La passività della protesi su impianti rappresenta uno degli argomenti più controversi dell’attuale ricerca. Il termine “adattamento passivo” (o “passive fit”), indica una protesi il cui alloggiamento è compatibile con la capacità del corpo di adattarsi e rimodellarsi in risposta ad uno stimolo. Brånemark descrive un processo di rimodellamento osseo perimplantare, in seguito alla connessione degli abutment alla protesi, fino al raggiungimento di uno “stato stazionario”. Dal punto di vista clinico, l’adattamento è inteso come la presenza o l’assenza di tensioni a riposo, nel manufatto, sui componenti implantari o nell’osso. Il posizionamento di una sovrastruttura non passiva, quindi, è in grado di influenzare notevolmente l’ambiente biomeccanico ricevente, sia quando l’osteointegrazione sia già stata raggiunta, sia quando, come nel caso delle metodiche a carico immediato, l’osso sia ancora in fase di guarigione. Lo scopo di questo articolo è la revisione della letteratura relativamente all’adattamento passivo delle protesi avvitate su impianti, con particolare riferimento agli effetti biologici e biomeccanici del misfit.
Der passive sitz verschraubter implantat-suprakonstruktionen - biologische und biomechanische aspekte - eine literaturubersicht / Bortolini, Sergio; Malaguti, Giuliano; Natali, Alfredo; Franchi, M.; Consolo, Ugo. - In: INTERNATIONALES JOURNAL FUR PARODONTOLOGIE & RESTAURATIVE ZAHNHEILKUNDE. - ISSN 0721-0051. - STAMPA. - 2005, 8(2):(2005), pp. 100-104.
Der passive sitz verschraubter implantat-suprakonstruktionen - biologische und biomechanische aspekte - eine literaturubersicht.
BORTOLINI, Sergio;MALAGUTI, Giuliano;NATALI, Alfredo;CONSOLO, Ugo
2005
Abstract
La passività della protesi su impianti rappresenta uno degli argomenti più controversi dell’attuale ricerca. Il termine “adattamento passivo” (o “passive fit”), indica una protesi il cui alloggiamento è compatibile con la capacità del corpo di adattarsi e rimodellarsi in risposta ad uno stimolo. Brånemark descrive un processo di rimodellamento osseo perimplantare, in seguito alla connessione degli abutment alla protesi, fino al raggiungimento di uno “stato stazionario”. Dal punto di vista clinico, l’adattamento è inteso come la presenza o l’assenza di tensioni a riposo, nel manufatto, sui componenti implantari o nell’osso. Il posizionamento di una sovrastruttura non passiva, quindi, è in grado di influenzare notevolmente l’ambiente biomeccanico ricevente, sia quando l’osteointegrazione sia già stata raggiunta, sia quando, come nel caso delle metodiche a carico immediato, l’osso sia ancora in fase di guarigione. Lo scopo di questo articolo è la revisione della letteratura relativamente all’adattamento passivo delle protesi avvitate su impianti, con particolare riferimento agli effetti biologici e biomeccanici del misfit.Pubblicazioni consigliate
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