I fattori di rischio individuali, ergonomici e psicosociali influenzano lo sviluppo di disturbi muscolo-scheletrici in infermieri professionali, fisioterapisti e videoterminalisti.

Introduzione. Le patologie muscolo-scheletriche rappresentano un importante problema sociale ed economico tanto da costituire una delle principali cause di denuncia di malattia professionale. Scopo e materiali e metodi. Scopo del presente lavoro è lo studio, tramite questionario autosomministrato, di tali affezioni in una popolazione di operatori sanitari, costituita da infermieri professionali (IP), fisioterapisti (Ft) e videoterminalisti (VDT). Risultati. I 3 gruppi sono omogenei per quanto riguarda le variabili antropometriche e di anamnesi lavorativa prese in considerazione, ad eccezione dell'anzianità lavorativa, maggiore per i Ft. Gli IP mostrano una maggiore frequenza ed intensità di disturbi a carico del rachide lombo-sacrale, mentre tra i Ft le regioni più colpite risultano essere il collo e l'arto superiore destro. Per ogni segmento corporeo considerato è sempre il gruppo dei VDT a far registrare prevalenze minori di disturbi muscolo-scheletrici. Tramite il modello della regressione lineare sono state osservate alcune relazioni tra i singoli fattori di rischio e l'insorgenza della patologia muscolo-scheletrica a carico delle diverse sedi anatomiche. Conclusioni. Oltre ad alcuni fattori di rischio anamnestici, antropometrici ed ergonomici, risultano coinvolti nell'insorgenza della sintomatologia dolorosa a carico della maggioranza dei distretti corporei tutti gli indici di stress e taluni fattori psicosociali quali la sensazione di un elevato carico di lavoro, la scarsa autonomia decisionale, la scarsa partecipazione ed un insufficiente sostegno da parte del supervisore.