In questo lavoro viene presentata la biologia dei tardigradi e le motivazioni che rendono interessante il loro studio nell’ambito della biologia evoluzionistica. Il primo motivo di interesse è rappresentato dalla molto probabile condivisione del percorso evolutivo seguito dagli artropodi nella sua prima parte. Il secondo motivo è legato alle molteplici strategie riproduttive, mentre il terzo è rappresentato dalla dormienza (diapausa e criptobiosi), sempre presente nei tardigradi terrestri che di fatto, essendo attivi soltanto quando è presente l’acqua, mantengono le caratteristiche di organismi acquatici anche sulle terre emerse. L’ultimo motivo di interesse è rappresentato dalla sorprendente resistenza agli stress chimico-fisici estremi che li rendono un ottimo modello negli studi di biologia spaziale. I tardigradi sono stati infatti selezionati come modello di organismi pluricellulari da utilizzare per esperimenti nello spazio. Nel settembre 2007 sono stati esposti all’ambiente spaziale durante il volo della navicella russa FOTON-M3 che li ha mantenuti nello spazio (“Low Earth Orbit”) per dodici giorni, mentre nel maggio 2011 sono stati ospitati sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) per sedici giorni grazie all’ultimo volo dello shuttle Endeavour.
I tardigradi, gli ambienti estremi e i viaggi nello spazio / Rebecchi, Lorena; Guidetti, Roberto; Altiero, Tiziana. - In: ATTI DELLA SOCIETÀ DEI NATURALISTI E MATEMATICI DI MODENA. - ISSN 0365-7027. - STAMPA. - 141:(2010), pp. 113-128.
I tardigradi, gli ambienti estremi e i viaggi nello spazio
REBECCHI, Lorena;GUIDETTI, Roberto;ALTIERO, Tiziana
2010
Abstract
In questo lavoro viene presentata la biologia dei tardigradi e le motivazioni che rendono interessante il loro studio nell’ambito della biologia evoluzionistica. Il primo motivo di interesse è rappresentato dalla molto probabile condivisione del percorso evolutivo seguito dagli artropodi nella sua prima parte. Il secondo motivo è legato alle molteplici strategie riproduttive, mentre il terzo è rappresentato dalla dormienza (diapausa e criptobiosi), sempre presente nei tardigradi terrestri che di fatto, essendo attivi soltanto quando è presente l’acqua, mantengono le caratteristiche di organismi acquatici anche sulle terre emerse. L’ultimo motivo di interesse è rappresentato dalla sorprendente resistenza agli stress chimico-fisici estremi che li rendono un ottimo modello negli studi di biologia spaziale. I tardigradi sono stati infatti selezionati come modello di organismi pluricellulari da utilizzare per esperimenti nello spazio. Nel settembre 2007 sono stati esposti all’ambiente spaziale durante il volo della navicella russa FOTON-M3 che li ha mantenuti nello spazio (“Low Earth Orbit”) per dodici giorni, mentre nel maggio 2011 sono stati ospitati sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) per sedici giorni grazie all’ultimo volo dello shuttle Endeavour.Pubblicazioni consigliate
I metadati presenti in IRIS UNIMORE sono rilasciati con licenza Creative Commons CC0 1.0 Universal, mentre i file delle pubblicazioni sono rilasciati con licenza Attribuzione 4.0 Internazionale (CC BY 4.0), salvo diversa indicazione.
In caso di violazione di copyright, contattare Supporto Iris