Una didattica della letteratura che si intende come didattica della lettura deve generarsi da una riflessione estetica che non consideri solo il momento produttivo – l’autore come individuo e la sua opera irripetibile – o solo la veste formale in cui l’opera si manifesta. Deve invece rivolgere anche la propria attenzione alla posizione particolare del lettore, vale a dire a colui che dà compimento all’opera, anche se lo fa in modo parziale e provvisorio. Si tratta, in altre parole, di mettere in atto una riflessione estetica che non consideri solamente le possibilità di oggettivazione del senso in un discorso logico in grado di essere inteso intersoggettivamente ma che si apra all’intuizione, alla sensibilità, alla posizione culturale e conoscitiva del discente. La verità della letteratura non è, infatti, racchiudibile negli schemi dell’ambito cognitivo. Non ci dice semplicemente ciò che non sappiamo, ma è qualcosa che cambia il soggetto che la comprende nella sua esistenza più profonda. Il percorso che porta a questa trasformazione ha a che vedere con una esperienza particolare di verità: quella che contraddice il senso comune, quella che distrugge ciò che in altri ambiti è certezza.
Per una didattica della lettura / Giacobazzi, Cesare. - STAMPA. - 1:(2007), pp. 69-82.
Per una didattica della lettura
GIACOBAZZI, Cesare
2007
Abstract
Una didattica della letteratura che si intende come didattica della lettura deve generarsi da una riflessione estetica che non consideri solo il momento produttivo – l’autore come individuo e la sua opera irripetibile – o solo la veste formale in cui l’opera si manifesta. Deve invece rivolgere anche la propria attenzione alla posizione particolare del lettore, vale a dire a colui che dà compimento all’opera, anche se lo fa in modo parziale e provvisorio. Si tratta, in altre parole, di mettere in atto una riflessione estetica che non consideri solamente le possibilità di oggettivazione del senso in un discorso logico in grado di essere inteso intersoggettivamente ma che si apra all’intuizione, alla sensibilità, alla posizione culturale e conoscitiva del discente. La verità della letteratura non è, infatti, racchiudibile negli schemi dell’ambito cognitivo. Non ci dice semplicemente ciò che non sappiamo, ma è qualcosa che cambia il soggetto che la comprende nella sua esistenza più profonda. Il percorso che porta a questa trasformazione ha a che vedere con una esperienza particolare di verità: quella che contraddice il senso comune, quella che distrugge ciò che in altri ambiti è certezza.Pubblicazioni consigliate
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