Il lavoro riguarda un caso di violenza sessuale. La vittima, residente in area collinare aveva dichiarato di essere stata trasportata, sull’ auto di sua proprietà, da persona conosciuta, con mezzi coercitivi, senza possibilità di fuga, fino ad un bosco sconosciuto, lontano dai luoghi da lei frequentati. L’episodio sarebbe avvenuto nella notte e si sarebbe protratto per alcune ore, durante le quali la vittima sarebbe stata costretta a scendere dall’ auto, violentata nel bosco e trascinata a terra per un certo tratto, quindi di nuovo costretta a salire sulla stessa auto. Gli accertamenti espediti dall’Autorità di Polizia Giudiziaria e dai consulenti medico-legali, supportati da vari sopralluoghi, hanno permesso riscontri ai dati circostanziali forniti dalla vittima. che hanno portato innanzi tutto al riconoscimento, da parte della donna, del luogo (un noto bosco della pianura regionale) in cui era stato consumato il reato e alla raccolta, in tale luogo, di reperti sui quali sono state poi effettuate indagini mirate (genetiche e tossicologiche). Alla luce di questi riscontri è stato eseguito un ulteriore sopralluogo sulla macchina oggetto di sequestro giudiziario, durante il quale sono stati raccolti altri reperti per le indagini genetiche e tossicologiche e sono stati inoltre prelevati i tappetini anteriori dell’auto per le indagini polliniche. Le indagini genetiche hanno rilevato la presenza di materiale spermatico appartenente all’indagato in mcrotracce sui vestiti della vittima e sulla tappezzaria dell’auto. Lo stesso DNA dell’indagato è stato riscontrato all’imboccatura della bottiglia di bevanda alcoolica repertato sul luogo del reato mentre il DNA della donna è stato riscontrato sia sul bordo del bicchiere da caffè che era stato bevuto nella notte del reato e gettato nel bosco, sia sulle cicche di sigarette gettate nello stesso luogo. Le indagini tossicologiche hanno confermato la presenza di bevanda alcoolica nel contenuto della bottiglia e di sostanze stupefacenti nei residui ritrovati durante il sopralluogo sull’auto, a dimostrazione del fatto che il reato era avvenuto in stato di alterazione psicofisica derivante dall’assunzione sia di dette sostanze che di alcool. Il presente lavoro riferisce in merito alle analisi polliniche, competenza specialistica inserita dagli inquirenti tra le indagini specialistiche mirate utili a fornire piove per la risoluzione del caso. La richiesta rivolta ai Palinologi dagli inquirenti era, in particolare, di ricercare prove floristico-vegetazionali inerenti la identificazione del luogo del reato, utili a convalidare o rigettare il riconoscimento del bosco effettuato dalla vittima. Il materiale su cui è stata svolta l’analisi è consistito nel terriccio presente sui tappetini anteriori dell’auto oggetto di sequestro giudiziario. L’analisi pollinica ha messo in evidenza somiglianze e differenze negli spettri pollinici dei due tappetini che sono apparse significative ai fini del problema forense in oggetto, segnalando in particolare che: a) il contenuto pollinico di ambedue i tappetini risulta essere una mescolanza di assemblaggi pollinici di provenienza collinare e planiziaria, con preponderanza di specie legnose; b) nello spettro pollinico del posto della presunta vittima, la vegetazione planiziaria (suggerita specialmente dalla prevalenza di granuli pollinici di quercia con affinità per Quercus robur s.s., accompagnati da Fraxinus excelsior/oxycarpa, Carex cf. pendula) ha un peso maggiore che nel tappetino dell’indagato (somma dei tre taxa = 15% contro 7%); c) i contingenti pollinici planiziari trovano riscontro negli studi della pioggia pollinica attuale di boschi di pianura della regione dando suggerimenti nei riguardi di un bosco specifico, che per il momento, non può essere ancora ancora indicato in modo esplicito. I palinologi, indipendentemente dalle informazioni avute dagli inquirenti, hanno formulato una diagnosi pollinica articolata come segue: 1) i dati pollinici sono compatibili con la frequentazione di ambienti boschivi planiziari regionali sia da parte dell’indagato che della vittima e danno anche suggerimenti per l’individuazione del sito; 2) il più accentuato carattere planiziario del posto della vittima potrebbe essere stato determinato o da ripetuti apporti pollinici da parte di una persona vivente nei pressi di un bosco planiziario che fosse salita più volte nel posto anteriore destro dell’auto, oppure da un singolo consistente apporto pollinico da parte di una persona che avesse avuto contatti forti col suolo, ad es. caduta o rotolatasi o trascinata sul suolo e fosse stata trasportata sull’auto dopo tale evento. Ricordiamo a questo proposito che simulazioni di reato effettuate recentemente hanno dimostrato che il contatto col suolo in comportamenti scomposti determina un forte apporto pollinico sulla persona. Concludendo, i dati pollinici hanno fornito elementi concordanti con quanto emerso dalle analisi genetiche e tossicologiche. Più precisamente l’analisi pollinica ha indicato come probabile che ambedue le persone che si erano sedute sui posti anteriori dell’auto avessero frequentato un bosco planiziario e che la persona trasportata a fianco del guidatore avesse avuto un più intenso contatto con la vegetazione del bosco. Inoltre, l’analisi pollinica ha dato suggerimenti in merito al luogo del reato, indicando un bosco planiziario regionale noto, ampiamente studiato dal punto di vista vegetazionale e pollinico. La prova pollinica raccolta ha fornito dunque un riscontro ai dati circostanziali forniti dalla vittima e ha contribuito alla verosimile ricostruzione del caso, tramite l’individuazione topografica del luogo in cui si è verificata la violenza.

