryptone Soya Agar, incubato a 36°C per 48 ore, è stato utilizzato per lavalutazione della carica batterica totale, mentre il terreno glicinavancomicina polimixina cicloexamide (GVPC) per l’isolamento di Legionella spp.RISULTATI: I valori mediani di ufc/m3 sono passati da 78 a T0 a 166 a T1 (p<0,001), con un successivo decremento a 110 a T2 (p<0,001). Lostesso andamento si è osservato per i valori mediani di IMA, che da 12a T0 sono aumentati fino a 27,5 a T1 (p<0,001) e successivamentediminuiti a 14 a T2 (p<0,001). Un’ampia variabilità nei livelli di contaminazione è stata osservata durante l’attività nelle diverse sedi: ivalori mediani hanno oscillato da 7 a 38 IMA, con un valore massimo di200 IMA, e da 52 a 250 ufc/m3, con un picco di 2.614 ufc/m3. Il 54,7%delle rilevazioni effettuate mediante campionamento attivo e il 45,3% diquelle effettuate mediante campionamento passivo sono risultate al disotto di 180 ufc/m3 e 25 IMA raccomandati per ambienti a flusso d’ariaturbolento. È stata evidenziata una correlazione significativa tra valori di ufc/m3 e IMA (p<0,001). In nessuna sede è stata isolata Legionella spp.CONCLUSIONI: Lo studio effettuato rappresenta un utile contributo verso la standardizzazione dei metodi di rilevazione e la definizione di valori soglia. L’ampia variabilità dei dati ottenuti nelle varie sedi indica la presenza di fattori che favoriscono l’innalzamento della carica microbica; la loro identificazione consentirà l’attuazione di efficaci interventi correttivi.Pubblicazioni consigliate
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