La lunghezza del cantilever (CL) è un parametro fondamentale da tenere in considerazione in una riabilitazione protesica fissa supportata da impianti: è la distanza che intercorre dalla testa dell’impianto terminale e la parte distale della sovrastruttura protesica. Il protesista, tuttavia, spesso realizza estremità libere facendo riferimento a parametri standard anziché alle variabili cliniche del singolo caso in oggetto. Sono stati analizzati ai metodi finiti (FEM) l’entità degli stress dissipati dall’applicazione di carichi verticali, puntiformi e statici di 80, 400 e 1250 N su due Implant Bridge in titanio di grado 2 costituiti da cantilever di lunghezza diversa.I risultati ottenuti in questo studio in vitro dimostrano che se si aumenta il numero degli impianti o si riduce l’estensione libera distale, gli stress agenti attorno al collo dell’impianto terminale diminuiscono.
ANALISI AI METODI FINITI (FEM) DELLA APPLICAZIONE DI UN CARICO PUNTIFORME E UNITARIO SU DUE IMPLANT BRIDGE SUPPORTATI DA 5 E 8 IMPIANTI / Franchi, I; Bortolini, Sergio; Consolo, Ugo. - In: ITALIAN JOURNAL OF OSSEOINTEGRATION. - ISSN 1593-9936. - STAMPA. - 4(1):(2004), pp. 11-17.
ANALISI AI METODI FINITI (FEM) DELLA APPLICAZIONE DI UN CARICO PUNTIFORME E UNITARIO SU DUE IMPLANT BRIDGE SUPPORTATI DA 5 E 8 IMPIANTI
BORTOLINI, Sergio;CONSOLO, Ugo
2004
Abstract
La lunghezza del cantilever (CL) è un parametro fondamentale da tenere in considerazione in una riabilitazione protesica fissa supportata da impianti: è la distanza che intercorre dalla testa dell’impianto terminale e la parte distale della sovrastruttura protesica. Il protesista, tuttavia, spesso realizza estremità libere facendo riferimento a parametri standard anziché alle variabili cliniche del singolo caso in oggetto. Sono stati analizzati ai metodi finiti (FEM) l’entità degli stress dissipati dall’applicazione di carichi verticali, puntiformi e statici di 80, 400 e 1250 N su due Implant Bridge in titanio di grado 2 costituiti da cantilever di lunghezza diversa.I risultati ottenuti in questo studio in vitro dimostrano che se si aumenta il numero degli impianti o si riduce l’estensione libera distale, gli stress agenti attorno al collo dell’impianto terminale diminuiscono.File | Dimensione | Formato | |
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