Studi tossicologici ed epidemiologici suggeriscono che l’esposizione durante la gravidanza a sottoprodotti della disinfezione nelle acque potabili (DBPs), principalmente Trialometani (THMs), può aumentare il rischio di malformazioni congenite; tuttavia tale evidenza non è conclusiva. Questo studio, parte del programma di ricerca “Hiwate” (VI Programma Quadro UE), ha mirato a indagare questa associazione in un'area dove diversi disinfettanti sono utilizzati e dove differenti categorie di DBPs possono essere presenti nelle acque.Uno studio caso-controllo basato su dati di registro è stato condotto in Emilia-Romagna. Tutti i casi di anomalie cromosomiche e congenite (difetti del tubo neurale, del sistema cardiovascolare, della parete addominale, delle labbra e del palato, dell’apparato respiratorio e urogenitale), verificatisi nel periodo 2002-05, sono stati estratti dal Registro regionale delle malformazioni (Registro IMER). 4 controlli (neonati senza malformazioni) sono stati selezionati con modalità random dal Registro regionale delle nascite (CedAP) e appaiati ai casi in base al periodo di gravidanza. L’impianto che forniva l’acqua potabile durante il primo trimestre di gravidanza è stato identificato in base alla residenza della madre e le concentrazioni di DBPs (THM singoli e totali, clorito e clorato) e le principali informazioni tecniche e strutturali sono state estratte. In totale, 1242 casi e 4984 controlli sono stati arruolati.Complessivamente, i livelli di THMs sono risultati bassi (media:3,8±3,6μg/l) e nessun eccesso di rischio di malformazioni è stato osservato. I valori di clorito e di clorato sono apparsi al contrario più elevati (media:427±18μg/l e 283±78μg/l, rispettivamente). Dopo aver aggiustato per potenziali fattori confondenti (età, storia riproduttiva e caratteristiche socio-economiche), le donne esposte a concentrazioni di clorito >700μg/l hanno presentato, rispetto a quelle esposte a <200µg/l, un rischio più alto di neonati con anomalie renali (OR:3,3;IC95%:1,4-8,1), difetti della parete addominale (OR:6,9;IC95%:1,7-28), palatoschisi (OR:4,1;IC95%:0,98-16,8); mentre le donne con livelli di clorato >200µg/l sono risultate ad elevato rischio di neonati con difetti urinari ostruttivi (OR:2,9;IC95%:1,1-7,6) e spina bifida (OR:4,94;IC95%:1,1-22).Questo è stato il primo studio epidemiologico a valutare la relazione tra malformazioni e la contemporanea esposizione a diversi DBPs: un aumento significativo del rischio di anomalie, in particolare per l'apparato urinario, è stato osservato in relazione all’esposizione a clorito e clorato, i principali DBPs presenti nelle acque quando biossido di cloro viene utilizzato per la disinfezione.
Esposizione a sottoprodotti di disinfezione delle acque potabili durante la gravidanza e anomalie congenite: risultati di uno studio di caso-controllo condotto nella Regione di Emilia-Romagna / Righi, Elena; Bechtold, PETRA ELISABETH; Mariosa, D; Mastroianni, Katia; Giacobazzi, Pierluigi; Predieri, Guerrino; Calzolari, E; Astolfi, G; Lauriola, P; Tortorici, D; Fantuzzi, Guglielmina; Aggazzotti, Gabriella. - In: IGIENE E SANITÀ PUBBLICA. - ISSN 0019-1639. - STAMPA. - 3 (supll):(2010), pp. 641-641. (Intervento presentato al convegno 44° congresso nazionale Siti Diritto alla salute: il nuovo milione della sanità pubblica tenutosi a Venezia nel 3-6 ottobre 2010).
Esposizione a sottoprodotti di disinfezione delle acque potabili durante la gravidanza e anomalie congenite: risultati di uno studio di caso-controllo condotto nella Regione di Emilia-Romagna
RIGHI, Elena;BECHTOLD, PETRA ELISABETH;MASTROIANNI, KATIA;GIACOBAZZI, Pierluigi;PREDIERI, Guerrino;FANTUZZI, Guglielmina;AGGAZZOTTI, Gabriella
2010
Abstract
Studi tossicologici ed epidemiologici suggeriscono che l’esposizione durante la gravidanza a sottoprodotti della disinfezione nelle acque potabili (DBPs), principalmente Trialometani (THMs), può aumentare il rischio di malformazioni congenite; tuttavia tale evidenza non è conclusiva. Questo studio, parte del programma di ricerca “Hiwate” (VI Programma Quadro UE), ha mirato a indagare questa associazione in un'area dove diversi disinfettanti sono utilizzati e dove differenti categorie di DBPs possono essere presenti nelle acque.Uno studio caso-controllo basato su dati di registro è stato condotto in Emilia-Romagna. Tutti i casi di anomalie cromosomiche e congenite (difetti del tubo neurale, del sistema cardiovascolare, della parete addominale, delle labbra e del palato, dell’apparato respiratorio e urogenitale), verificatisi nel periodo 2002-05, sono stati estratti dal Registro regionale delle malformazioni (Registro IMER). 4 controlli (neonati senza malformazioni) sono stati selezionati con modalità random dal Registro regionale delle nascite (CedAP) e appaiati ai casi in base al periodo di gravidanza. L’impianto che forniva l’acqua potabile durante il primo trimestre di gravidanza è stato identificato in base alla residenza della madre e le concentrazioni di DBPs (THM singoli e totali, clorito e clorato) e le principali informazioni tecniche e strutturali sono state estratte. In totale, 1242 casi e 4984 controlli sono stati arruolati.Complessivamente, i livelli di THMs sono risultati bassi (media:3,8±3,6μg/l) e nessun eccesso di rischio di malformazioni è stato osservato. I valori di clorito e di clorato sono apparsi al contrario più elevati (media:427±18μg/l e 283±78μg/l, rispettivamente). Dopo aver aggiustato per potenziali fattori confondenti (età, storia riproduttiva e caratteristiche socio-economiche), le donne esposte a concentrazioni di clorito >700μg/l hanno presentato, rispetto a quelle esposte a <200µg/l, un rischio più alto di neonati con anomalie renali (OR:3,3;IC95%:1,4-8,1), difetti della parete addominale (OR:6,9;IC95%:1,7-28), palatoschisi (OR:4,1;IC95%:0,98-16,8); mentre le donne con livelli di clorato >200µg/l sono risultate ad elevato rischio di neonati con difetti urinari ostruttivi (OR:2,9;IC95%:1,1-7,6) e spina bifida (OR:4,94;IC95%:1,1-22).Questo è stato il primo studio epidemiologico a valutare la relazione tra malformazioni e la contemporanea esposizione a diversi DBPs: un aumento significativo del rischio di anomalie, in particolare per l'apparato urinario, è stato osservato in relazione all’esposizione a clorito e clorato, i principali DBPs presenti nelle acque quando biossido di cloro viene utilizzato per la disinfezione.Pubblicazioni consigliate
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