Approccio multidisciplinare in un caso di violenza sessuale: il contributo dell'analisi pollinica / Forlani, L; Accorsi, Carla Alberta; TREVISAN GRANDI, G; DEL BORRELLO, E; Cicognani, A.. - In: INFORMATORE BOTANICO ITALIANO. - ISSN 0020-0697. - STAMPA. - 37:(2005), pp. 922-923. (Intervento presentato al convegno 100°Congresso SBI - le scienze botaniche nel XXI secolo tenutosi a Roma nel 20-23 settembre 2005).

Approccio multidisciplinare in un caso di violenza sessuale: il contributo dell'analisi pollinica.

ACCORSI, Carla Alberta;
2005

Abstract

Il lavoro riguarda un caso di violenza sessuale. La vittima, residente in area collinare aveva dichiarato di essere stata trasportata, sull’ auto di sua proprietà, da persona conosciuta, con mezzi coercitivi, senza possibilità di fuga, fino ad un bosco sconosciuto, lontano dai luoghi da lei frequentati. L’episodio sarebbe avvenuto nella notte e si sarebbe protratto per alcune ore, durante le quali la vittima sarebbe stata costretta a scendere dall’ auto, violentata nel bosco e trascinata a terra per un certo tratto, quindi di nuovo costretta a salire sulla stessa auto. Gli accertamenti espediti dall’Autorità di Polizia Giudiziaria e dai consulenti medico-legali, supportati da vari sopralluoghi, hanno permesso riscontri ai dati circostanziali forniti dalla vittima. che hanno portato innanzi tutto al riconoscimento, da parte della donna, del luogo (un noto bosco della pianura regionale) in cui era stato consumato il reato e alla raccolta, in tale luogo, di reperti sui quali sono state poi effettuate indagini mirate (genetiche e tossicologiche). Alla luce di questi riscontri è stato eseguito un ulteriore sopralluogo sulla macchina oggetto di sequestro giudiziario, durante il quale sono stati raccolti altri reperti per le indagini genetiche e tossicologiche e sono stati inoltre prelevati i tappetini anteriori dell’auto per le indagini polliniche. Le indagini genetiche hanno rilevato la presenza di materiale spermatico appartenente all’indagato in mcrotracce sui vestiti della vittima e sulla tappezzaria dell’auto. Lo stesso DNA dell’indagato è stato riscontrato all’imboccatura della bottiglia di bevanda alcoolica repertato sul luogo del reato mentre il DNA della donna è stato riscontrato sia sul bordo del bicchiere da caffè che era stato bevuto nella notte del reato e gettato nel bosco, sia sulle cicche di sigarette gettate nello stesso luogo. Le indagini tossicologiche hanno confermato la presenza di bevanda alcoolica nel contenuto della bottiglia e di sostanze stupefacenti nei residui ritrovati durante il sopralluogo sull’auto, a dimostrazione del fatto che il reato era avvenuto in stato di alterazione psicofisica derivante dall’assunzione sia di dette sostanze che di alcool. Il presente lavoro riferisce in merito alle analisi polliniche, competenza specialistica inserita dagli inquirenti tra le indagini specialistiche mirate utili a fornire piove per la risoluzione del caso. La richiesta rivolta ai Palinologi dagli inquirenti era, in particolare, di ricercare prove floristico-vegetazionali inerenti la identificazione del luogo del reato, utili a convalidare o rigettare il riconoscimento del bosco effettuato dalla vittima. Il materiale su cui è stata svolta l’analisi è consistito nel terriccio presente sui tappetini anteriori dell’auto oggetto di sequestro giudiziario. L’analisi pollinica ha messo in evidenza somiglianze e differenze negli spettri pollinici