“Il Paesaggio nella Cartografia” è un percorso didattico ideato da Milena Bertacchini responsabile del Museo Universitario “Gemma 1786” del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Modena e Reggio Emilia. Questo itinerario è già stato presentato alle scuole di ogni ordine e grado nell’anno scolastico 2004-2005 e, da allora, tale percorso continua a riscuotere un deciso interesse ed una buona partecipazione, soprattutto da parte delle scuole primarie e secondarie di primo grado. L’originalità del tema affrontato ha trovato ispirazione da quanto enunciato dalla Convenzione Europea del Paesaggio (entrata in vigore il 1 marzo 2004) e dalla sentita convinzione che le carte siano strumenti di lettura del territorio in grado di incuriosire ed interessare i giovani discenti. Gli importanti obiettivi didattici raggiunti nei primi anni di sperimentazione di questa proposta formativa sono stati monitorati attraverso una interrogazione rivolta agli insegnanti che avevano partecipato con le loro classi al percorso. Si ha ora consapevolezza della necessità di riuscire a definire una serie di criteri utili a costruire un sistema oggettivo di valutazione dell’intervento didattico “Il Paesaggio nella Cartografia”. Adattando il metodo di valutazione proposto da Kirkpatrick (1994) alla tipologia del pubblico scolastico e al caso-studio considerato in questo lavoro, tre sono i livelli di valutazione che si reputa opportuno considerare: il gradimento, l’apprendimento e l’impatto cognitivo.La collaborazione offerta in varie occasionida due insegnanti di scuola primaria di Modena, Paola Borghi (Scuola Graziosi, classe 3A) e Flora Garrisi (Scuola Montecuccoli, Baggiovara, classe 4A), è stata fondamentale per cominciare a testare la validità del metodo di valutazione che si intende applicare in futuro. In particolare, le informazioni fornite dalla maestra Flora Garrisi sono scaturite da un ampio lavoro a carattere cartografico realizzato dai suoi alunni nell’anno scolastico 2007-2008, nell’ambito del progetto di ricerca didattica “L-hand made” curato dalla dott. Milena Bertacchini.Il primo livello di valutazione riguarda il gradimento, che fa riferimento a quanto l’attività sia stata svolta con piacere ed interesse dai giovani discenti, da cui è poi possibile comprendere a che livello si sia riusciti a motivare i ragazzi, come sia stato condotto l’intervento e su quali basi esso possa essere migliorato. La valutazione del gradimento, considerata in questo studio, fa riferimento ai giudizi spontanei che gli allievi hanno espresso nei confronti dell’esperienza didattica, immediatamente dopo avervi partecipato. Si riportano, come esempio, alcuni commenti raccolti da Flora Garrisi.La lezione mi è piaciuta molto all’inizio, poi, dopo, è stata un po’ noiosa. (Samuele)Abbiamo fatto una specie di lezione che a me è piaciuta quasi tutta. (Alessia)Avrei voluto fare un mappamondo. (Matteo) Avrei voluto fare un plastico, ma non ho potuto. (Enrico)Non mi è piaciuto stare seduta tutto quel tempo. (Greta)Il secondo criterio di valutazione è l’apprendimento, che fa riferimento al grado di acquisizione delle nuove conoscenze da parte di ciascun allievo. Scopo principale di questa valutazione è capire se l’intervento sia stato proficuo in termini formativi. L’azione valutativa, considerata in questo studio, si basa sul fare ripetere agli alunni l’esercizio-gioco “Disegna inventando una carta geografica”, prima e dopo la partecipazione al percorso didattico. L’esercizio-gioco citato è un’attività preparatoria compresa nel programma del percorso, di cui è richiesta l’esecuzione in classe. In un momento successivo all’esperienza cartografica, entrambe le insegnanti coinvolte hanno fatto ripetere agli alunni il medesimo esercizio. Il confronto tra i due elaborati ha permesso di effettuare una valutazione di tipo qualitativo delle conoscenze e delle abilità acquisite da ciascun alunno.Il terzo criterio di valutazione è l’impatto cognitivo che l’intervento formativo ha avuto sull’allievo, sia per quanto riguarda l’arricchimento delle sue competenze specifiche, che in termini di efficacia globale dell’intervento a cui ha partecipato. Scopo di questa valutazione è quello di capire quanto degli strumenti appresi con il percorso didattico è stato assimilato dall’allievo e poi inserito nel bagaglio personale di conoscenze, abilità, atteggiamenti ecc., anche dopo un certo intervallo di tempo trascorso dall’intervento stesso. Nel caso-studio considerato, l’obiettivo specifico e prioritario del percorso “Il Paesaggio nella Cartografia” è quello di sviluppare nei discenti una conoscenza più approfondita degli strumenti cartografici ed una maggior capacità di lettura del territorio. L’azione valutativa dell’impatto cognitivo fa riferimento all’esperienza condotta nella Scuola Montecuccoli dall’insegnante Garrisi nell’ambito del progetto “L-hand made”. L’attività, che si è svolta durante gli ultimi mesi di scuola dell’anno 2007-2008, si è articolata in diverse fasi operative che hanno richiesto l’applicazione puntuale dei principi e delle nozioni cartografiche appresi durante il percorso didattico. In una prima fase gli allievi sono stati accompagnati dall’insegnante in una passeggiata nell’area di Baggiovara circostante la loro scuola per individuare i principali elementi urbani che caratterizzano tale territorio. Nella seconda fase, gli alunni, suddivisi in gruppi, hanno lavorato su carte e foto aeree, edite in anni diversi, dell’area di Baggiovara, per riconoscere quali degli elementi osservati fossero già riportati sui documenti cartografici. Questa attività ha necessariamente portato gli alunni ad applicare le conoscenze cartografiche apprese durante l’esperienza didattica e a sviluppare approfondimenti e maggiori abilità nella lettura delle carte. A conclusione delle varie iniziative, la costruzione da parte degli alunni di artefatti cognitivi ispirati alle carte ha fornito indicazioni importanti per la valutazione delle conoscenze e delle abilità cartografiche acquisite dai giovani discenti.Le informazioni raccolte dalle due insegnanti per valutare la validità e l’efficacia del percorso didattico “Il Paesaggio nella Cartografia”, sono risultate più che lusinghiere anche se è necessario raccogliere le osservazioni da un numero maggiore di classi per fornire un giudizio oggettivo in proposito. Risulta tuttavia probante che al valore didattico, conseguito da questa esperienza formativa, possa essere aggiunta la possibilità che interventi didattici così formulati hanno di mettere in stretta e costruttiva relazione il mondo della Scuola con quello dell’Università.

