Il territorio della pianura modenese alla fine del secolo diciannovesimo, a giudicare anche dai documenti cartografici dell’epoca, presentava ancora una grande varietà di ambienti, quali zone umide, boschi planiziali, corsi d’acqua non completamente regimati o ad andamento meandriforme. Tale diversità è andata poi progressivamente riducendosi nel corso dei decenni fino all’attuale assetto territoriale caratterizzato prevalentemente da una agricoltura altamente specializzata e da una urbanizzazione capillare. La flora del territorio, intrinsecamente legata all’ambiente di crescita, ha per tali ragioni subito profonde modificazioni. Tali cambiamenti sono oggi facilmente documentabili per il territorio modenese anche grazie all’operato di generazioni di botanici che hanno raccolto e schedato innumerevoli campioni di piante rinvenute. L’assetto floristico descritto dai botanici di fine ottocento sembra definitivamente scomparso, così come gli ambienti citati nei loro scritti di cui non rimangono che tracce, in zone del territorio molto localizzate e in alcuni riferimenti toponomastici. La sfida attuale diventa quindi quella di conservare questi lembi “antichi” di territorio, cercando contestualmente di recuperare o consolidare alcune presenze floristiche divenute oramai rare.
La flora del territorio modenese, alla luce delle trasformazioni urbane e agrarie del Novecento / C., Santini; Dallai, Daniele; M., Gualmini; Sgarbi, Elisabetta; con il contributo, Di; F., Fiandri; L., Delfini; U., Lodesani. - STAMPA. - (2009), pp. 227-243.
La flora del territorio modenese, alla luce delle trasformazioni urbane e agrarie del Novecento
DALLAI, Daniele;SGARBI, Elisabetta;
2009
Abstract
Il territorio della pianura modenese alla fine del secolo diciannovesimo, a giudicare anche dai documenti cartografici dell’epoca, presentava ancora una grande varietà di ambienti, quali zone umide, boschi planiziali, corsi d’acqua non completamente regimati o ad andamento meandriforme. Tale diversità è andata poi progressivamente riducendosi nel corso dei decenni fino all’attuale assetto territoriale caratterizzato prevalentemente da una agricoltura altamente specializzata e da una urbanizzazione capillare. La flora del territorio, intrinsecamente legata all’ambiente di crescita, ha per tali ragioni subito profonde modificazioni. Tali cambiamenti sono oggi facilmente documentabili per il territorio modenese anche grazie all’operato di generazioni di botanici che hanno raccolto e schedato innumerevoli campioni di piante rinvenute. L’assetto floristico descritto dai botanici di fine ottocento sembra definitivamente scomparso, così come gli ambienti citati nei loro scritti di cui non rimangono che tracce, in zone del territorio molto localizzate e in alcuni riferimenti toponomastici. La sfida attuale diventa quindi quella di conservare questi lembi “antichi” di territorio, cercando contestualmente di recuperare o consolidare alcune presenze floristiche divenute oramai rare.File | Dimensione | Formato | |
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