Obiettivo. Sono definiti Sottoprodotti Emergenti della Disinfezione delle acque (EDBPs) quei sottoprodotti non ancora regolamentati dalle principali organizzazioni internazionali. Nonostante siano stati evidenziati in letteratura oltre 600 composti chimici che rientrano in questa definizione, solo una piccola parte di questi è stata valutata ai fini di un possibile danno sulla salute dell’uomo. Appartengono a questa categoria di composti i clorati, sottoprodotti che si formano nelle acque dalla decomposizione del biossido di cloro o dalla produzione e stoccaggio dell’ipoclorito. Decisamente limitate sono le informazioni relative a possibili danni sulla salute anche se alcuni studi di tossicità cronica sembrano evidenziare una possibile azione tossica/cancerogena sull’apparato tiroideo. Obiettivo di questa indagine è stata quella di valutare la presenza di questi composti nelle acque destinate al consumo umano e nelle acque di piscina al fine di valutare una eventuale esposizione per la popolazione di riferimento.Metodi. I clorati sono stati ricercati in campioni di acque potabili raccolti da 12 reti idriche in Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Lombardia, nell’ambito del progetto finanziato dalla Comunità Europea chiamato HiWATE (Health Impacts of Long-Term Exposure to Disinfection By-Products in Drinking Water), ed in acque di 20 piscine coperte della Regione Emilia Romagna. I campioni di acqua potabile e di piscina sono stati raccolti nel periodo 2007-2009 e la determinazione analitica è stata condotta mediante cromatografia ionica/spettrometria di massa.Risultati. I clorati sono risultati dosabili nel 97% dei campioni di acqua esaminati e le concentrazioni sono risultate comprese tra 2 e 399 µg/l con differenze significative in relazione al tipo di disinfettante utilizzato (p< 0.001). Le concentrazioni di clorato più elevate sono state ritrovate nelle reti idriche che utilizzano una disinfezione mista biossido di cloro/ozono (206±106 µg/l) mentre nelle reti che utilizzano solo biossido o solo ipoclorito le concentrazioni sono risultate decisamente ridotte (18±7 µg/l e 18±16 µg/l, rispettivamente). Valori più elevati sono stati ritrovati nelle acque di piscina dove le concentrazioni di clorato sono risultate comprese tra 5 e 19537 µg/l.Conclusioni. L’elevata frequenza di clorati nelle acque potabili e le elevate concentrazioni osservate nelle acque di piscina costituiscono a nostro avviso un interessante motivo di approfondimento, in quanto recenti studi epidemiologici, condotti per lo più sulle acque potabili, hanno ipotizzato un coinvolgimento di questi composti nei processi ossidativi a livello cellulare ed un eventuale effetto genotossico.
Sottoprodotti emergenti della disinfezione delle acque (EDBPs): i clorati nelle acque potabili e nelle acque di piscina / Aggazzotti, Gabriella; Fantuzzi, Guglielmina; Mastroianni, Katia; Predieri, Guerrino; Giacobazzi, Pierluigi; Righi, Elena. - In: IGIENE E SANITÀ PUBBLICA. - ISSN 0019-1639. - STAMPA. - 3 (suppl):(2010), pp. 452-453. (Intervento presentato al convegno 44° congresso nazionale Siti Diritto alla salute: il nuovo milione della sanità pubblica tenutosi a Venezia nel 3-6 ottobre 2010).
Sottoprodotti emergenti della disinfezione delle acque (EDBPs): i clorati nelle acque potabili e nelle acque di piscina
AGGAZZOTTI, Gabriella;FANTUZZI, Guglielmina;MASTROIANNI, KATIA;PREDIERI, Guerrino;GIACOBAZZI, Pierluigi;RIGHI, Elena
2010
Abstract
Obiettivo. Sono definiti Sottoprodotti Emergenti della Disinfezione delle acque (EDBPs) quei sottoprodotti non ancora regolamentati dalle principali organizzazioni internazionali. Nonostante siano stati evidenziati in letteratura oltre 600 composti chimici che rientrano in questa definizione, solo una piccola parte di questi è stata valutata ai fini di un possibile danno sulla salute dell’uomo. Appartengono a questa categoria di composti i clorati, sottoprodotti che si formano nelle acque dalla decomposizione del biossido di cloro o dalla produzione e stoccaggio dell’ipoclorito. Decisamente limitate sono le informazioni relative a possibili danni sulla salute anche se alcuni studi di tossicità cronica sembrano evidenziare una possibile azione tossica/cancerogena sull’apparato tiroideo. Obiettivo di questa indagine è stata quella di valutare la presenza di questi composti nelle acque destinate al consumo umano e nelle acque di piscina al fine di valutare una eventuale esposizione per la popolazione di riferimento.Metodi. I clorati sono stati ricercati in campioni di acque potabili raccolti da 12 reti idriche in Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Lombardia, nell’ambito del progetto finanziato dalla Comunità Europea chiamato HiWATE (Health Impacts of Long-Term Exposure to Disinfection By-Products in Drinking Water), ed in acque di 20 piscine coperte della Regione Emilia Romagna. I campioni di acqua potabile e di piscina sono stati raccolti nel periodo 2007-2009 e la determinazione analitica è stata condotta mediante cromatografia ionica/spettrometria di massa.Risultati. I clorati sono risultati dosabili nel 97% dei campioni di acqua esaminati e le concentrazioni sono risultate comprese tra 2 e 399 µg/l con differenze significative in relazione al tipo di disinfettante utilizzato (p< 0.001). Le concentrazioni di clorato più elevate sono state ritrovate nelle reti idriche che utilizzano una disinfezione mista biossido di cloro/ozono (206±106 µg/l) mentre nelle reti che utilizzano solo biossido o solo ipoclorito le concentrazioni sono risultate decisamente ridotte (18±7 µg/l e 18±16 µg/l, rispettivamente). Valori più elevati sono stati ritrovati nelle acque di piscina dove le concentrazioni di clorato sono risultate comprese tra 5 e 19537 µg/l.Conclusioni. L’elevata frequenza di clorati nelle acque potabili e le elevate concentrazioni osservate nelle acque di piscina costituiscono a nostro avviso un interessante motivo di approfondimento, in quanto recenti studi epidemiologici, condotti per lo più sulle acque potabili, hanno ipotizzato un coinvolgimento di questi composti nei processi ossidativi a livello cellulare ed un eventuale effetto genotossico.Pubblicazioni consigliate
I metadati presenti in IRIS UNIMORE sono rilasciati con licenza Creative Commons CC0 1.0 Universal, mentre i file delle pubblicazioni sono rilasciati con licenza Attribuzione 4.0 Internazionale (CC BY 4.0), salvo diversa indicazione.
In caso di violazione di copyright, contattare Supporto Iris