1.ObiettiviL’eziologia delle leucemie è stata attribuita a fattori di tipo ambientale quali radiazioni ionizzanti e non ionizzanti, benzene, pesticidi e sostanze alchilanti, nonché ad alterazioni genetiche. Esistono numerose indicazioni, anche se non del tutto concordanti, a favore di un’associazione tra elevate esposizioni a campi elettromagnetici a bassa frequenza e rischio di leucemia linfoide acuta (LLA) in età pediatrica. Abbiamo condotto uno studio caso-controllo per identificare un possibile aumento del rischio di LLA nei bambini residenti in prossimità delle linee elettriche ad alta tensione in due comuni del nord Italia. 2.Metodi Abbiamo individuato tutti i casi di LLA infantile (0-13 anni) diagnosticati nel periodo 1986-2006 tra i residenti nei comuni di Modena e Reggio Emilia ed appaiato a ciascuno di essi quattro controlli dello stesso sesso, anno di nascita e comune di residenza, estratti casualmente dagli archivi anagrafici. Di ogni soggetto è stata poi scrupolosamente ricostruita la storia residenziale. Il calcolo della induzione magnetica (stimata tramite modellistica) nelle aree limitrofe alle linee elettriche ad alta tensione che attraversano i due comuni, ha permesso di individuare delle fasce territoriali caratterizzate da livelli di campo elettromagnetico con cut offs di 0,1, 0,2 e 0,4 microtesla (µT). L’identificazione dello status espositivo dei soggetti è stato effettuato mediante posizionamento geografico territoriale su cartografia vettoriale con metodologia GIS (Geographical Information System) e attribuzione della fascia di appartenenza.Abbiamo quindi calcolato il rischio relativo di LLA associato alla residenza in prossimità delle linee elettriche ad alta tensione mediante regressione logistica condizionata per dati appaiati e aggiustata per alcuni fattori confondenti.3.Risultati Abbiamo identificato 36 casi di LLA ed appaiato ad essi 144 controlli. Il rischio di leucemia associato alla residenza per almeno sei mesi in un’area con esposizione maggiore di 0,1 µT è risultato pari a 1,4 (IC 95% 0,2-8,0; P=0.707) nell’analisi grezza ed a 2,7 (IC 95% 0,3-20,6; P=0,347) dopo aggiustamento per titolo di studio paterno.4.ConclusioniIl rischio stimato con le nostre analisi risulta particolarmente instabile sotto il profilo statistico. Tuttavia i risultati sembrano suggerire un eccesso di rischio di LLA nella popolazione infantile esposta ai campi elettromagnetici generate dai conduttori di alta tensione, di entità pari a quello riscontrato in altre recenti indagini epidemiologiche.

Rischio di leucemia linfoide acuta nei bambini esposti ai campi elettromagnetici generati dagli elettrodotti in due comuni del Nord Italia / Malagoli, Carlotta; Fabbi, Sara; Teggi, Sergio; Palazzi, G; Paolucci, Paolo; Calzari, Mg; Poli, M; Ballotti, E; Zanichelli, P; Sesti, D; Notari, B; Bruni, M; Vinceti, Marco. - In: IGIENE E SANITÀ PUBBLICA. - ISSN 0019-1639. - STAMPA. - 5:(2009), pp. 451-451. (Intervento presentato al convegno XI Conferenza Nazionale di Sanità Pubblica tenutosi a Napoli nel 15-17 novembre 2009).

