Questa indagine è nata dalla collaborazione tra il Centro Regionaleper la Progettazione e il Restauro della Regione Sicilia e ilDipartimento di Paleobiologia e dell’Orto Botanico dell’Università diModena e Reggio Emilia e si inquadra in un ampio progetto di ricercaarcheopalinologica con avvii di musealizzazione, inerente l’area dellaVilla Romana di Piazza Armerina. Lo scopo è di ricostruire i caratterie la storia del paesaggio naturale e culturale del sito e dell’areacircostante in periodo romano e medievale, e di allestire materiali dicollezionismo e didattica/divulgazione indoor/outdoor che sarannogestiti dal museo locale ed esposti in rete. Gli otto campioni studiatifino ad ora provengono dall’Insediamento medievale (fasi principalitra il X e il XIII secolo d.C.), venuto alla luce durante i recenti scaviarcheologici diretti da P. Pensabene. Essi hanno mostrato11/02/09 15.56 Page 1 of 2Breve descrizione dei contenuti (Abstract) una discreta conc.pollinica (103-104 pollini/g), buono stato diconservazione del polline e notevole diversità floristica (ca 100 taxa:40 legnose e 60 erbacee, su conte di ca 300 p/camp.). Gli spettripollinici delineano un paesaggio vegetale collinare di areamediterranea, non distante da un fiume. La flora legnosa, piuttostovaria, include sclerofille sempreverdi, latifoglie decidue e conifere,con specie di interesse alimentare e ornamentale (Abies, Acer, Alnus,Buxus, Castanea sativa, Cedrus, cf. Cydonia, Fraxinus ornus,Humulus lupulus, Juglans, Juniperus, Myrtus communis, Morus, Oleaeuropea, Quercus ilex, Q. cf. pubescens s.l., Q. cerris, Pistacia cf.lentiscus, P. cf. vera, Phillyrea, Pinus cf. pinea, Platanus, Populus,Prunus cf armeniaca, Salix, Ulmus, Vitis ecc.); quella erbacea ècaratterizzata da Compositae, Cruciferae, Gramineae, Labiatae,Leguminosae, Umbelliferae e comprende alcune idrofite (Alisma,Nymphaea, Potamogeton). Nel paesaggio spiccano uliveti eprati/pascoli e vi sono accenni di campi di cereali. L’antropizzazioneè indicata anche da varie piante spontanee, ruderali, nitrofile,indicatrici di calpestio e di circolazione di animali. Gli spettripollinici suggeriscono un cambiamento del paesaggio nel tempo.Nella I fase di insediamento (X–XII sec.d.C., periodo di passaggio trafrequentazione araba e normanna) la copertura arborea è più estesasia negli aspetti culturali (maggiore estensione degli uliveti), sia inquelli naturali (maggiore estensione dei boschi), mentre nella II fase(XII sec., piena età normanna) essa cala drasticamente mentre siestendono i pascoli. I microcarboni > 250 μm, indicatori di fuochilocali, sono sempre presenti con conc. contenute, dell’ordine di 101-102/g. Essi sembrano rappresentare sia tracce di fuochi casalinghi(nelle abitazioni erano presenti fornetti in pietra e focolari), siatestimonianze dell’accensione di fuochi vicino al punto dicampionamento, in connessione ad attività agricole svolte nel sito.

Analisi polliniche e microantracologiche nel sito medievale di Piazza Armerina (Enna, Sicilia): primi dati / Montecchi, M. C.; Accorsi, Carla Alberta; Torri, Paola; Rinaldi, R.; Terranova, F.; Pensabene, P.. - In: SICILIAFORESTE. - ISSN 1972-1633. - STAMPA. - 34:(2007), pp. 371-371. (Intervento presentato al convegno Riassunti - Relazioni - Comunicazioni - Poster. 102° Congresso tenutosi a Palermo nel 26-29 settembre 2007).