Evaluation criteria for a school education activity on “Mapping and landscapes” / Bertacchini, Milena; M., Zinanni. - STAMPA. - (2009), pp. ---. (Intervento presentato al convegno New trends in Science and Technology Education tenutosi a Modena nel 21-23 aprile 2009).

Evaluation criteria for a school education activity on “Mapping and landscapes”

BERTACCHINI, Milena;
2009

Abstract

“Il Paesaggio nella Cartografia” è un percorso didattico ideato da Milena Bertacchini responsabile del Museo Universitario “Gemma 1786” del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Modena e Reggio Emilia. Questo itinerario è già stato presentato alle scuole di ogni ordine e grado nell’anno scolastico 2004-2005 e, da allora, tale percorso continua a riscuotere un deciso interesse ed una buona partecipazione, soprattutto da parte delle scuole primarie e secondarie di primo grado. L’originalità del tema affrontato ha trovato ispirazione da quanto enunciato dalla Convenzione Europea del Paesaggio (entrata in vigore il 1 marzo 2004) e dalla sentita convinzione che le carte siano strumenti di lettura del territorio in grado di incuriosire ed interessare i giovani discenti. Gli importanti obiettivi didattici raggiunti nei primi anni di sperimentazione di questa proposta formativa sono stati monitorati attraverso una interrogazione rivolta agli insegnanti che avevano partecipato con le loro classi al percorso. Si ha ora consapevolezza della necessità di riuscire a definire una serie di criteri utili a costruire un sistema oggettivo di valutazione dell’intervento didattico “Il Paesaggio nella Cartografia”. Adattando il metodo di valutazione proposto da Kirkpatrick (1994) alla tipologia del pubblico scolastico e al caso-studio considerato in questo lavoro, tre sono i livelli di valutazione che si reputa opportuno considerare: il gradimento, l’apprendimento e l’impatto cognitivo.La collaborazione offerta in varie occasionida due insegnanti di scuola primaria di Modena, Paola Borghi (Scuola Graziosi, classe 3A) e Flora Garrisi (Scuola Montecuccoli, Baggiovara, classe 4A), è stata fondamentale per cominciare a testare la validità del metodo di valutazione che si intende applicare in futuro. In particolare, le informazioni fornite dalla maestra Flora Garrisi sono scaturite da un ampio lavoro a carattere cartografico realizzato dai suoi alunni nell’anno scolastico 2007-2008, nell’ambito del progetto di ricerca didattica “L-hand made” curato dalla dott. Milena Bertacchini.Il primo livello di valutazione riguarda il gradimento, che fa riferimento a quanto l’attività sia stata svolta con piacere ed interesse dai giovani discenti, da cui è poi possibile comprendere a che livello si sia riusciti a motivare i ragazzi, come sia stato condotto l’intervento e su quali basi esso possa essere migliorato. La valutazione del gradimento, considerata in questo studio, fa riferimento ai giudizi spontanei che gli allievi hanno espresso nei confronti dell’esperienza didattica, immediatamente dopo avervi partecipato. Si riportano, come esempio, alcuni commenti raccolti da Flora Garrisi.La lezione mi è piaciuta molto all’inizio, poi, dopo, è stata un po’ noiosa. (Samuele)Abbiamo fatto una specie di lezione che a me è piaciuta quasi tutta. (Alessia)Avrei voluto fare un mappamondo. (Matteo) Avrei voluto fare un plastico, ma non ho potuto. (Enrico)Non mi è piaciuto stare seduta tutto quel tempo. (Greta)Il secondo criterio di valutazione è l’apprendimento, che fa riferimento al grado di acquisizione delle nuove conoscenze da parte di ciascun allievo. Scopo principale di questa valutazione è capire se l’intervento sia stato proficuo in termini formativi. L’azione valutativa, considerata in questo studio, si basa sul fare ripetere agli