Introduzione e scopo: L’insorgenza della parodontite è quanto meno facilitata se non dovuta alla presenza di fattori di rischio parodontali. Tra i fattori di rischi putativi (non comprovati ma presunti) di maggior interesse scientifico stanno quelli legati ai profili psicologico-comportamentali. Scopo del presente studio sarà quello di analizzare il ruolo dei fattori psicologici nell’insorgenza della parodontite. Materiali e metodi: 13 individui (4 di sesso femminile e 9 di sesso maschile) maggiorenni, sistemicamente e psichiatricamente sani, non affetti da malattia parodontale erano stati selezionati per lo studio. Il protocollo operativo comprendeva 4 fasi: visita, terapia causale, rivalutazione parodontale e terapia di mantenimento. Al soggetto, durante la prima fase, era richiesta la compilazione di un questionario di igiene-consapevolezza al fine di valutare la sua conoscenza delle procedure di igiene dentale domiciliare, professionale e di conoscere i procedimenti domiciliari da esso stesso portati in atto routinariamente. Venivan, inoltre, registrati il full-mouth bleeding score (FMBS), il full-mouth plaque score (FMPS) ed il peridontal screening and recording (PSR). Nel caso il paziente fosse incluso nello studio era richiesta anche la compilazione di 3 appositi test psicologici: diagnostic and statistical manual of mental disorders (DSM-SCID) – valutazione del tratto della personalità, il depression status inventory (DSI) ed il self-rating depression scale (SDS) per definire rispettivamente il grado di ansia e depressione del paziente. I pazienti erano quindi immessi interapia causale e seguiti per un follow-up complessivo di 18 mesi con rivalutazione degli indici parodontali ogni 3 mesi. Risultati: L’elaborazione dei dati mediante coefficienti di relazione hanno mostrato andamenti clinici favorevoli in coloro che maggiormente attuavano e conoscevano le procedure di igiene orale mentre tratti ansioso-depressivi si correlavano longitudinalmente a indici peggiori di FMPS me non di FMBS. Nello stesso tempo la valutazione multivariata degli indici ha indicato come ai disturbi ansiogeni o depressivi si sono ricavati risultati favorevoli in rapporto ai comportamenti igienici riferiti come attuati o da attuarsi e sfavorevoli in rapporto all’FMPS e, talora ai comportamenti igienici attuati con continuità. Conclusioni: Dai dati emersi dall’elaborazione di questo studio appare che le personalità ansiose e depressive attuano principalmente comportamenti igienici discontinui potenzialmente in grado di favorire l’insorgenza della malattia parodontale. Non si può, tuttavia, escludere in termini assoluti altre cause endogene legate alla mediazione della flogosi ed all’immunità.
Studio longitudinale sul ruolo dei disturbi della personalità, di ansia e depressione nei risultati terapeutici conseguenti alla terapia parodontale causale in soggetti non parodontici / Bertoldi, Carlo; Guaitolini, S.; Venuta, M.; Lucchi, A.; Lalla, Michele; Veneziani, A.; Zaffe, Davide; Consolo, Ugo; Guaraldi, G.. - In: DOCTOR. OS. - ISSN 1120-7140. - STAMPA. - 20 Suppl. 1:(2009), pp. 73-76.
Studio longitudinale sul ruolo dei disturbi della personalità, di ansia e depressione nei risultati terapeutici conseguenti alla terapia parodontale causale in soggetti non parodontici
BERTOLDI, Carlo;LALLA, Michele;ZAFFE, Davide;CONSOLO, Ugo;
2009
Abstract
Introduzione e scopo: L’insorgenza della parodontite è quanto meno facilitata se non dovuta alla presenza di fattori di rischio parodontali. Tra i fattori di rischi putativi (non comprovati ma presunti) di maggior interesse scientifico stanno quelli legati ai profili psicologico-comportamentali. Scopo del presente studio sarà quello di analizzare il ruolo dei fattori psicologici nell’insorgenza della parodontite. Materiali e metodi: 13 individui (4 di sesso femminile e 9 di sesso maschile) maggiorenni, sistemicamente e psichiatricamente sani, non affetti da malattia parodontale erano stati selezionati per lo studio. Il protocollo operativo comprendeva 4 fasi: visita, terapia causale, rivalutazione parodontale e terapia di mantenimento. Al soggetto, durante la prima fase, era richiesta la compilazione di un questionario di igiene-consapevolezza al fine di valutare la sua conoscenza delle procedure di igiene dentale domiciliare, professionale e di conoscere i procedimenti domiciliari da esso stesso portati in atto routinariamente. Venivan, inoltre, registrati il full-mouth bleeding score (FMBS), il full-mouth plaque score (FMPS) ed il peridontal screening and recording (PSR). Nel caso il paziente fosse incluso nello studio era richiesta anche la compilazione di 3 appositi test psicologici: diagnostic and statistical manual of mental disorders (DSM-SCID) – valutazione del tratto della personalità, il depression status inventory (DSI) ed il self-rating depression scale (SDS) per definire rispettivamente il grado di ansia e depressione del paziente. I pazienti erano quindi immessi interapia causale e seguiti per un follow-up complessivo di 18 mesi con rivalutazione degli indici parodontali ogni 3 mesi. Risultati: L’elaborazione dei dati mediante coefficienti di relazione hanno mostrato andamenti clinici favorevoli in coloro che maggiormente attuavano e conoscevano le procedure di igiene orale mentre tratti ansioso-depressivi si correlavano longitudinalmente a indici peggiori di FMPS me non di FMBS. Nello stesso tempo la valutazione multivariata degli indici ha indicato come ai disturbi ansiogeni o depressivi si sono ricavati risultati favorevoli in rapporto ai comportamenti igienici riferiti come attuati o da attuarsi e sfavorevoli in rapporto all’FMPS e, talora ai comportamenti igienici attuati con continuità. Conclusioni: Dai dati emersi dall’elaborazione di questo studio appare che le personalità ansiose e depressive attuano principalmente comportamenti igienici discontinui potenzialmente in grado di favorire l’insorgenza della malattia parodontale. Non si può, tuttavia, escludere in termini assoluti altre cause endogene legate alla mediazione della flogosi ed all’immunità.File | Dimensione | Formato | |
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