Analisi polliniche e microantracologiche nel sito medievale di Piazza Armerina (Enna, Sicilia): primi dati

ACCORSI, Carla Alberta;TORRI, Paola;
2007

Abstract

Questa indagine è nata dalla collaborazione tra il Centro Regionaleper la Progettazione e il Restauro della Regione Sicilia e ilDipartimento di Paleobiologia e dell’Orto Botanico dell’Università diModena e Reggio Emilia e si inquadra in un ampio progetto di ricercaarcheopalinologica con avvii di musealizzazione, inerente l’area dellaVilla Romana di Piazza Armerina. Lo scopo è di ricostruire i caratterie la storia del paesaggio naturale e culturale del sito e dell’areacircostante in periodo romano e medievale, e di allestire materiali dicollezionismo e didattica/divulgazione indoor/outdoor che sarannogestiti dal museo locale ed esposti in rete. Gli otto campioni studiatifino ad ora provengono dall’Insediamento medievale (fasi principalitra il X e il XIII secolo d.C.), venuto alla luce durante i recenti scaviarcheologici diretti da P. Pensabene. Essi hanno mostrato11/02/09 15.56 Page 1 of 2Breve descrizione dei contenuti (Abstract) una discreta conc.pollinica (103-104 pollini/g), buono stato diconservazione del polline e notevole diversità floristica (ca 100 taxa:40 legnose e 60 erbacee, su conte di ca 300 p/camp.). Gli spettripollinici delineano un paesaggio vegetale collinare di areamediterranea, non distante da un fiume. La flora legnosa, piuttostovaria, include sclerofille sempreverdi, latifoglie decidue e conifere,con specie di interesse alimentare e ornamentale (Abies, Acer, Alnus,Buxus, Castanea sativa, Cedrus, cf. Cydonia, Fraxinus ornus,Humulus lupulus, Juglans, Juniperus, Myrtus communis, Morus, Oleaeuropea, Quercus ilex, Q. cf. pubescens s.l., Q. cerris, Pistacia cf.lentiscus, P. cf. vera, Phillyrea, Pinus cf. pinea, Platanus, Populus,Prunus cf armeniaca, Salix, Ulmus, Vitis ecc.); quella erbacea ècaratterizzata da Compositae, Cruciferae, Gramineae, Labiatae,Leguminosae, Umbelliferae e comprende alcune idrofite (Alisma,Nymphaea, Potamogeton). Nel paesaggio spiccano uliveti eprati/pascoli e vi sono accenni di campi di cereali. L’antropizzazioneè indicata anche da varie piante spontanee, ruderali, nitrofile,indicatrici di calpestio e di circolazione di animali. Gli spettripollinici suggeriscono un cambiamento del paesaggio nel tempo.Nella I fase di insediamento (X–XII sec.d.C., periodo di passaggio trafrequentazione araba e normanna) la copertura arborea è più estesasia negli aspetti culturali (maggiore estensione degli uliveti), sia inquelli naturali (maggiore estensione dei boschi), mentre nella II fase(XII sec., piena età normanna) essa cala drasticamente mentre siestendono i pascoli. I microcarboni > 250 μm, indicatori di fuochilocali, sono sempre presenti con conc. contenute, dell’ordine di 101-102/g. Essi sembrano rappresentare sia tracce di fuochi casalinghi(nelle abitazioni erano presenti fornetti in pietra e focolari), siatestimonianze dell’accensione di fuochi vicino al punto dicampionamento, in connessione ad attività agricole svolte nel sito.
2007
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371
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Montecchi, M. C.; Accorsi, Carla Alberta; Torri, Paola; Rinaldi, R.; Terranova, F.; Pensabene, P.
Analisi polliniche e microantracologiche nel sito medievale di Piazza Armerina (Enna, Sicilia): primi dati / Montecchi, M. C.; Accorsi, Carla Alberta; Torri, Paola; Rinaldi, R.; Terranova, F.; Pensabene, P.. - In: SICILIAFORESTE. - ISSN 1972-1633. - STAMPA. - 34:(2007), pp. 371-371. (Intervento presentato al convegno Riassunti - Relazioni - Comunicazioni - Poster. 102° Congresso tenutosi a Palermo nel 26-29 settembre 2007).
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