alunni l’esercizio-gioco “Disegna inventando una carta geografica”, prima e dopo la partecipazione al percorso didattico. L’esercizio-gioco citato è un’attività preparatoria compresa nel programma del percorso, di cui è richiesta l’esecuzione in classe. In un momento successivo all’esperienza cartografica, entrambe le insegnanti coinvolte hanno fatto ripetere agli alunni il medesimo esercizio. Il confronto tra i due elaborati ha permesso di effettuare una valutazione di tipo qualitativo delle conoscenze e delle abilità acquisite da ciascun alunno.Il terzo criterio di valutazione è l’impatto cognitivo che l’intervento formativo ha avuto sull’allievo, sia per quanto riguarda l’arricchimento delle sue competenze specifiche, che in termini di efficacia globale dell’intervento a cui ha partecipato. Scopo di questa valutazione è quello di capire quanto degli strumenti appresi con il percorso didattico è stato assimilato dall’allievo e poi inserito nel bagaglio personale di conoscenze, abilità, atteggiamenti ecc., anche dopo un certo intervallo di tempo trascorso dall’intervento stesso. Nel caso-studio considerato, l’obiettivo specifico e prioritario del percorso “Il Paesaggio nella Cartografia” è quello di sviluppare nei discenti una conoscenza più approfondita degli strumenti cartografici ed una maggior capacità di lettura del territorio. L’azione valutativa dell’impatto cognitivo fa riferimento all’esperienza condotta nella Scuola Montecuccoli dall’insegnante Garrisi nell’ambito del progetto “L-hand made”. L’attività, che si è svolta durante gli ultimi mesi di scuola dell’anno 2007-2008, si è articolata in diverse fasi operative che hanno richiesto l’applicazione puntuale dei principi e delle nozioni cartografiche appresi durante il percorso didattico. In una prima fase gli allievi sono stati accompagnati dall’insegnante in una passeggiata nell’area di Baggiovara circostante la loro scuola per individuare i principali elementi urbani che caratterizzano tale territorio. Nella seconda fase, gli alunni, suddivisi in gruppi, hanno lavorato su carte e foto aeree, edite in anni diversi, dell’area di Baggiovara, per riconoscere quali degli elementi osservati fossero già riportati sui documenti cartografici. Questa attività ha necessariamente portato gli alunni ad applicare le conoscenze cartografiche apprese durante l’esperienza didattica e a sviluppare approfondimenti e maggiori abilità nella lettura delle carte. A conclusione delle varie iniziative, la costruzione da parte degli alunni di artefatti cognitivi ispirati alle carte ha fornito indicazioni importanti per la valutazione delle conoscenze e delle abilità cartografiche acquisite dai giovani discenti.Le informazioni raccolte dalle due insegnanti per valutare la validità e l’efficacia del percorso didattico “Il Paesaggio nella Cartografia”, sono risultate più che lusinghiere anche se è necessario raccogliere le osservazioni da un numero maggiore di classi per fornire un giudizio oggettivo in proposito. Risulta tuttavia probante che al valore didattico, conseguito da questa esperienza formativa, possa essere aggiunta la possibilità che interventi didattici così formulati hanno di mettere in stretta e costruttiva relazione il mondo della Scuola con quello dell’Università.
2009
New trends in Science and Technology Education
Modena
21-23 aprile 2009
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-
Bertacchini, Milena; M., Zinanni
Evaluation criteria for a school education activity on “Mapping and landscapes” / Bertacchini, Milena; M., Zinanni. - STAMPA. - (2009), pp. ---. (Intervento presentato al convegno New trends in Science and Technology Education tenutosi a Modena nel 21-23 aprile 2009).
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