Obiettivi. Gli scopi dello studio erano individuare le polmoniti da Legionella tra i pazienti ricoverati per stabilire la prevalenza di malattia su base nazionale e indagare sui fattori di rischio ambientali, personali e immunitari associati con la comparsa di malattia. Metodi. In sei grandi ospedali, è stata condotta per 4 anni una sorveglianza attiva per individuare i casi tra i pazienti con polmonite. Il protocollo prevedeva la sistematica raccolta delle urine per la ricerca dell’antigene di L. pneumophila, delle secrezioni respiratorie e del siero come test di conferma. Come controlli sono stati inclusi soggetti sani e pazienti affetti da altre forme di polmonite. Sono stati raccolti dati sulle caratteristiche personali e sono state effettuate analisi biochimico-cliniche e di alcuni parametri immunitari. Risultati. In totale. sono stati individuati 189 casi comunitari su 6032 polmoniti (3,2%), 174 erano comunitari e 15 nosocomiali. Dallo studio caso-controllo sono emersi alcuni fattori di rischio quali il titolo di studio, il fumo passivo ed attivo, il soggiorno fuori casa e, tra le malattie concomitanti, la presenza di tumori, HIV e diabete. La malattia dei legionari è accompagnata da una significativo calo degli eritrociti, oltre ad alterazioni nel colesterolo, GPT, ferro e rame. Tra i parametri immunitari era significativa la diminuzione dei linfociti, delle cellule helper ed NK, quest’ultima particolarmente evidente nei soggetti <50anni senza patologie concomitanti. Conclusioni. La prevalenza della malattia tra le polmoniti ricoverate riflette quanto riportato da altre indagini. Dallo studio caso-controllo sono stati confermati alcuni fattori di rischio noti, mentre altri che notoriamente accompagnano i processi flogistici suggeriscono che la malattia si manifesta con una maggiore gravità rispetto ad altre polmoniti. Infine il calo delle cellule NK sembra spiegare perché anche soggetti giovani apparentemente sani ma esposti al fumo contraggono la Malattia dei Legionari.

Prevalenza di Malattia dei Legionari e studio caso-controllo sui fattori di rischio: risultati dello studio Multicentrico italiano / Borella, Paola; E., Leoni; M. T., Montagna; V., Romano Spica; G., Stancanelli; M., Triassi; Marchesi, Isabella; Cauteruccio, Laura; Bargellini, Annalisa. - In: PANORAMA DELLA SANITÀ. - ISSN 1827-8140. - STAMPA. - Suppl al n° 38:(2007), pp. 231-231. (Intervento presentato al convegno X Conferenza Nazionale di Sanità Pubblica " Il futuro dell'Igiene, della Medicina Preventiva e della Sanità Pubblica: cambiamenti, priorità, emergenze tenutosi a Pisa nel 14-16 ottobre 2007).

Prevalenza di Malattia dei Legionari e studio caso-controllo sui fattori di rischio: risultati dello studio Multicentrico italiano

BORELLA, Paola;MARCHESI, Isabella;CAUTERUCCIO, Laura;BARGELLINI, Annalisa
2007

Abstract

Obiettivi. Gli scopi dello studio erano individuare le polmoniti da Legionella tra i pazienti ricoverati per stabilire la prevalenza di malattia su base nazionale e indagare sui fattori di rischio ambientali, personali e immunitari associati con la comparsa di malattia. Metodi. In sei grandi ospedali, è stata condotta per 4 anni una sorveglianza attiva per individuare i casi tra i pazienti con polmonite. Il protocollo prevedeva la sistematica raccolta delle urine per la ricerca dell’antigene di L. pneumophila, delle secrezioni respiratorie e del siero come test di conferma. Come controlli sono stati inclusi soggetti sani e pazienti affetti da altre forme di polmonite. Sono stati raccolti dati sulle caratteristiche personali e sono state effettuate analisi biochimico-cliniche e di alcuni parametri immunitari. Risultati. In totale. sono stati individuati 189 casi comunitari su 6032 polmoniti (3,2%), 174 erano comunitari e 15 nosocomiali. Dallo studio caso-controllo sono emersi alcuni fattori di rischio quali il titolo di studio, il fumo passivo ed attivo, il soggiorno fuori casa e, tra le malattie concomitanti, la presenza di tumori, HIV e diabete. La malattia dei legionari è accompagnata da una significativo calo degli eritrociti, oltre ad alterazioni nel colesterolo, GPT, ferro e rame. Tra i parametri immunitari era significativa la diminuzione dei linfociti, delle cellule helper ed NK, quest’ultima particolarmente evidente nei soggetti <50anni senza patologie concomitanti. Conclusioni. La prevalenza della malattia tra le polmoniti ricoverate riflette quanto riportato da altre indagini. Dallo studio caso-controllo sono stati confermati alcuni fattori di rischio noti, mentre altri che notoriamente accompagnano i processi flogistici suggeriscono che la malattia si manifesta con una maggiore gravità rispetto ad altre polmoniti. Infine il calo delle cellule NK sembra spiegare perché anche soggetti giovani apparentemente sani ma esposti al fumo contraggono la Malattia dei Legionari.
2007
Suppl al n° 38
231
231
Borella, Paola; E., Leoni; M. T., Montagna; V., Romano Spica; G., Stancanelli; M., Triassi; Marchesi, Isabella; Cauteruccio, Laura; Bargellini, Annalisa
Prevalenza di Malattia dei Legionari e studio caso-controllo sui fattori di rischio: risultati dello studio Multicentrico italiano / Borella, Paola; E., Leoni; M. T., Montagna; V., Romano Spica; G., Stancanelli; M., Triassi; Marchesi, Isabella; Cauteruccio, Laura; Bargellini, Annalisa. - In: PANORAMA DELLA SANITÀ. - ISSN 1827-8140. - STAMPA. - Suppl al n° 38:(2007), pp. 231-231. (Intervento presentato al convegno X Conferenza Nazionale di Sanità Pubblica " Il futuro dell'Igiene, della Medicina Preventiva e della Sanità Pubblica: cambiamenti, priorità, emergenze tenutosi a Pisa nel 14-16 ottobre 2007).
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

Licenza Creative Commons
I metadati presenti in IRIS UNIMORE sono rilasciati con licenza Creative Commons CC0 1.0 Universal, mentre i file delle pubblicazioni sono rilasciati con licenza Attribuzione 4.0 Internazionale (CC BY 4.0), salvo diversa indicazione.
In caso di violazione di copyright, contattare Supporto Iris

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11380/596613
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact