I sarcomi primitivi del cuore sono tumori maligni molto rari, che di solito si sviluppano all'interno delle camere cardiache e interessano il pericardio. Ne riportiamo due casi, un fibrosarcoma e un rabdomiosarcoma, che si sono presentati con caratteristiche cliniche diverse: il rpimo con versamento pericardico e temponamento cardiaco, il secondo con scompenso cardiaco congestizio. E' stato seguito un diverso approccio terapeutico, in fuzione delle dimensioni e della sede delle due neoplasie. La paziente con fibrosarcoma è stata sottoposta a chirurgia palliativa per il temponamento cardiaco, mediante pericardiostomia sottoxifoidea ed è deceduta 6 mesi dopo. Nel caso del rabdomiosarcoma è stato possibile eseguire l'asportazione radicale del tumore e la paziente è viva senza recidiva a distanza di 12 mesi. Gli aspetti clinici e il trattamento dei due casi vengono conformtati con le esperienze in letteratura. Il tentativo di asportazione chirurgica è giustificato dalla possibilità di lunga sopravvivenza e di miglioramento della qualità di vita.
Su due casi di sarcomi primitivi del cuore / Santi, C; Stefani, Alessandro; Debellis, A; Brandi, L; Lodi, R.. - In: BOLLETTINO DELLA SOCIETÀ MEDICO-CHIRURGICA DI MODENA. - ISSN 0366-3434. - STAMPA. - 1:(1999), pp. 21-25.
Su due casi di sarcomi primitivi del cuore
STEFANI, Alessandro;
1999
Abstract
I sarcomi primitivi del cuore sono tumori maligni molto rari, che di solito si sviluppano all'interno delle camere cardiache e interessano il pericardio. Ne riportiamo due casi, un fibrosarcoma e un rabdomiosarcoma, che si sono presentati con caratteristiche cliniche diverse: il rpimo con versamento pericardico e temponamento cardiaco, il secondo con scompenso cardiaco congestizio. E' stato seguito un diverso approccio terapeutico, in fuzione delle dimensioni e della sede delle due neoplasie. La paziente con fibrosarcoma è stata sottoposta a chirurgia palliativa per il temponamento cardiaco, mediante pericardiostomia sottoxifoidea ed è deceduta 6 mesi dopo. Nel caso del rabdomiosarcoma è stato possibile eseguire l'asportazione radicale del tumore e la paziente è viva senza recidiva a distanza di 12 mesi. Gli aspetti clinici e il trattamento dei due casi vengono conformtati con le esperienze in letteratura. Il tentativo di asportazione chirurgica è giustificato dalla possibilità di lunga sopravvivenza e di miglioramento della qualità di vita.File | Dimensione | Formato | |
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