Recentemente si è sviluppato un notevole interesse nello studio degli effetti di tipo irritativo per le vie aeree dovuto a triclorammina (NCl3) per i frequentatori degli impianti natatori, soprattutto per i bambini e gli addetti quotidianamente esposti. Scopo della presente indagine è stato quello di testare un nuovo metodo per la determinazione di triclorammina nell'aria delle piscine coperte. In 14 piscine comunali nella regione Emilia Romagna sono stati valutati i livelli di triclorammina nell'aria secondo una nuova metodica che si basa sull'intrappolamento di NCl3 per gorgogliamento d'aria in una soluzione acquosa contenente Dietil Parafenilen Diammina (DPD) e Potassio Ioduro (KI). Per ciascun campionamento sono stati fatti gorgogliare con una pompa (A.P. Buck, Inc) 100 litri di aria ad una velocità di aspirazione di 1 l/min. Sulla soluzione così ottenuta è stata effettuata l'analisi quantitativa direttamente a bordo vasca, utilizzando il metodo colorimetrico impiegato per le determinazioni del cloro libero e combinato nell'acqua (Palin, 1960) con il fotometro portatile PC-compact (Aqua Lytic).La concentrazione media di NCl3 nell'aria ambientale delle 14 piscine indagate è risultata di 594 ± 179 µg/m3 con un valore massimo di 1020 µg/m3. Per quanto riguarda il cloro libero e combinato nell'acqua, i valori medi sono risultati di 1,4 ± 0,3 mg/l Cl2 e di 0.5 ± 0.2 mg/l Cl2, rispettivamente. I valori di cloro residuo combinato nei campioni di acqua ed i valori ambientali di NCl3 non appaiono significativamente correlati in questa prima fase di indagine. L'intervallo di valori ottenuti è confrontabile con i dati riportati in letteratura basati sul metodo di quantificazione di Hery (1995). La metodica proposta, in corso di validazione, ha il vantaggio di non utilizzare Arsenico (As) e risulta di più facile applicazione in quanto non prevede l'utilizzo di apparecchiature complesse ma di strumentazione già normalmente impiegata nel settore delle piscine.

Determinazione di tricloroammina nell’aria ambientale di piscine coperte: aspetti metodologici / Fantuzzi, Guglielmina; Aggazzotti, Gabriella; Righi, Elena; Predieri, Guerrino; Giacobazzi, Pierluigi; L., Caporali. - In: PANORAMA DELLA SANITÀ. - ISSN 1827-8140. - STAMPA. - 38 (suppl):(2007), pp. 306-306. (Intervento presentato al convegno X Conferenza Nazionale di Sanità Pubblica - Il Futuro dell’Igiene della Medicina Preventiva e della Sanità Pubblica: cambiamenti, priorità, emergenze tenutosi a Pisa nel 14-15-16 ottobre).

Determinazione di tricloroammina nell’aria ambientale di piscine coperte: aspetti metodologici

FANTUZZI, Guglielmina;AGGAZZOTTI, Gabriella;RIGHI, Elena;PREDIERI, Guerrino;GIACOBAZZI, Pierluigi;
2007

Abstract

Recentemente si è sviluppato un notevole interesse nello studio degli effetti di tipo irritativo per le vie aeree dovuto a triclorammina (NCl3) per i frequentatori degli impianti natatori, soprattutto per i bambini e gli addetti quotidianamente esposti. Scopo della presente indagine è stato quello di testare un nuovo metodo per la determinazione di triclorammina nell'aria delle piscine coperte. In 14 piscine comunali nella regione Emilia Romagna sono stati valutati i livelli di triclorammina nell'aria secondo una nuova metodica che si basa sull'intrappolamento di NCl3 per gorgogliamento d'aria in una soluzione acquosa contenente Dietil Parafenilen Diammina (DPD) e Potassio Ioduro (KI). Per ciascun campionamento sono stati fatti gorgogliare con una pompa (A.P. Buck, Inc) 100 litri di aria ad una velocità di aspirazione di 1 l/min. Sulla soluzione così ottenuta è stata effettuata l'analisi quantitativa direttamente a bordo vasca, utilizzando il metodo colorimetrico impiegato per le determinazioni del cloro libero e combinato nell'acqua (Palin, 1960) con il fotometro portatile PC-compact (Aqua Lytic).La concentrazione media di NCl3 nell'aria ambientale delle 14 piscine indagate è risultata di 594 ± 179 µg/m3 con un valore massimo di 1020 µg/m3. Per quanto riguarda il cloro libero e combinato nell'acqua, i valori medi sono risultati di 1,4 ± 0,3 mg/l Cl2 e di 0.5 ± 0.2 mg/l Cl2, rispettivamente. I valori di cloro residuo combinato nei campioni di acqua ed i valori ambientali di NCl3 non appaiono significativamente correlati in questa prima fase di indagine. L'intervallo di valori ottenuti è confrontabile con i dati riportati in letteratura basati sul metodo di quantificazione di Hery (1995). La metodica proposta, in corso di validazione, ha il vantaggio di non utilizzare Arsenico (As) e risulta di più facile applicazione in quanto non prevede l'utilizzo di apparecchiature complesse ma di strumentazione già normalmente impiegata nel settore delle piscine.
2007
38 (suppl)
306
306
Fantuzzi, Guglielmina; Aggazzotti, Gabriella; Righi, Elena; Predieri, Guerrino; Giacobazzi, Pierluigi; L., Caporali
Determinazione di tricloroammina nell’aria ambientale di piscine coperte: aspetti metodologici / Fantuzzi, Guglielmina; Aggazzotti, Gabriella; Righi, Elena; Predieri, Guerrino; Giacobazzi, Pierluigi; L., Caporali. - In: PANORAMA DELLA SANITÀ. - ISSN 1827-8140. - STAMPA. - 38 (suppl):(2007), pp. 306-306. (Intervento presentato al convegno X Conferenza Nazionale di Sanità Pubblica - Il Futuro dell’Igiene della Medicina Preventiva e della Sanità Pubblica: cambiamenti, priorità, emergenze tenutosi a Pisa nel 14-15-16 ottobre).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11380/596582
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