L’approccio razionale all’edentulismo parziale abbraccia un ampio spettro di soluzioni, dall’astensione alla riabilitazione protesica con diversi gradi di sofisticazione. La scelta dipende da svariati fattori, fra cui l’interazione tra ciò che il paziente desidera, ciò che egli può permettersi da un punto di vista fisico ed economico e dalla capacità tecnica dell’odontoiatra. La RPDI si configura come un trattamento che da un lato prevede la semplicità e l’efficacia riabilitativa (sia dentale sia ortopedica), senza presentare gli svantaggi delle demolitive preparazioni per protesi combinata o degli inestetici e psicologicamente negativi ganci. La sperimentazione clinica della RPDI presso il nostro istituto consta di 145 casi clinici eseguiti dal 1998 al 2005, per un totale di 221 protesi mascellari o mandibolari ancorate ad impianti osteointegrati. I risultati preliminari in termini di funzione, estetica e durata sono certamente favorevoli. Tuttavia lo scopo di questo lavoro è esporre i risultati ottenuti a 5 anni con riabilitazioni con RPDI su 32 casi clinici trattati dal 1998 al 2000 presso l’Unità Operativa di Odontoiatria dell’Università di Modena e Reggio Emilia.
RPD ad ancoraggio implantare: una nuova proposta in tema di protesi sociale – Parte 2: Studio retrospettivo a 5 anni / Bortolini, Sergio; Natali, A.; Chiapasco, M.; Franchi, M.; Consolo, Ugo. - In: IMPLANTOLOGIA ORALE. - STAMPA. - 5:(2007), pp. 52-59.
RPD ad ancoraggio implantare: una nuova proposta in tema di protesi sociale – Parte 2: Studio retrospettivo a 5 anni
BORTOLINI, Sergio;CONSOLO, Ugo
2007
Abstract
L’approccio razionale all’edentulismo parziale abbraccia un ampio spettro di soluzioni, dall’astensione alla riabilitazione protesica con diversi gradi di sofisticazione. La scelta dipende da svariati fattori, fra cui l’interazione tra ciò che il paziente desidera, ciò che egli può permettersi da un punto di vista fisico ed economico e dalla capacità tecnica dell’odontoiatra. La RPDI si configura come un trattamento che da un lato prevede la semplicità e l’efficacia riabilitativa (sia dentale sia ortopedica), senza presentare gli svantaggi delle demolitive preparazioni per protesi combinata o degli inestetici e psicologicamente negativi ganci. La sperimentazione clinica della RPDI presso il nostro istituto consta di 145 casi clinici eseguiti dal 1998 al 2005, per un totale di 221 protesi mascellari o mandibolari ancorate ad impianti osteointegrati. I risultati preliminari in termini di funzione, estetica e durata sono certamente favorevoli. Tuttavia lo scopo di questo lavoro è esporre i risultati ottenuti a 5 anni con riabilitazioni con RPDI su 32 casi clinici trattati dal 1998 al 2000 presso l’Unità Operativa di Odontoiatria dell’Università di Modena e Reggio Emilia.File | Dimensione | Formato | |
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