All’interno di un quadro teorico di grande dinamismo, che vede la teoria dei sistemi (Bateson, 1972) integrarsi con i contributi lacaniani all’ermeneutica (Gallagher, 2002) e con il modello bioniano di analisi dei gruppi (Bion, 1961), la cornice epistemologica entro cui si inscrive la ricerca è quella della gruppoanalisi (Foulkes, 1990) e dell’analisi trasformazionale (Gutmann et al., 2005).Le considerazioni formulate dagli studiosi francesi, in particolare, sul dialogo come esito di un processo di rinuncia alle illusioni di immortalità, onnipotenza e onniscienza e di progressiva acquisizione di consapevolezza delle proprie mancanze, aprono ad un’interessante prospettiva di analisi del rapporto tra le religioni come tòpos privilegiato di un incontro con l’Altro. Centrali risultano, da un lato, il linguaggio quale veicolo delle rappresentazioni e dei contenuti inconsci del soggetto e, dall’altro, il graduale distacco dalle matrici illusorie originarie, quale compito evolutivo dell’individuo maturo. È attraverso un sofferto processo di disillusione che il soggetto transita da un ancoraggio ripetitivo identico alle culture religiose di appartenenza, per costruire una elaborazione autentica della propria fede, della propria esperienza religiosa (Napolitani, 1987). Questa capacità di fronteggiare le disillusioni apre all’Altro, al gemello diverso e non identico (Caviglia, 1990), al dialogo: è il superamento dell’onnipotenza di un Io autarchico e della negazione delle differenze tra Io e Non-Io (Girard, 1993).La ricerca ha permesso, inoltre, di evidenziare una importante dicotomia tra i temi della religione e quelli della società, di cui i tre leader sono solo parzialmente consapevoli. Si rileva, infatti, una relazione illusoria tra Stato e Religione, il cui rapporto sembra connotato da una mancanza di dialogo e una saturazione di contenuti, che è questione annosa ma quanto mai attuale come emerge dalle parole dei tre leader:“L’ideologia religiosa afferma che la religione è portatrice di pace; quando però si incardina in un contesto istituzionale, subisce la logica dell' istituzione stessa”; “Alla base della società civile vi è la questione dell'esistenza dell'altro, ma vi è anche una difficoltà ad accettare l'altro come interlocutore paritario”.

Illusioni di un dialogo / Mineo, Roberta; V., Perricone. - STAMPA. - (2008), pp. 305-314.

Illusioni di un dialogo

MINEO, Roberta;
2008

Abstract

All’interno di un quadro teorico di grande dinamismo, che vede la teoria dei sistemi (Bateson, 1972) integrarsi con i contributi lacaniani all’ermeneutica (Gallagher, 2002) e con il modello bioniano di analisi dei gruppi (Bion, 1961), la cornice epistemologica entro cui si inscrive la ricerca è quella della gruppoanalisi (Foulkes, 1990) e dell’analisi trasformazionale (Gutmann et al., 2005).Le considerazioni formulate dagli studiosi francesi, in particolare, sul dialogo come esito di un processo di rinuncia alle illusioni di immortalità, onnipotenza e onniscienza e di progressiva acquisizione di consapevolezza delle proprie mancanze, aprono ad un’interessante prospettiva di analisi del rapporto tra le religioni come tòpos privilegiato di un incontro con l’Altro. Centrali risultano, da un lato, il linguaggio quale veicolo delle rappresentazioni e dei contenuti inconsci del soggetto e, dall’altro, il graduale distacco dalle matrici illusorie originarie, quale compito evolutivo dell’individuo maturo. È attraverso un sofferto processo di disillusione che il soggetto transita da un ancoraggio ripetitivo identico alle culture religiose di appartenenza, per costruire una elaborazione autentica della propria fede, della propria esperienza religiosa (Napolitani, 1987). Questa capacità di fronteggiare le disillusioni apre all’Altro, al gemello diverso e non identico (Caviglia, 1990), al dialogo: è il superamento dell’onnipotenza di un Io autarchico e della negazione delle differenze tra Io e Non-Io (Girard, 1993).La ricerca ha permesso, inoltre, di evidenziare una importante dicotomia tra i temi della religione e quelli della società, di cui i tre leader sono solo parzialmente consapevoli. Si rileva, infatti, una relazione illusoria tra Stato e Religione, il cui rapporto sembra connotato da una mancanza di dialogo e una saturazione di contenuti, che è questione annosa ma quanto mai attuale come emerge dalle parole dei tre leader:“L’ideologia religiosa afferma che la religione è portatrice di pace; quando però si incardina in un contesto istituzionale, subisce la logica dell' istituzione stessa”; “Alla base della società civile vi è la questione dell'esistenza dell'altro, ma vi è anche una difficoltà ad accettare l'altro come interlocutore paritario”.
2008
Religione scuola educazione identità
9788882326258
Pensa Multimedia srl
ITALIA
Illusioni di un dialogo / Mineo, Roberta; V., Perricone. - STAMPA. - (2008), pp. 305-314.
Mineo, Roberta; V., Perricone
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