Nell’ambito del progetto europeo HiWATE (Health Impacts of Long-Term Exposure to Disinfection By-Products in Drinking Water) sono state esaminate le acque potabili distribuite in alcune reti idriche del Nord Italia con lo scopo di valutare la formazione di DBPs in acque caratterizzate da una ridotta presenza di sostanze organiche in origine. Sono stati ricercati bromati, cloriti, clorati, acidi aloacetici (cloroacetici, bromoacetici e clorobromoacetici), 3-chloro-4-(dichloromethyl)-5-hydroxy-2(5H)-furanone (MX) e trialometani (THMs) in campioni di acque potabili raccolti da 12 reti idriche in Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia and Lombardia. Per indagare l’eventuale influenza delle stagioni, sono stati effettuati prelievi di acqua nelle quattro differenti stagioni nel periodo 2007-2008 MX e acidi aloacetici non sono mai stati rilevati. THMs sono stati ritrovati in tutti i campioni di acque esaminate a concentrazioni ridotte indipendentemente dal tipo di trattamento utilizzato per la disinfezione (valore max: 27µg/l). Il bromato è stato rilevato in una sola rete idrica (range 2-14µg/l) in cui la disinfezione è attuata con sistema misto (ozono - biossido di cloro).I cloriti sono stati rilevati nelle acque delle 4 reti che disinfettano con biossido di cloro (range: 28-523µg/l), mentre i clorati sono rilevati nella maggior parte dei campioni di acqua analizzati (>85% dei campioni) a concentrazioni variabili da 1µg/l a 399µg/l. Non è stato osservato alcun trend in relazione alla stagionalità.Le concentrazioni di DBPs nelle acque esaminate appaiono generalmente basse anche se variabili a seconda del tipo di trattamento di disinfezione utilizzato. Nelle reti idriche che utilizzano biossido di cloro per la disinfezione delle acque sono state rilevati frequentemente cloriti e clorati. Degno di nota è la diffusione dello ione clorato, un potenziale endocrine disruptor, interferente con il metabolismo dello iodio, non ancora regolamentato dalla normativa italiana.

HiWATE (Health Impacts of Long-Term Exposure to Disinfection By-Products in Drinking Water): caratterizzazione dei sottoprodotti della disinfezione (Disinfection By-Products - DBPs) nelle acque potabili di 12 reti idriche del Nord Italia / Righi, Elena; Giacobazzi, Pierluigi; Predieri, Guerrino; Mastroianni, Katia; Rantakokko, P; Del Bianco, F; Sesana, G; Tortorici, D; Fantuzzi, Guglielmina; Aggazzotti, Gabriella. - In: IGIENE E SANITÀ PUBBLICA. - ISSN 0019-1639. - STAMPA. - 1 (suppl):(2010), pp. 243-243. (Intervento presentato al convegno XXI Congresso Interregionale Siculo- Calabro di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica tenutosi a lipari nel 27-30 maggio 2010).

HiWATE (Health Impacts of Long-Term Exposure to Disinfection By-Products in Drinking Water): caratterizzazione dei sottoprodotti della disinfezione (Disinfection By-Products - DBPs) nelle acque potabili di 12 reti idriche del Nord Italia

RIGHI, Elena;GIACOBAZZI, Pierluigi;PREDIERI, Guerrino;MASTROIANNI, KATIA;FANTUZZI, Guglielmina;AGGAZZOTTI, Gabriella
2010

Abstract

Nell’ambito del progetto europeo HiWATE (Health Impacts of Long-Term Exposure to Disinfection By-Products in Drinking Water) sono state esaminate le acque potabili distribuite in alcune reti idriche del Nord Italia con lo scopo di valutare la formazione di DBPs in acque caratterizzate da una ridotta presenza di sostanze organiche in origine. Sono stati ricercati bromati, cloriti, clorati, acidi aloacetici (cloroacetici, bromoacetici e clorobromoacetici), 3-chloro-4-(dichloromethyl)-5-hydroxy-2(5H)-furanone (MX) e trialometani (THMs) in campioni di acque potabili raccolti da 12 reti idriche in Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia and Lombardia. Per indagare l’eventuale influenza delle stagioni, sono stati effettuati prelievi di acqua nelle quattro differenti stagioni nel periodo 2007-2008 MX e acidi aloacetici non sono mai stati rilevati. THMs sono stati ritrovati in tutti i campioni di acque esaminate a concentrazioni ridotte indipendentemente dal tipo di trattamento utilizzato per la disinfezione (valore max: 27µg/l). Il bromato è stato rilevato in una sola rete idrica (range 2-14µg/l) in cui la disinfezione è attuata con sistema misto (ozono - biossido di cloro).I cloriti sono stati rilevati nelle acque delle 4 reti che disinfettano con biossido di cloro (range: 28-523µg/l), mentre i clorati sono rilevati nella maggior parte dei campioni di acqua analizzati (>85% dei campioni) a concentrazioni variabili da 1µg/l a 399µg/l. Non è stato osservato alcun trend in relazione alla stagionalità.Le concentrazioni di DBPs nelle acque esaminate appaiono generalmente basse anche se variabili a seconda del tipo di trattamento di disinfezione utilizzato. Nelle reti idriche che utilizzano biossido di cloro per la disinfezione delle acque sono state rilevati frequentemente cloriti e clorati. Degno di nota è la diffusione dello ione clorato, un potenziale endocrine disruptor, interferente con il metabolismo dello iodio, non ancora regolamentato dalla normativa italiana.
2010
1 (suppl)
243
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Righi, Elena; Giacobazzi, Pierluigi; Predieri, Guerrino; Mastroianni, Katia; Rantakokko, P; Del Bianco, F; Sesana, G; Tortorici, D; Fantuzzi, Guglielm...espandi
HiWATE (Health Impacts of Long-Term Exposure to Disinfection By-Products in Drinking Water): caratterizzazione dei sottoprodotti della disinfezione (Disinfection By-Products - DBPs) nelle acque potabili di 12 reti idriche del Nord Italia / Righi, Elena; Giacobazzi, Pierluigi; Predieri, Guerrino; Mastroianni, Katia; Rantakokko, P; Del Bianco, F; Sesana, G; Tortorici, D; Fantuzzi, Guglielmina; Aggazzotti, Gabriella. - In: IGIENE E SANITÀ PUBBLICA. - ISSN 0019-1639. - STAMPA. - 1 (suppl):(2010), pp. 243-243. (Intervento presentato al convegno XXI Congresso Interregionale Siculo- Calabro di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica tenutosi a lipari nel 27-30 maggio 2010).
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