Rischio di leucemia linfoide acuta nei bambini esposti ai campi elettromagnetici generati dagli elettrodotti in due comuni del Nord Italia

MALAGOLI, Carlotta;FABBI, Sara;TEGGI, Sergio;PAOLUCCI, Paolo;VINCETI, Marco
2009

Abstract

1.ObiettiviL’eziologia delle leucemie è stata attribuita a fattori di tipo ambientale quali radiazioni ionizzanti e non ionizzanti, benzene, pesticidi e sostanze alchilanti, nonché ad alterazioni genetiche. Esistono numerose indicazioni, anche se non del tutto concordanti, a favore di un’associazione tra elevate esposizioni a campi elettromagnetici a bassa frequenza e rischio di leucemia linfoide acuta (LLA) in età pediatrica. Abbiamo condotto uno studio caso-controllo per identificare un possibile aumento del rischio di LLA nei bambini residenti in prossimità delle linee elettriche ad alta tensione in due comuni del nord Italia. 2.Metodi Abbiamo individuato tutti i casi di LLA infantile (0-13 anni) diagnosticati nel periodo 1986-2006 tra i residenti nei comuni di Modena e Reggio Emilia ed appaiato a ciascuno di essi quattro controlli dello stesso sesso, anno di nascita e comune di residenza, estratti casualmente dagli archivi anagrafici. Di ogni soggetto è stata poi scrupolosamente ricostruita la storia residenziale. Il calcolo della induzione magnetica (stimata tramite modellistica) nelle aree limitrofe alle linee elettriche ad alta tensione che attraversano i due comuni, ha permesso di individuare delle fasce territoriali caratterizzate da livelli di campo elettromagnetico con cut offs di 0,1, 0,2 e 0,4 microtesla (µT). L’identificazione dello status espositivo dei soggetti è stato effettuato mediante posizionamento geografico territoriale su cartografia vettoriale con metodologia GIS (Geographical Information System) e attribuzione della fascia di appartenenza.Abbiamo quindi calcolato il rischio relativo di LLA associato alla residenza in prossimità delle linee elettriche ad alta tensione mediante regressione logistica condizionata per dati appaiati e aggiustata per alcuni fattori confondenti.3.Risultati Abbiamo identificato 36 casi di LLA ed appaiato ad essi 144 controlli. Il rischio di leucemia associato alla residenza per almeno sei mesi in un’area con esposizione maggiore di 0,1 µT è risultato pari a 1,4 (IC 95% 0,2-8,0; P=0.707) nell’analisi grezza ed a 2,7 (IC 95% 0,3-20,6; P=0,347) dopo aggiustamento per titolo di studio paterno.4.ConclusioniIl rischio stimato con le nostre analisi risulta particolarmente instabile sotto il profilo statistico. Tuttavia i risultati sembrano suggerire un eccesso di rischio di LLA nella popolazione infantile esposta ai campi elettromagnetici generate dai conduttori di alta tensione, di entità pari a quello riscontrato in altre recenti indagini epidemiologiche.
2009
5
451
451
Malagoli, Carlotta; Fabbi, Sara; Teggi, Sergio; Palazzi, G; Paolucci, Paolo; Calzari, Mg; Poli, M; Ballotti, E; Zanichelli, P; Sesti, D; Notari, B; Bruni, M; Vinceti, Marco
Rischio di leucemia linfoide acuta nei bambini esposti ai campi elettromagnetici generati dagli elettrodotti in due comuni del Nord Italia / Malagoli, Carlotta; Fabbi, Sara; Teggi, Sergio; Palazzi, G; Paolucci, Paolo; Calzari, Mg; Poli, M; Ballotti, E; Zanichelli, P; Sesti, D; Notari, B; Bruni, M; Vinceti, Marco. - In: IGIENE E SANITÀ PUBBLICA. - ISSN 0019-1639. - STAMPA. - 5:(2009), pp. 451-451. (Intervento presentato al convegno XI Conferenza Nazionale di Sanità Pubblica tenutosi a Napoli nel 15-17 novembre 2009).
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

Licenza Creative Commons
I metadati presenti in IRIS UNIMORE sono rilasciati con licenza Creative Commons CC0 1.0 Universal, mentre i file delle pubblicazioni sono rilasciati con licenza Attribuzione 4.0 Internazionale (CC BY 4.0), salvo diversa indicazione.
In caso di violazione di copyright, contattare Supporto Iris

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11380/622934
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact