HiWate (Health Impacts of Long-Term Exposure to Disinfection By-Products in Drinking Water) è un programma di ricerca finanziato dalla Comunità Europea all’interno del VI Programma Quadro, che ha come principale obiettivo la valutazione dei potenziali effetti sulla salute umana, cancerogeni e riproduttivi, esercitati dall’esposizione a sottoprodotti della disinfezione nelle acque potabili (DBPs). L’Università di Modena e Reggio Emilia coordina gli studi epidemiologici sulla sfera riproduttiva e conduce, all’interno di questa area di ricerca, uno studio caso-controllo sulle malformazioni congenite. Grazie ad una collaborazione con il Registro delle malformazioni congenite della regione (Registro IMER) sono stati arruolati tutti casi di specifiche malformazioni (anomalie cromosomiche; difetti del tubo neurale; del sistema cardiovascolare; della parete addominale; delle labbra e del palato; dell’apparato respiratorio; degli organi genitali e dell’apparato urinario) verificatisi in Emilia Romagna nel periodo gennaio 2002-dicembre 2005 (totale nati nel periodo: 147.910); sono stati poi selezionati random 4 controlli per caso tra tutti i nati privi di malformazioni nello stesso periodo. Sono stati identificati 6230 soggetti: 1246 malformati (totale malformazioni: 2420) e 4984 controlli. Le malformazioni più frequenti sono risultate i difetti cardiaci maggiori, le anomalie cromosomiche e i difetti dell’apparato urinario. I parti gemellari e i neonati di sesso maschile sono significativamente più diffusi tra i casi rispetto ai controlli, mentre il livello di educazione scolastica e la percentuale di madri lavoratrici non differiscono nei due gruppi. L’esposizione a DBPs durante il primo trimestre di gravidanza viene valutata identificando, tra oltre 2000 acquedotti, l’impianto che distribuiva acque potabili presso l’abitazione delle madri; ai soggetti vengono poi associate le concentrazioni dei principali DBPs osservate in quel periodo e le informazioni sul tipo di disinfezione effettuato e sulla natura dell’acqua di approvvigionamento. Entro il 2008 sarà completata la valutazione dell’esposizione, seguita poi dalle analisi epidemiologico-statistiche; i risultati definitivi sono previsti per luglio 2009.
Primi risultati di uno studio condotto nell’ambito del progetto europeo HIWATE sull’esposizione a sottoprodotti della disinfezione (DBPs) nelle acque potabili in Emilia-Romagna e malformazioni congenite / Righi, Elena; Fantuzzi, Guglielmina; Giacobazzi, Pierluigi; E., Calzolari; F., Rivieri; P., Lauriola; Bechtold, PETRA ELISABETH; D., Tortrici; Aggazzotti, Gabriella. - In: PANORAMA DELLA SANITÀ. - ISSN 1827-8140. - STAMPA. - 36 (suppl):(2008), pp. 478-478. (Intervento presentato al convegno 43° Congresso Nazionale della Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica - La promozione della salute per lo sviluppo sociale ed economico dell’Italia: il contributo dell’Igiene e della Sanità Pubblica tenutosi a Bari nel 1-4 ottobre).
Primi risultati di uno studio condotto nell’ambito del progetto europeo HIWATE sull’esposizione a sottoprodotti della disinfezione (DBPs) nelle acque potabili in Emilia-Romagna e malformazioni congenite
RIGHI, Elena;FANTUZZI, Guglielmina;GIACOBAZZI, Pierluigi;BECHTOLD, PETRA ELISABETH;AGGAZZOTTI, Gabriella
2008
Abstract
HiWate (Health Impacts of Long-Term Exposure to Disinfection By-Products in Drinking Water) è un programma di ricerca finanziato dalla Comunità Europea all’interno del VI Programma Quadro, che ha come principale obiettivo la valutazione dei potenziali effetti sulla salute umana, cancerogeni e riproduttivi, esercitati dall’esposizione a sottoprodotti della disinfezione nelle acque potabili (DBPs). L’Università di Modena e Reggio Emilia coordina gli studi epidemiologici sulla sfera riproduttiva e conduce, all’interno di questa area di ricerca, uno studio caso-controllo sulle malformazioni congenite. Grazie ad una collaborazione con il Registro delle malformazioni congenite della regione (Registro IMER) sono stati arruolati tutti casi di specifiche malformazioni (anomalie cromosomiche; difetti del tubo neurale; del sistema cardiovascolare; della parete addominale; delle labbra e del palato; dell’apparato respiratorio; degli organi genitali e dell’apparato urinario) verificatisi in Emilia Romagna nel periodo gennaio 2002-dicembre 2005 (totale nati nel periodo: 147.910); sono stati poi selezionati random 4 controlli per caso tra tutti i nati privi di malformazioni nello stesso periodo. Sono stati identificati 6230 soggetti: 1246 malformati (totale malformazioni: 2420) e 4984 controlli. Le malformazioni più frequenti sono risultate i difetti cardiaci maggiori, le anomalie cromosomiche e i difetti dell’apparato urinario. I parti gemellari e i neonati di sesso maschile sono significativamente più diffusi tra i casi rispetto ai controlli, mentre il livello di educazione scolastica e la percentuale di madri lavoratrici non differiscono nei due gruppi. L’esposizione a DBPs durante il primo trimestre di gravidanza viene valutata identificando, tra oltre 2000 acquedotti, l’impianto che distribuiva acque potabili presso l’abitazione delle madri; ai soggetti vengono poi associate le concentrazioni dei principali DBPs osservate in quel periodo e le informazioni sul tipo di disinfezione effettuato e sulla natura dell’acqua di approvvigionamento. Entro il 2008 sarà completata la valutazione dell’esposizione, seguita poi dalle analisi epidemiologico-statistiche; i risultati definitivi sono previsti per luglio 2009.Pubblicazioni consigliate
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