Il saggio analizza l’esperienza italiana delle “politiche temporali urbane”, cioè quegli interventi di policy - sostenuti in primis dal governo locale della città - volti a ridefinire il funzionamento temporale dei servizi per una "città-amica-di-chi-ci-vive", che risponda alle nuove e diversificate esigenze dei cittadini, a cominciare dalle donne. Queste ne hanno fatto, tra la fine degli anni '80 e l'inizio del decennio successivo, proposte progettuali e pratiche politiche tese ad ampliare la qualità della vita agendo per un miglioramento della qualità dei servizi a cominciare da quelli pubblici, o di interesse pubblico, e per la qualità (in molti casi) dei luoghi fisici, degli aspetti urbanistici e dell'ambiente.Alla prospettiva delle “politiche temporali urbane” ha rivolto il suo sguardo anche il legislatore statale. L’ultima parte della legge n. 53 del 2000 (e successive modifiche ed integrazioni) apre infatti il suo raggio d’azione ai «tempi delle città», giusta la rubrica di cui al Capo VII.
Les politiques des temps urbains: l'expérience italienne / Allamprese, Andrea; M., Merelli. - STAMPA. - (2004), pp. 203-215.
Les politiques des temps urbains: l'expérience italienne
ALLAMPRESE, Andrea;
2004
Abstract
Il saggio analizza l’esperienza italiana delle “politiche temporali urbane”, cioè quegli interventi di policy - sostenuti in primis dal governo locale della città - volti a ridefinire il funzionamento temporale dei servizi per una "città-amica-di-chi-ci-vive", che risponda alle nuove e diversificate esigenze dei cittadini, a cominciare dalle donne. Queste ne hanno fatto, tra la fine degli anni '80 e l'inizio del decennio successivo, proposte progettuali e pratiche politiche tese ad ampliare la qualità della vita agendo per un miglioramento della qualità dei servizi a cominciare da quelli pubblici, o di interesse pubblico, e per la qualità (in molti casi) dei luoghi fisici, degli aspetti urbanistici e dell'ambiente.Alla prospettiva delle “politiche temporali urbane” ha rivolto il suo sguardo anche il legislatore statale. L’ultima parte della legge n. 53 del 2000 (e successive modifiche ed integrazioni) apre infatti il suo raggio d’azione ai «tempi delle città», giusta la rubrica di cui al Capo VII.Pubblicazioni consigliate
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