Vengono riferiti 6 casi di morbo di behcet, la cui diagnosi è risultata particolarmente ardua, poichè la triade sintomatologica propria della malattia (afte orali, ulcere genitali, uveite) era mascherata dai disturbi secondari alla localizzazione del processo morboso ad altri organi ed apparati.Le indagini immunologiche eseguite hanno confermato la presenza in questi pazienti di alterazioni di vari tests in vivo ed in vitro ed in particolare sono state evidenziate iper-reattività cutanea aspecifica in 5 casi ed esaltata blastizzazione linfocitaria spontanea e dopo PHA.In base all'esito delle indagini eseguite ed ai dati della letteratura viene prospettata la possibilità che nel morbo di Behcet coesistano alterazioni immunologiche e dei meccanismi che relgolano l'attivazione delle chinine, del complemento e della coagulazione.Da un punto di vista terapeutico è stata confermata l'efficacia, almeno temporanea, della terapia corticosteroidea ed è stata sperimentata per la prima volta in questi pazienti la globulina antilinfocitica, che potrebbe sostituire gli antiblastici immunodepressori già usati con risultati soddisfacenti nei portatori di morbo di Behcet.
Studio clinico immunologico di sei casi di morbo di Behcet / Silingardi, Vittorio; Montemurno, C.; Venezia, Leonardo; Franceschi, C.; Riva, P. C.; Emilia, Giovanni; Masi, M.; Merelli, E.; Torelli, Giuseppe; Licastro, F.; Fantini, M. P.; Federico, Massimo. - In: MINERVA MEDICA. - ISSN 0026-4806. - STAMPA. - 70 (48):(1979), pp. 3269-3284.
Studio clinico immunologico di sei casi di morbo di Behcet
SILINGARDI, Vittorio;VENEZIA, Leonardo;EMILIA, Giovanni;TORELLI, Giuseppe;FEDERICO, Massimo
1979
Abstract
Vengono riferiti 6 casi di morbo di behcet, la cui diagnosi è risultata particolarmente ardua, poichè la triade sintomatologica propria della malattia (afte orali, ulcere genitali, uveite) era mascherata dai disturbi secondari alla localizzazione del processo morboso ad altri organi ed apparati.Le indagini immunologiche eseguite hanno confermato la presenza in questi pazienti di alterazioni di vari tests in vivo ed in vitro ed in particolare sono state evidenziate iper-reattività cutanea aspecifica in 5 casi ed esaltata blastizzazione linfocitaria spontanea e dopo PHA.In base all'esito delle indagini eseguite ed ai dati della letteratura viene prospettata la possibilità che nel morbo di Behcet coesistano alterazioni immunologiche e dei meccanismi che relgolano l'attivazione delle chinine, del complemento e della coagulazione.Da un punto di vista terapeutico è stata confermata l'efficacia, almeno temporanea, della terapia corticosteroidea ed è stata sperimentata per la prima volta in questi pazienti la globulina antilinfocitica, che potrebbe sostituire gli antiblastici immunodepressori già usati con risultati soddisfacenti nei portatori di morbo di Behcet.Pubblicazioni consigliate
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