Nell’ambito di uno studio multicentrico sullo stato di salute delle donne in gravidanza è stato condotto uno studio caso controllo con lo scopo di valutare gli effetti della attività fisica svolta durante il terzo trimestre di gravidanza sulla nascita pretermine. Lo studio è stato condotto in Italia nel periodo 1999–2000 e ha riguardato 9 città italiane (Genova, Udine, Modena, Parma, Siena, L’Aquila, Roma, Napoli e Catania). Sono stati identificati come casi (299) i bambini nati entro la 37° settimana di gravidanza, mentre come controlli (855) erano arruolati neonati a termine, partoriti successivamente all’identificazione del caso. Attraverso un questionario appositamente disegnato sono state raccolte informazioni relative alle caratteristiche sociodemografiche, alle abitudini sportive delle donne esaminate oltre che ad informazioni sulla anamnesi medica e riproduttiva. Dall’indagine è emerso che nel campione complessivamente esaminato una donna su quattro pratica attività sportiva regolare durante il terzo trimestre di gravidanza; in particolare praticano sport con maggiore frequenza le donne di età superiore ai 20 anni (51,1%), laureate con eventuali specializzazioni (34,9%). Tra le diverse zone geografiche valutate, è più frequente la pratica sportiva nelle province del nord, con valori che oscillano tra il 31% di Modena e il 24% di Udine. Frequenze più basse si registrano al sud, dove Napoli è l’unica eccezione (29,6%). Le attività sportive più frequentemente rilevate sono risultate il camminare, fare sport d’acqua, ginnastica e bicicletta. Le donne che svolgono attività fisica durante la gravidanza hanno un rischio significativamente minore di partorire precocemente (OR=0,52; CI:0,38-0,73). L’effetto protettivo viene confermato anche quando vengono tenute sotto controllo alcune variabili socio-sanitarie delle madri quali l’età, la scolarità, le abitudini tabagiche e la possibile gravidanza a rischio (OR corretto =0,60; CI:0,42-0,85). I risultati di questo studio confermano il ruolo positivo esercitato dalla attività fisica sullo stato di salute delle donne in gravidanza.

Effetti dell’attività fisica in gravidanza sulla nascita pretermine / Fantuzzi, Guglielmina; Righi, Elena; Morandi, Matteo; Mastroianni, Katia; Giacobazzi, Pierluigi; S., Kanitz; F., Barbone; G., Sansebastiano; M. A., Battaglia; V., Leoni; L., Fabiani; M., Triassi; S., Sciacca; Aggazzotti, Gabriella. - In: PANORAMA DELLA SANITÀ. - ISSN 1827-8140. - STAMPA. - 36 (suppl):(2008), pp. 489-490. (Intervento presentato al convegno 43° Congresso Nazionale della Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica - La promozione della salute per lo sviluppo sociale ed economico dell’Italia: il contributo dell’Igiene e della Sanità Pubblica tenutosi a Bari nel 1-4 ottobre).

Effetti dell’attività fisica in gravidanza sulla nascita pretermine

FANTUZZI, Guglielmina;RIGHI, Elena;MORANDI, Matteo;MASTROIANNI, KATIA;GIACOBAZZI, Pierluigi;AGGAZZOTTI, Gabriella
2008

Abstract

Nell’ambito di uno studio multicentrico sullo stato di salute delle donne in gravidanza è stato condotto uno studio caso controllo con lo scopo di valutare gli effetti della attività fisica svolta durante il terzo trimestre di gravidanza sulla nascita pretermine. Lo studio è stato condotto in Italia nel periodo 1999–2000 e ha riguardato 9 città italiane (Genova, Udine, Modena, Parma, Siena, L’Aquila, Roma, Napoli e Catania). Sono stati identificati come casi (299) i bambini nati entro la 37° settimana di gravidanza, mentre come controlli (855) erano arruolati neonati a termine, partoriti successivamente all’identificazione del caso. Attraverso un questionario appositamente disegnato sono state raccolte informazioni relative alle caratteristiche sociodemografiche, alle abitudini sportive delle donne esaminate oltre che ad informazioni sulla anamnesi medica e riproduttiva. Dall’indagine è emerso che nel campione complessivamente esaminato una donna su quattro pratica attività sportiva regolare durante il terzo trimestre di gravidanza; in particolare praticano sport con maggiore frequenza le donne di età superiore ai 20 anni (51,1%), laureate con eventuali specializzazioni (34,9%). Tra le diverse zone geografiche valutate, è più frequente la pratica sportiva nelle province del nord, con valori che oscillano tra il 31% di Modena e il 24% di Udine. Frequenze più basse si registrano al sud, dove Napoli è l’unica eccezione (29,6%). Le attività sportive più frequentemente rilevate sono risultate il camminare, fare sport d’acqua, ginnastica e bicicletta. Le donne che svolgono attività fisica durante la gravidanza hanno un rischio significativamente minore di partorire precocemente (OR=0,52; CI:0,38-0,73). L’effetto protettivo viene confermato anche quando vengono tenute sotto controllo alcune variabili socio-sanitarie delle madri quali l’età, la scolarità, le abitudini tabagiche e la possibile gravidanza a rischio (OR corretto =0,60; CI:0,42-0,85). I risultati di questo studio confermano il ruolo positivo esercitato dalla attività fisica sullo stato di salute delle donne in gravidanza.
2008
36 (suppl)
489
490
Fantuzzi, Guglielmina; Righi, Elena; Morandi, Matteo; Mastroianni, Katia; Giacobazzi, Pierluigi; S., Kanitz; F., Barbone; G., Sansebastiano; M. A., Ba...espandi
Effetti dell’attività fisica in gravidanza sulla nascita pretermine / Fantuzzi, Guglielmina; Righi, Elena; Morandi, Matteo; Mastroianni, Katia; Giacobazzi, Pierluigi; S., Kanitz; F., Barbone; G., Sansebastiano; M. A., Battaglia; V., Leoni; L., Fabiani; M., Triassi; S., Sciacca; Aggazzotti, Gabriella. - In: PANORAMA DELLA SANITÀ. - ISSN 1827-8140. - STAMPA. - 36 (suppl):(2008), pp. 489-490. (Intervento presentato al convegno 43° Congresso Nazionale della Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica - La promozione della salute per lo sviluppo sociale ed economico dell’Italia: il contributo dell’Igiene e della Sanità Pubblica tenutosi a Bari nel 1-4 ottobre).
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