Tra gli psicologi sociali, è comunemente accettata l’idea che il contatto sia uno dei metodi più efficaci per la riduzione del pregiudizio. Tuttavia, il contatto potrebbe anche avere effetti negativi. Si è condotto uno studio per verificare gli effetti del contatto sulla prestazione cognitiva e sugli atteggiamenti intergruppi. I risultati hanno rivelato che la prestazione cognitiva tendeva a essere peggiore per quelli con alti livelli di pregiudizio rispetto a quelli con basso pregiudizio nella condizione in cui si rendevano salienti le identità originarie, ma non nelle altre due condizioni. Inoltre, coerentemente con la teoria del contattointergruppi (Brown e Hewstone, 2005) e con il modello dell’identitàdell’ingroup comune (Gaertner e Dovidio, 2000), rendere salienti le appartenenze originarie o un’identità sovraordinata, durante il contatto, portava ad atteggiamenti più positivi nei confronti dell’out-group, rispetto a una situazione di controllo. Infine, le persone con alto pregiudizio erano quelle che beneficiavano maggiormente del contatto, ma solo quando le appartenenze di gruppo erano salienti.
Effetti positivi e negativi del contatto intergruppi / Vezzali, Loris. - STAMPA. - (2010), pp. 25-32.
Effetti positivi e negativi del contatto intergruppi
VEZZALI, Loris
2010
Abstract
Tra gli psicologi sociali, è comunemente accettata l’idea che il contatto sia uno dei metodi più efficaci per la riduzione del pregiudizio. Tuttavia, il contatto potrebbe anche avere effetti negativi. Si è condotto uno studio per verificare gli effetti del contatto sulla prestazione cognitiva e sugli atteggiamenti intergruppi. I risultati hanno rivelato che la prestazione cognitiva tendeva a essere peggiore per quelli con alti livelli di pregiudizio rispetto a quelli con basso pregiudizio nella condizione in cui si rendevano salienti le identità originarie, ma non nelle altre due condizioni. Inoltre, coerentemente con la teoria del contattointergruppi (Brown e Hewstone, 2005) e con il modello dell’identitàdell’ingroup comune (Gaertner e Dovidio, 2000), rendere salienti le appartenenze originarie o un’identità sovraordinata, durante il contatto, portava ad atteggiamenti più positivi nei confronti dell’out-group, rispetto a una situazione di controllo. Infine, le persone con alto pregiudizio erano quelle che beneficiavano maggiormente del contatto, ma solo quando le appartenenze di gruppo erano salienti.Pubblicazioni consigliate
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