dei due tappetini che sono apparse significative ai fini del problema forense in oggetto, segnalando in particolare che: a) il contenuto pollinico di ambedue i tappetini risulta essere una mescolanza di assemblaggi pollinici di provenienza collinare e planiziaria, con preponderanza di specie legnose; b) nello spettro pollinico del posto della presunta vittima, la vegetazione planiziaria (suggerita specialmente dalla prevalenza di granuli pollinici di quercia con affinità per Quercus robur s.s., accompagnati da Fraxinus excelsior/oxycarpa, Carex cf. pendula) ha un peso maggiore che nel tappetino dell’indagato (somma dei tre taxa = 15% contro 7%); c) i contingenti pollinici planiziari trovano riscontro negli studi della pioggia pollinica attuale di boschi di pianura della regione dando suggerimenti nei riguardi di un bosco specifico, che per il momento, non può essere ancora ancora indicato in modo esplicito. I palinologi, indipendentemente dalle informazioni avute dagli inquirenti, hanno formulato una diagnosi pollinica articolata come segue: 1) i dati pollinici sono compatibili con la frequentazione di ambienti boschivi planiziari regionali sia da parte dell’indagato che della vittima e danno anche suggerimenti per l’individuazione del sito; 2) il più accentuato carattere planiziario del posto della vittima potrebbe essere stato determinato o da ripetuti apporti pollinici da parte di una persona vivente nei pressi di un bosco planiziario che fosse salita più volte nel posto anteriore destro dell’auto, oppure da un singolo consistente apporto pollinico da parte di una persona che avesse avuto contatti forti col suolo, ad es. caduta o rotolatasi o trascinata sul suolo e fosse stata trasportata sull’auto dopo tale evento. Ricordiamo a questo proposito che simulazioni di reato effettuate recentemente hanno dimostrato che il contatto col suolo in comportamenti scomposti determina un forte apporto pollinico sulla persona. Concludendo, i dati pollinici hanno fornito elementi concordanti con quanto emerso dalle analisi genetiche e tossicologiche. Più precisamente l’analisi pollinica ha indicato come probabile che ambedue le persone che si erano sedute sui posti anteriori dell’auto avessero frequentato un bosco planiziario e che la persona trasportata a fianco del guidatore avesse avuto un più intenso contatto con la vegetazione del bosco. Inoltre, l’analisi pollinica ha dato suggerimenti in merito al luogo del reato, indicando un bosco planiziario regionale noto, ampiamente studiato dal punto di vista vegetazionale e pollinico. La prova pollinica raccolta ha fornito dunque un riscontro ai dati circostanziali forniti dalla vittima e ha contribuito alla verosimile ricostruzione del caso, tramite l’individuazione topografica del luogo in cui si è verificata la violenza.
2005
100°Congresso SBI - le scienze botaniche nel XXI secolo
Roma
20-23 settembre 2005
37
922
923
Forlani, L; Accorsi, Carla Alberta; TREVISAN GRANDI, G; DEL BORRELLO, E; Cicognani, A.
Approccio multidisciplinare in un caso di violenza sessuale: il contributo dell'analisi pollinica / Forlani, L; Accorsi, Carla Alberta; TREVISAN GRANDI, G; DEL BORRELLO, E; Cicognani, A.. - In: INFORMATORE BOTANICO ITALIANO. - ISSN 0020-0697. - STAMPA. - 37:(2005), pp. 922-923. (Intervento presentato al convegno 100°Congresso SBI - le scienze botaniche nel XXI secolo tenutosi a Roma nel 20-23 settembre 2005).
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