L'edema del disco ottico (ODE: Optic Disc Edema) è un segno clinico allarmante data la sua possibile associazione con patologie che possono portare a cecità o addirittura minacciare la vita del paziente; per esempio, l'edema bilaterale della papilla ottica (papilledema) è segno di Ipertensione Intracranica, spesso dovuta alla presenza di una neoplasia intracranica in espansione. Esistono tuttavia delle condizioni oculari benigne (varianti anatomiche) che mimano un edema della papilla; tali condizioni sono responsabili di uno pseudo edema della papilla ottica (PODE). La diagnosi differenziale tra un vero edema e uno pseudoedema della testa del nervo ottico può essere difficile e problematica con misdiagnosi allarmanti che capitano frequentemente nella pratica clinica, dovute alla sovrapposizione di aspetti morfologici similari tra l'ODE e la PODE. Sottostimare un vero edema papillare in fase acuta con ritardo nella diagnosi può essere molto pericoloso per il paziente, così come una misdiagnosi a fronte di uno pseudoedema può portare ad un percorso diagnostico-terapeutico errato con costi sociali elevati, ospedalizzazione ed esami invasivi potenzialmente pericolosi e ingiustificati. Anche se l'OCT viene oggi ampliamente utilizzato in ambito specialistico, l'esame di prima esecuzione per valutare la presenza di un edema resta l'oftalmoscopia indiretta del nervo ottico.L'alterazione del flusso assonico produce delle alterazioni morfologiche sia di tipo meccanico che di tipo vascolare. Tali alterazioni rappresentano i 10 segni oftalmoscopici dell'edema della testa dell'ottico. Tuttavia, alcuni di questi segni possono essere presenti nel caso di un PODE, rendendo difficile una diagnostica differenziale, soprattutto se la valutazione oftalmoscopica viene effettuata da personale medico che non sia un neuroftalmologo, ovvero poco familiare con l'osservazione della papilla ottica. Scopo di questa relazione è quello di illustrare le laterazioni tipiche dell'ODE oltre che verificare la minima combinazione di segni oftalmoscopici necessari a garantire una accuratezza elevata per una diagnosi corretta di ODE.

Diagnostica differenziale oftalmoscopica tra edema e pseudoedema della papilla ottica / A., Carta; P., Mora; Favilla, Stefania; Prato, Marco; S., Ghirardini; S., Bianchi Marzoli. - STAMPA. - (2011), pp. 527-529. (Intervento presentato al convegno LI Congresso Nazionale SNO tenutosi a Cagliari nel 18-21 maggio 2011).

Diagnostica differenziale oftalmoscopica tra edema e pseudoedema della papilla ottica

FAVILLA, Stefania;PRATO, Marco;
2011

Abstract

L'edema del disco ottico (ODE: Optic Disc Edema) è un segno clinico allarmante data la sua possibile associazione con patologie che possono portare a cecità o addirittura minacciare la vita del paziente; per esempio, l'edema bilaterale della papilla ottica (papilledema) è segno di Ipertensione Intracranica, spesso dovuta alla presenza di una neoplasia intracranica in espansione. Esistono tuttavia delle condizioni oculari benigne (varianti anatomiche) che mimano un edema della papilla; tali condizioni sono responsabili di uno pseudo edema della papilla ottica (PODE). La diagnosi differenziale tra un vero edema e uno pseudoedema della testa del nervo ottico può essere difficile e problematica con misdiagnosi allarmanti che capitano frequentemente nella pratica clinica, dovute alla sovrapposizione di aspetti morfologici similari tra l'ODE e la PODE. Sottostimare un vero edema papillare in fase acuta con ritardo nella diagnosi può essere molto pericoloso per il paziente, così come una misdiagnosi a fronte di uno pseudoedema può portare ad un percorso diagnostico-terapeutico errato con costi sociali elevati, ospedalizzazione ed esami invasivi potenzialmente pericolosi e ingiustificati. Anche se l'OCT viene oggi ampliamente utilizzato in ambito specialistico, l'esame di prima esecuzione per valutare la presenza di un edema resta l'oftalmoscopia indiretta del nervo ottico.L'alterazione del flusso assonico produce delle alterazioni morfologiche sia di tipo meccanico che di tipo vascolare. Tali alterazioni rappresentano i 10 segni oftalmoscopici dell'edema della testa dell'ottico. Tuttavia, alcuni di questi segni possono essere presenti nel caso di un PODE, rendendo difficile una diagnostica differenziale, soprattutto se la valutazione oftalmoscopica viene effettuata da personale medico che non sia un neuroftalmologo, ovvero poco familiare con l'osservazione della papilla ottica. Scopo di questa relazione è quello di illustrare le laterazioni tipiche dell'ODE oltre che verificare la minima combinazione di segni oftalmoscopici necessari a garantire una accuratezza elevata per una diagnosi corretta di ODE.
2011
LI Congresso Nazionale SNO
Cagliari
18-21 maggio 2011
527
529
A., Carta; P., Mora; Favilla, Stefania; Prato, Marco; S., Ghirardini; S., Bianchi Marzoli
Diagnostica differenziale oftalmoscopica tra edema e pseudoedema della papilla ottica / A., Carta; P., Mora; Favilla, Stefania; Prato, Marco; S., Ghirardini; S., Bianchi Marzoli. - STAMPA. - (2011), pp. 527-529. (Intervento presentato al convegno LI Congresso Nazionale SNO tenutosi a Cagliari nel 18-21 maggio 2011).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11380/649771
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