Scopo di questo studio preliminare è l’analisi istologica comparativa del comportamento di idrossiapatite bovina (IA-B) e idrossiapatite sintetica nanocristallina (IA-S) dopo riempimento di difetti ossei critici prodotti sperimentalmente in entrambi i femori del coniglio. Lo studio verrà condotto sui segmenti scheletrici inclusi in metacrilato senza alcuna decalcificazione e la valutazione effettuata su microradiografie e preparazioni convenzionali di sezioni dei campioni inclusi. Materiali e Metodi: In 5 conigli New Zealand (maschi del peso di 3,5 kg circa), un foro di Ø di 3 mm e di 8 mm di è stato prodotto nel condilo mediale, in direzione medio-laterale, tramite trephine sotto getto di fisiologica. In ciascun coniglio, il foro prodotto nei due femori era riempito in modo randomizzato con IA-B o con IA-S. I conigli sono stati sacrificati dopo 2 mesi e i campioni prelevati analizzati istologicamente mediante sezioni spesse (microradiografie) e sottili. sono state analizzate su microradiografie o istologicamente con colorazione di Blu di toluidina, Gomori , Congo rosso/Solocromo cianina. Risultati: Nessun coniglio innestato ha manifestato problemi clinici e si sono mantenuti in buona salute fino al sacrificio. Le radiografie dei segmenti scheletrici recisi, contenenti il biomateriale innestato, permettevano di discriminare solamente il lato contenente l’IA-B Nelle sezioni l’IA-B riempiva ancora completamente la cavità prodotta chirurgicamente Il foro era richiuso dall’accrescimento di un esile corticale che, in genere, non incorporava granuli. I granuli erano circondati da tessuto osseo neoformato dopo rimozione del tessuto preesistente lesionato dalla trephine. L’analisi istomorfometrica evidenziava la presenza di IA-B 59,4%, osso neoformato 6,8 %, tessuto molle 33,8%. Le sezioni di femori contenenti l’innesto di IA-S il foro era chiuso da una esile corticale e da uno strato di osso trabecolare neoformato L’IA-S riempiva gran parte del foro prodotto chirurgicamente ma mostrava gradi di degradazione variabili. Osso neoformato era comunque in contatto con tutta la superficie dell’innesto che, frequentemente, in questa sede mostrava il grado di radiopacità originale. L’analisi istomorfometrica indicava la presenza di IA-S 78.5%, osso neoformato 8,5%, tessuto molle 13,0%. Conclusioni: i risultati preliminari di questo studio pilota indicherebbero una sostanziale identità di comportamento delle due idrossiapatiti nel brevissimo termine. La prosecuzione con tempi più lunghi potrà in seguito indicare quale dei due materiali sarà in grado di promuovere la maggior crescita ossea.

Idrossiapatite sintetica e di origine bovina: impianto comparativo nel femore di coniglio / Bertoldi, Carlo; A., Veneziani; Consolo, Ugo; Zaffe, Davide. - In: DOCTOR. OS. - ISSN 1120-7140. - STAMPA. - 20 Suppl. 1:(2009), pp. 81-83.

Idrossiapatite sintetica e di origine bovina: impianto comparativo nel femore di coniglio

BERTOLDI, Carlo;CONSOLO, Ugo;ZAFFE, Davide
2009

Abstract

Scopo di questo studio preliminare è l’analisi istologica comparativa del comportamento di idrossiapatite bovina (IA-B) e idrossiapatite sintetica nanocristallina (IA-S) dopo riempimento di difetti ossei critici prodotti sperimentalmente in entrambi i femori del coniglio. Lo studio verrà condotto sui segmenti scheletrici inclusi in metacrilato senza alcuna decalcificazione e la valutazione effettuata su microradiografie e preparazioni convenzionali di sezioni dei campioni inclusi. Materiali e Metodi: In 5 conigli New Zealand (maschi del peso di 3,5 kg circa), un foro di Ø di 3 mm e di 8 mm di è stato prodotto nel condilo mediale, in direzione medio-laterale, tramite trephine sotto getto di fisiologica. In ciascun coniglio, il foro prodotto nei due femori era riempito in modo randomizzato con IA-B o con IA-S. I conigli sono stati sacrificati dopo 2 mesi e i campioni prelevati analizzati istologicamente mediante sezioni spesse (microradiografie) e sottili. sono state analizzate su microradiografie o istologicamente con colorazione di Blu di toluidina, Gomori , Congo rosso/Solocromo cianina. Risultati: Nessun coniglio innestato ha manifestato problemi clinici e si sono mantenuti in buona salute fino al sacrificio. Le radiografie dei segmenti scheletrici recisi, contenenti il biomateriale innestato, permettevano di discriminare solamente il lato contenente l’IA-B Nelle sezioni l’IA-B riempiva ancora completamente la cavità prodotta chirurgicamente Il foro era richiuso dall’accrescimento di un esile corticale che, in genere, non incorporava granuli. I granuli erano circondati da tessuto osseo neoformato dopo rimozione del tessuto preesistente lesionato dalla trephine. L’analisi istomorfometrica evidenziava la presenza di IA-B 59,4%, osso neoformato 6,8 %, tessuto molle 33,8%. Le sezioni di femori contenenti l’innesto di IA-S il foro era chiuso da una esile corticale e da uno strato di osso trabecolare neoformato L’IA-S riempiva gran parte del foro prodotto chirurgicamente ma mostrava gradi di degradazione variabili. Osso neoformato era comunque in contatto con tutta la superficie dell’innesto che, frequentemente, in questa sede mostrava il grado di radiopacità originale. L’analisi istomorfometrica indicava la presenza di IA-S 78.5%, osso neoformato 8,5%, tessuto molle 13,0%. Conclusioni: i risultati preliminari di questo studio pilota indicherebbero una sostanziale identità di comportamento delle due idrossiapatiti nel brevissimo termine. La prosecuzione con tempi più lunghi potrà in seguito indicare quale dei due materiali sarà in grado di promuovere la maggior crescita ossea.
2009
20 Suppl. 1
81
83
Idrossiapatite sintetica e di origine bovina: impianto comparativo nel femore di coniglio / Bertoldi, Carlo; A., Veneziani; Consolo, Ugo; Zaffe, Davide. - In: DOCTOR. OS. - ISSN 1120-7140. - STAMPA. - 20 Suppl. 1:(2009), pp. 81-83.
Bertoldi, Carlo; A., Veneziani; Consolo, Ugo; Zaffe, Davide
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