Il tetano, pur calato di incidenza, rimane a tutt’oggi un rilevante problema di sanità pubblica, contro cui però esiste un’efficace immunoprofilassi attiva e passiva. Sulla base della valutazione del rischio di infezione tetanica, pur essendo spesso difficile risalire allo stato vaccinale, viene stabilito il tipo di trattamento da eseguire in pronto soccorso. Obiettivi. Valutare la frequenza delle ferite a rischio tetano, dei soggetti adeguatamente vaccinati, della prescrizione di immunoglobuline antitetaniche umane (TIG) e dell’adesione informata alla loro somministrazione. Metodi. Lo studio, svolto presso il PS di un ospedale emiliano, ha analizzato i dati relativi agli accessi negli anni 2001-2002 per ferite a potenziale rischio tetano ed individuate da codici diagnosi relativi a traumi, morsi di animale/punture di insetto, ustioni e corpi estranei. Risultati. I pazienti con ferita giudicata a rischio rappresentavano il 43.1% (range 5,2-100%), di cui solo il 43,2% era correttamente vaccinato (range 0-100%). Agli altri sono state proposte le TIG e solo il 40% (range 19,5-100%) ha acconsentito. Conclusioni. La bassa proporzione di vaccinati evidenzia la necessità che la vaccinazione venga offerta attivamente agli adulti/anziani. Le TIG, ancora ampiamente prescritte, sono state somministrate in PS, mentre il vaccino è stato generalmente inoculato presso il Servizio Igiene Pubblica. Risulta alquanto bassa la quota di consensi alle TIG, probabilmente in relazione a fattori quali: livello culturale del paziente e sua percezione del rischio di contrarre il tetano in rapporto al tipo di ferita; livello di fiducia nei confronti della sicurezza degli emoderivati; capacità di «persuadere» il paziente da parte del personale di PS (accettano più spesso le TIG i pazienti presentanti ferite con lesione muscolare, punture d’insetto con reazione generalizzata o ferite penetranti, mentre le accettano più di rado i pazienti con ustioni di I grado, ferite da taglio o contuso-abrasioni multiple); percezione del rischio da parte dello stesso personale sanitario.

Immunoprofilassi del tetano in pronto soccorso / D., Faggiano; E., Venturelli; L., Cavazzuti; Rovesti, Sergio. - In: JOURNAL OF PREVENTIVE MEDICINE AND HYGIENE. - ISSN 1121-2233. - STAMPA. - 45(n.4):(2004), pp. 232-232. (Intervento presentato al convegno 41° Congresso nazionale SItI tenutosi a Genova nel 20-23 ottobre 2004).

Immunoprofilassi del tetano in pronto soccorso

ROVESTI, Sergio
2004

Abstract

Il tetano, pur calato di incidenza, rimane a tutt’oggi un rilevante problema di sanità pubblica, contro cui però esiste un’efficace immunoprofilassi attiva e passiva. Sulla base della valutazione del rischio di infezione tetanica, pur essendo spesso difficile risalire allo stato vaccinale, viene stabilito il tipo di trattamento da eseguire in pronto soccorso. Obiettivi. Valutare la frequenza delle ferite a rischio tetano, dei soggetti adeguatamente vaccinati, della prescrizione di immunoglobuline antitetaniche umane (TIG) e dell’adesione informata alla loro somministrazione. Metodi. Lo studio, svolto presso il PS di un ospedale emiliano, ha analizzato i dati relativi agli accessi negli anni 2001-2002 per ferite a potenziale rischio tetano ed individuate da codici diagnosi relativi a traumi, morsi di animale/punture di insetto, ustioni e corpi estranei. Risultati. I pazienti con ferita giudicata a rischio rappresentavano il 43.1% (range 5,2-100%), di cui solo il 43,2% era correttamente vaccinato (range 0-100%). Agli altri sono state proposte le TIG e solo il 40% (range 19,5-100%) ha acconsentito. Conclusioni. La bassa proporzione di vaccinati evidenzia la necessità che la vaccinazione venga offerta attivamente agli adulti/anziani. Le TIG, ancora ampiamente prescritte, sono state somministrate in PS, mentre il vaccino è stato generalmente inoculato presso il Servizio Igiene Pubblica. Risulta alquanto bassa la quota di consensi alle TIG, probabilmente in relazione a fattori quali: livello culturale del paziente e sua percezione del rischio di contrarre il tetano in rapporto al tipo di ferita; livello di fiducia nei confronti della sicurezza degli emoderivati; capacità di «persuadere» il paziente da parte del personale di PS (accettano più spesso le TIG i pazienti presentanti ferite con lesione muscolare, punture d’insetto con reazione generalizzata o ferite penetranti, mentre le accettano più di rado i pazienti con ustioni di I grado, ferite da taglio o contuso-abrasioni multiple); percezione del rischio da parte dello stesso personale sanitario.
2004
45(n.4)
232
232
D., Faggiano; E., Venturelli; L., Cavazzuti; Rovesti, Sergio
Immunoprofilassi del tetano in pronto soccorso / D., Faggiano; E., Venturelli; L., Cavazzuti; Rovesti, Sergio. - In: JOURNAL OF PREVENTIVE MEDICINE AND HYGIENE. - ISSN 1121-2233. - STAMPA. - 45(n.4):(2004), pp. 232-232. (Intervento presentato al convegno 41° Congresso nazionale SItI tenutosi a Genova nel 20-23 ottobre 2004).
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