Nonostante i successi compiuti negli ultimi anni nella cura della malattia di Hodgkin circa 1/3 dei pazienti non risponde ancora alla terapia. Nella casistica esaminata (242 casi) i pazienti refrattari sono risultati il 36,3%; 62 che non avevano raggiunto la remissione completa (Malattia refrattaria di Tipo I, MR-I) e 26 che erano recidivati entro 3 anni dalla fine della terapia di induzione (Malattia Refrattaria di Tipo II, MR-II).Sono statae valutate numerose variabili cliniche, di laboratorio, istologiche e terapeutiche nel tentativo di individuare utili indici di rischio di refrattarietà. Nella MR-I i parametri più significativi sono risultati l'istotipo, l'età, lo stadio, l'albuminemia, la linfocitopenia e la cupremia. La presenza contemporanea di stadio avanzato, sintomi B ed istotipo DL ha comportato un rischio di insuccesso terapeutico dell'80%. Nella MR-II invece non si sono evidenziate differenze con il gruppo dei pazienti con remissione persistente; le recidive hanno colpito in misura simile i pazienti con malalttia localizzata (14,3%) e quelli con malattia diffusa (14,6%) con o senza istotipo sfavorevole, sintomi B, bulky, etc.La sopravvivenza a 6 anni dei pazienti con MR-I è stata del 47% con una mediana di 36 mesi; quella dei pazienti con MR-II è risultata del 59%.
La malattia di Hodgkin refrattaria / Federico, Massimo; Barbieri, F.; Bisi, D.; Curci, Giuseppe; Gobbi, P. G.; Attardo Parriello, G.; Palomba, G.; Luppi, G.; Piccinini, P.; Mauri, C.. - STAMPA. - (1987), pp. 177-189. (Intervento presentato al convegno La malattia di Hodgkin tenutosi a Modena nel 15 novembre 1986).
La malattia di Hodgkin refrattaria
FEDERICO, Massimo;CURCI, Giuseppe;
1987
Abstract
Nonostante i successi compiuti negli ultimi anni nella cura della malattia di Hodgkin circa 1/3 dei pazienti non risponde ancora alla terapia. Nella casistica esaminata (242 casi) i pazienti refrattari sono risultati il 36,3%; 62 che non avevano raggiunto la remissione completa (Malattia refrattaria di Tipo I, MR-I) e 26 che erano recidivati entro 3 anni dalla fine della terapia di induzione (Malattia Refrattaria di Tipo II, MR-II).Sono statae valutate numerose variabili cliniche, di laboratorio, istologiche e terapeutiche nel tentativo di individuare utili indici di rischio di refrattarietà. Nella MR-I i parametri più significativi sono risultati l'istotipo, l'età, lo stadio, l'albuminemia, la linfocitopenia e la cupremia. La presenza contemporanea di stadio avanzato, sintomi B ed istotipo DL ha comportato un rischio di insuccesso terapeutico dell'80%. Nella MR-II invece non si sono evidenziate differenze con il gruppo dei pazienti con remissione persistente; le recidive hanno colpito in misura simile i pazienti con malalttia localizzata (14,3%) e quelli con malattia diffusa (14,6%) con o senza istotipo sfavorevole, sintomi B, bulky, etc.La sopravvivenza a 6 anni dei pazienti con MR-I è stata del 47% con una mediana di 36 mesi; quella dei pazienti con MR-II è risultata del 59%.Pubblicazioni consigliate
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