Nell'ambito della Missione Congiunta Italo-Libica nei siti archeologici della Libia sud-occidentale, sin dai primi anni '90 sono condotte ricerche sugli aspetti archeobotanici (MERCURI et al., 1992; TREVISAN GRANDI, MERCURI, 1992). L'obiettivo principale è effettuare ricognizione, campionamento, isolamento e determinazione dei reperti botanici, microscopici e macroscopici, presenti in tali contesti archeologici al fine di migliorare: a) la conoscenza della flora e vegetazione sahariana olocenica, per la ricostruzione del paesaggio vegetale e delle oscillazioni climatiche avvenute nel Sahara Centrale, b) la comprensione dell'evoluzione del paesaggio culturale e delle complesse relazioni esistite tra esseri umani e ambiente nella regione. Gli studi archeobotanici fin qui condotti permettono di concludere che l'evoluzione del paesaggio vegetale olocenico nel Tadrart Acacus sia stata influenzata sia dal clima sia dall’attività antropica: a)da un lato, le oscillazioni climatiche modificarono la flora locale e la sua copertura vegetale; questo stimolò 'scoperte botaniche' e indusse modifiche nelle strategie adattative delle popolazioni insediate; b)dall'altro, allo stesso tempo, l'influenza antropica sul territorio, sensibile prima attraverso la raccolta e selezione di piante, e poi più incisiva attraverso l'allevamento, modificò l'ambiente. L'azione combinata dei due fattori, climatico e antropico, può essere letta nel paesaggio vegetale attuale presente nell'area, ma ancora molto deve essere fatto per riconoscerne esattamente i segni.
Il paesaggio sahariano tra 10.000 e 3.000 anni fa sul massiccio del Tadrart Acacus - Libia sud-occidentale: la ricostruzione archeobotanica / Mercuri, Anna Maria; Trevisan, Giuliana. - In: INFORMATORE BOTANICO ITALIANO. - ISSN 0020-0697. - STAMPA. - 37, I, B:(2005), pp. 902-903. (Intervento presentato al convegno 100° Congresso Società Botanica Italiana tenutosi a Roma nel 2005).
Il paesaggio sahariano tra 10.000 e 3.000 anni fa sul massiccio del Tadrart Acacus - Libia sud-occidentale: la ricostruzione archeobotanica
MERCURI, Anna Maria;TREVISAN, Giuliana
2005
Abstract
Nell'ambito della Missione Congiunta Italo-Libica nei siti archeologici della Libia sud-occidentale, sin dai primi anni '90 sono condotte ricerche sugli aspetti archeobotanici (MERCURI et al., 1992; TREVISAN GRANDI, MERCURI, 1992). L'obiettivo principale è effettuare ricognizione, campionamento, isolamento e determinazione dei reperti botanici, microscopici e macroscopici, presenti in tali contesti archeologici al fine di migliorare: a) la conoscenza della flora e vegetazione sahariana olocenica, per la ricostruzione del paesaggio vegetale e delle oscillazioni climatiche avvenute nel Sahara Centrale, b) la comprensione dell'evoluzione del paesaggio culturale e delle complesse relazioni esistite tra esseri umani e ambiente nella regione. Gli studi archeobotanici fin qui condotti permettono di concludere che l'evoluzione del paesaggio vegetale olocenico nel Tadrart Acacus sia stata influenzata sia dal clima sia dall’attività antropica: a)da un lato, le oscillazioni climatiche modificarono la flora locale e la sua copertura vegetale; questo stimolò 'scoperte botaniche' e indusse modifiche nelle strategie adattative delle popolazioni insediate; b)dall'altro, allo stesso tempo, l'influenza antropica sul territorio, sensibile prima attraverso la raccolta e selezione di piante, e poi più incisiva attraverso l'allevamento, modificò l'ambiente. L'azione combinata dei due fattori, climatico e antropico, può essere letta nel paesaggio vegetale attuale presente nell'area, ma ancora molto deve essere fatto per riconoscerne esattamente i segni.Pubblicazioni consigliate
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