Si stima che i fattori umani legati alla condizione psicofisica dei conducenti ed ai comportamenti scorretti alla guida contribuiscano in misura superiore all’80% nel determinismo degli incidenti stradali.Abbiamo esaminato un gruppo di autotrasportatori (all’inizio ed alla fine del turno di lavoro) ed alcuni giovani studenti volontari con l’intento di approfondire la relazione tra alcune misure comportamentali, psicomotorie e biochimiche e la performance di guida.I nostri risultati, in accordo con quanto osservato da altri autori, suggeriscono che la guida di un veicolo induce, anche nei conducenti più esperti, uno stress soprattutto di tipo mentale (rivelato dalla significativa attivazione neuroendocrina, con prevalente rilascio di adrenalina). Lo stesso studio ha altresì evidenziato che l'età può influenzare negativamente la performance, specialmente quella motoria anche in età non particolarmente avanzata. Abbiamo inoltre evidenziato una associazione positiva tra la frequenza di violazioni del codice stradale e punteggio della scala che misura la “Sensation Seeking” (propensione alla ricerca di forti sensazioni), soprattutto nella sua sottoscala che misura il grado di disibinizione. Concludendo riteniamo che le linee di ricerca da noi sviluppate portino un significativo contributo alla conoscenza del ruolo svolto da alcuni variabili psicofisiologiche nel determinismo degli incidenti stradali, quale utile strumento per la predisposizione di idonei interventi preventivi.
Ruolo dei fattori psicofisiologici nella sicurezza alla guida / Vivoli, Gianfranco; Bergomi, Margherita; Bussetti, Pamela; Martino, Antonio; R., Vivoli. - STAMPA. - (2007), pp. 109-114. (Intervento presentato al convegno Stato ed evoluzione dell'incidentalità stradale in Italia. Strumenti per il miglioramento della sicurezza verso il 2010 tenutosi a Taranto nel 29 marzo 2007).
Ruolo dei fattori psicofisiologici nella sicurezza alla guida
VIVOLI, Gianfranco;BERGOMI, Margherita;BUSSETTI, Pamela;MARTINO, Antonio;
2007
Abstract
Si stima che i fattori umani legati alla condizione psicofisica dei conducenti ed ai comportamenti scorretti alla guida contribuiscano in misura superiore all’80% nel determinismo degli incidenti stradali.Abbiamo esaminato un gruppo di autotrasportatori (all’inizio ed alla fine del turno di lavoro) ed alcuni giovani studenti volontari con l’intento di approfondire la relazione tra alcune misure comportamentali, psicomotorie e biochimiche e la performance di guida.I nostri risultati, in accordo con quanto osservato da altri autori, suggeriscono che la guida di un veicolo induce, anche nei conducenti più esperti, uno stress soprattutto di tipo mentale (rivelato dalla significativa attivazione neuroendocrina, con prevalente rilascio di adrenalina). Lo stesso studio ha altresì evidenziato che l'età può influenzare negativamente la performance, specialmente quella motoria anche in età non particolarmente avanzata. Abbiamo inoltre evidenziato una associazione positiva tra la frequenza di violazioni del codice stradale e punteggio della scala che misura la “Sensation Seeking” (propensione alla ricerca di forti sensazioni), soprattutto nella sua sottoscala che misura il grado di disibinizione. Concludendo riteniamo che le linee di ricerca da noi sviluppate portino un significativo contributo alla conoscenza del ruolo svolto da alcuni variabili psicofisiologiche nel determinismo degli incidenti stradali, quale utile strumento per la predisposizione di idonei interventi preventivi.Pubblicazioni consigliate
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