Vengono riferiti i risultati di uno studio retrospettivo su 30 casi di leucemia a Hairy cell (HCL) osservati nel periodo 1966-1979. Vengono riportati i reperti clinici, ematochimici e strumentali ed i risultati delle indagini citologiche, istologiche, citochimiche ed ultrastrutturali.16 dei 30 pazienti sono stati splenectomizzati e la loro sopravvivenza mediana attuariale è risultata di 37 mesi, mentre quella di tutta la casistica era di 24 mesi. Al follow-up (31.12.1982) 20 dei 30 pazienti erano deceduti e l'assoluta maggioranza dei decessi si è osservata nei primi 36 mesi dopo la diagnosi per processi infettivi. Con il Log-Rank test è stato valutato il significato prognostico di vari parametri ed è risultato che nella casistica in esame solo la quota monocitaria e la condotta terapeutica (splenectomia si vs splenectomia no) sono stati in grado di modificare in modo statisticamente significativo la sopravvivenza attuariale.Vengono discussi, in rapporto ai dati della letteratura, i vari reperti riscontrati e viene ipotizzata la necessità di indagini randomizzate tra greuppi omogenei di pazienti per una più precisa formulazione della prognosi e per una più corretta impostazione terapeutica.
Leucemia e tricoleucociti: studio clinico patologico di 30 casi / Silingardi, Vittorio; Federico, Massimo; Bonacorsi, G.; Barbieri, F.; De Pasquale, A.; Piccinini, Lino; Curci, Giuseppe; Dini, D.; Mussini, Cirillo; Sacchi, Stefano; Mauri, C.; Venezia, Leonardo; Artusi, Tullio. - In: RECENTI PROGRESSI IN MEDICINA. - ISSN 0034-1193. - STAMPA. - 75 (5):(1984), pp. 462-484.
Leucemia e tricoleucociti: studio clinico patologico di 30 casi
SILINGARDI, Vittorio;FEDERICO, Massimo;PICCININI, Lino;CURCI, Giuseppe;MUSSINI, Cirillo;SACCHI, Stefano;VENEZIA, Leonardo;ARTUSI, Tullio
1984
Abstract
Vengono riferiti i risultati di uno studio retrospettivo su 30 casi di leucemia a Hairy cell (HCL) osservati nel periodo 1966-1979. Vengono riportati i reperti clinici, ematochimici e strumentali ed i risultati delle indagini citologiche, istologiche, citochimiche ed ultrastrutturali.16 dei 30 pazienti sono stati splenectomizzati e la loro sopravvivenza mediana attuariale è risultata di 37 mesi, mentre quella di tutta la casistica era di 24 mesi. Al follow-up (31.12.1982) 20 dei 30 pazienti erano deceduti e l'assoluta maggioranza dei decessi si è osservata nei primi 36 mesi dopo la diagnosi per processi infettivi. Con il Log-Rank test è stato valutato il significato prognostico di vari parametri ed è risultato che nella casistica in esame solo la quota monocitaria e la condotta terapeutica (splenectomia si vs splenectomia no) sono stati in grado di modificare in modo statisticamente significativo la sopravvivenza attuariale.Vengono discussi, in rapporto ai dati della letteratura, i vari reperti riscontrati e viene ipotizzata la necessità di indagini randomizzate tra greuppi omogenei di pazienti per una più precisa formulazione della prognosi e per una più corretta impostazione terapeutica.Pubblicazioni consigliate
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