INTRODUZIONE E SCOPO DELLO STUDIO In seguito ad avulsione dentaria il processo di guarigione del fascio vascolo-nervoso determina il piano terapeutico.Studi effettuati sulla reazione della polpa hanno permesso di identificare diversi processi di guarigione.Numerosi studi eseguiti hanno portato ad osservare la formazione di tessuto duro lungo le pareti dentinali circa 17 giorni dopo il reimpianto; mentre si osservano nuove fibre nervose circa un mese dopo. Studi di tipo microangiografico hanno dimostrato la presenza di nuovi vasi già a 4 giorni dal reimpianto; dopo 10 giorni sono stati rilevati vasi nel terzo apicale e dopo 30 giorni nell’intera camera pulpare. Lo scopo di questo studio è quello di presentare un caso clinico di rivascolarizzazione pulpare in seguito a reimpianto.MATERIALI E METODI Il paziente, di 8 anni, presenta entrambi gli incisivi centrali superiori avulsi in seguito ad un incidente sportivo.Giunge all’osservazione 30 minuti dopo il trauma, con gli elementi dentari conservati in soluzione fisiologica sin dai primi istanti. Entrambi gli elementi presentano apice beante e non completa formazione della radice.Seguendo le linee guida della IADT si decide di reimpiantare gli elementi e di eseguire uno splintaggio semi-flessibile.Si eseguono successivi controlli clinici e radiografici a 1-3-6 e 12 mesi.CONCLUSIONI Nei denti con incompleta formazione radicolare è possibile andare incontro a rivascolarizzazione; tuttavia i test elettrici e termici non sono affidabili in seguito a traumi dentali, in quanto possono dare falsi negativi. La valutazione clinica di un dente traumatizzato però richiede uno studio sintomatico, visivo e radiografico. Se il dente diviene necrotico o infetto si può andare incontro ad un processo di riassorbimento radicolare che può condurre alla perdita del dente in breve tempo.Una diminuzione della dimensione della camera pulpare o del canale radicolare sull’immagine radiografica è un segno affidabile della vitalità pulpare.Il caso discusso rappresenta la possibilità di rivascolarizzazione in seguito a reimpianto a breve termine.
Rivascolarizzazione pulpare in seguito a reimpianto dentale: caso clinico / F., Magagna; MURRI DELLO DIAGO, Alberto; Generali, Luigi; E., Ambu; Giannetti, Luca. - In: GIORNALE ITALIANO DI ENDODONZIA. - ISSN 1121-4171. - STAMPA. - vol 20 – Supplemento al n. 4, ottobre-dicembre 2006:(2006), pp. 55-55.
Rivascolarizzazione pulpare in seguito a reimpianto dentale: caso clinico.
MURRI DELLO DIAGO, Alberto;GENERALI, Luigi;GIANNETTI, Luca
2006
Abstract
INTRODUZIONE E SCOPO DELLO STUDIO In seguito ad avulsione dentaria il processo di guarigione del fascio vascolo-nervoso determina il piano terapeutico.Studi effettuati sulla reazione della polpa hanno permesso di identificare diversi processi di guarigione.Numerosi studi eseguiti hanno portato ad osservare la formazione di tessuto duro lungo le pareti dentinali circa 17 giorni dopo il reimpianto; mentre si osservano nuove fibre nervose circa un mese dopo. Studi di tipo microangiografico hanno dimostrato la presenza di nuovi vasi già a 4 giorni dal reimpianto; dopo 10 giorni sono stati rilevati vasi nel terzo apicale e dopo 30 giorni nell’intera camera pulpare. Lo scopo di questo studio è quello di presentare un caso clinico di rivascolarizzazione pulpare in seguito a reimpianto.MATERIALI E METODI Il paziente, di 8 anni, presenta entrambi gli incisivi centrali superiori avulsi in seguito ad un incidente sportivo.Giunge all’osservazione 30 minuti dopo il trauma, con gli elementi dentari conservati in soluzione fisiologica sin dai primi istanti. Entrambi gli elementi presentano apice beante e non completa formazione della radice.Seguendo le linee guida della IADT si decide di reimpiantare gli elementi e di eseguire uno splintaggio semi-flessibile.Si eseguono successivi controlli clinici e radiografici a 1-3-6 e 12 mesi.CONCLUSIONI Nei denti con incompleta formazione radicolare è possibile andare incontro a rivascolarizzazione; tuttavia i test elettrici e termici non sono affidabili in seguito a traumi dentali, in quanto possono dare falsi negativi. La valutazione clinica di un dente traumatizzato però richiede uno studio sintomatico, visivo e radiografico. Se il dente diviene necrotico o infetto si può andare incontro ad un processo di riassorbimento radicolare che può condurre alla perdita del dente in breve tempo.Una diminuzione della dimensione della camera pulpare o del canale radicolare sull’immagine radiografica è un segno affidabile della vitalità pulpare.Il caso discusso rappresenta la possibilità di rivascolarizzazione in seguito a reimpianto a breve termine.File | Dimensione | Formato | |
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